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L’adolescenza

L’avventura di diventare adulti

Gli obiettivi di salute globale considerano in modo particolare l’emergenza educativa dell’adolescenza, esacerbata dalle crisi sanitarie, geopolitiche, sociali e ambientali. L’adolescenza è una fase della vita naturalmente caratterizzata da sensibilità e instabilità, causate dai cambiamenti fisici e ormonali della pubertà. Forti oscillazioni emotive sono frequenti, così come le insicurezze, dovute a un’identità ancora in via di definizione. In questo tempo di transizione risulta fondamentale educare i ragazzi all’intelligenza emotiva, alla consapevolezza e all’autoregolazione. Essenziale, al contempo, è potenziare le risorse dell’adolescenza con progetti che valorizzino i pensieri, le idee e le emozioni dei giovani, dando loro voce e valore.

Centrale nel benessere degli adolescenti è il ruolo della famiglia, che deve essere accompagnata ad accogliere il cambiamento e sperimentare nuovi modi per comunicare efficacemente. Accanto alla famiglia, il gruppo dei pari gioca un ruolo fondamentale nell’adolescenza, caratterizzata dal naturale istinto all’esplorazione sociale. La scuola diventa la cerniera preziosa, tra famiglia e società, in grado di mediare tra la funzione di guida e il necessario spazio per l’autodeterminazione.

L’adolescenza è anche il tempo della scoperta della sessualità, che deve accompagnarsi alla consapevolezza dell’ascolto e del rispetto, quali componenti fondamentali dell’intimità.

Cos’è l’adolescenza

L’adolescenza è il periodo di transizione dalla fanciullezza all’età adulta. Tale transizione può essere diversamente caratterizzata secondo la prospettiva adottata, sia questa fisiologica, psichica, culturale o l’interazione tra queste. L’inizio dell’adolescenza si accompagna al manifestarsi della pubertà, cioè lo sviluppo dei caratteri sessuali. Questo determina notevoli cambi nella produzione di ormoni i quali, a loro volta, innescano trasformazioni nel corpo dell’adolescente.

Convenzionalmente si situa l’inizio della pubertà a 10-11 anni per le femmine e 13 anni per i maschi, sebbene possano naturalmente presentarsi situazioni diverse. Le rapide trasformazioni corporee innescano diversi delicati processi psicologici legati all’identità della persona. Questi processi vengono poi diversamente considerati secondo il contesto culturale.

I dati sulla salute mentale testimoniano un’emergenza sul disagio psicologico degli adolescenti. È necessaria un’azione comune di prevenzione, per il potenziamento delle risorse di ragazzi, genitori ed educatori e per la coltivazione di salute globale, alfabetizzazione emotiva e consapevolezza a sani stili di vita, fin dalla giovane età.

Le tre fasi dell’adolescenza

L’adolescenza viene generalmente collocata nella seconda decade di vita dell’individuo. Alcune caratteristiche possono tuttavia presentarsi prima e/o scomparire dopo questo periodo. Il decennio dell’adolescenza viene suddiviso in tre fasi:

  1. Prima adolescenza (10-12 anni): questa prima fase coincide con l’inizio della pubertà e una rapida crescita fisica. A queste manifestazioni corporee si accompagna la ricerca di una maggiore indipendenza nelle relazioni familiari e un nuovo sviluppo della capacità di pensiero astratto. Si può osservare anche la comparsa dell’istanza di ricerca di una propria identità.
  2. Seconda adolescenza (13-15 anni): in questa fase si completa lo sviluppo puberale. Possono iniziare i cosiddetti “comportamenti a rischio”: la ricerca della sperimentazione e del limite, come nel caso dell’abuso di sostanze, il sesso precoce e, in generale, una relazione conflittuale col mondo degli adulti. Lo sviluppo di un’identità personale si correla con il definirsi per contrasto e la ricerca di modelli da emulare.
  3. Terza adolescenza (16-20 anni): fase finale del processo in cui ci si avvia alla vita adulta, con l’interesse per l’inserimento sociale, la riduzione della conflittualità e, solitamente, il cessare dei comportamenti a rischio.

L’adolescenza tra sfide e risorse

L’adolescenza è una stagione evolutiva in cui profonde trasformazioni avvengono in un tempo relativamente breve, grazie a particolari condizioni fisiologiche. È, quindi, un momento di transizione con tutte le opportunità e le incognite che ciò può comportare, tanto per lo sviluppo fisico che per quello emotivo e cognitivo, nonché per la formazione dell’identità. Le forti oscillazioni emotive, sollecitate dall’influenza ormonale, possono portare a comportamenti rischiosi, dipendenze o a slanci motivazionali.

L’adolescenza è un tempo di grandi sfide e risorse, che costruiscono e costituiscono anche l’adulto di domani. L’adolescente inizia a consolidare in sé caratteristiche che potranno accompagnarlo anche per tutta la vita. In questo periodo della crescita, infatti, le trasformazioni avvengono con facilità e in direzioni diverse, più di quanto avverrà negli anni successivi. È massima la spinta alla creatività per prefigurare un proprio spazio nella vita da adulti.

Corpo, alimentazione e movimento

La prima sfida dell’adolescenza è correlata al cambiamento del corpo. La pubertà comporta significative trasformazioni, con lo sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari. Queste trasformazioni possono avvenire in maniera anche molto improvvisa e destare preoccupazioni o imbarazzo. L’adolescente che si vede cambiare sente parallelamente il dovere di uniformarsi agli ideali di bellezza, spesso irrealistici, della società. Amplificati dai media e social network, questi canoni irraggiungibili possono causare un senso di insoddisfazione o inadeguatezza nei ragazzi. Il confronto coi coetanei, anche in merito all’aspetto fisico, è costante e può esacerbare l’insicurezza. Un rapporto conflittuale col proprio corpo può favorire l’insorgere di disordini alimentari e disfmorfie corporee, con percezione distorta del proprio aspetto. La relazione col proprio corpo può essere ulteriormente aggravata se si è vittima di body shaming, ossia giudizi e critiche in merito all’aspetto fisico.

È necessario educare gli adolescenti a una sana alimentazione, alla meditazione e al movimento, per coltivare la salute e un rapporto positivo col proprio corpo. Nel mondo, più dell’80% degli adolescenti non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo sport è invece un elemento prezioso per il loro benessere, soprattutto se praticato all’aria aperta e in gruppo, poiché migliora l’umore, grazie al rilascio di endorfine, diminuendo lo stress e migliorando le relazioni interpersonali e la felicità. L’OMS raccomanda almeno 60 minuti al giorno di attività, da moderata ad alta intensità, per i ragazzi.

Regolazione delle emozioni

L’età dell’adolescenza è spesso caratterizzata da una intensa “tempesta emotiva”, a volte difficile da regolare o da comprendere, per gli adulti. Le radici di questa spiccata emotività sono correlate al cervello che, durante l’adolescenza, non è ancora del tutto sviluppato. In particolare, sono in fase di sviluppo le aree cerebrali correlate alle funzioni esecutive. Si tratta delle zone deputate al controllo emotivo, alla capacità di auto-calmarsi, di decidere, individuare priorità e organizzare il pensiero. Queste funzioni esecutive si completeranno solo dopo i vent’anni. Risulta fondamentale educare gli adolescenti alla regolazione emotiva, per esempio grazie alla meditazione e allo sviluppo dell’autoconsapevolezza.

Identità e autostima

Centrale nell’adolescenza è la formazione dell’identità. Il corpo fa naturalmente parte della nuova identità adulta, che si crea e, al contempo, si distanzia dall’identità infantile. La costruzione dell’identità è un processo complesso e multidimensionale, che coinvolge molti aspetti della vita dell’adolescente. Oltre allo sviluppo del corpo, la maturazione delle aree prefrontali cerebrali permette la costruzione dell’identità. Lo sviluppo del pensiero astratto e della consapevolezza consente, infatti, una graduale riflessione sul proprio posto nel mondo. L’adolescente può quindi sperimentare nuovi ruoli, attraverso esperienze e amicizie, conoscendo meglio se stesso e i propri desideri. In questa esplorazione, si rafforza l’autostima, ossia la capacità di riconoscere il proprio valore e le proprie risorse positive. Fondamentale per lo sviluppo e costruzione dell’autostima è imparare a trattarsi con gentilezza, a conoscersi e accogliersi.

Genitori e amici

La costruzione di una rinnovata identità passa necessariamente per l’autonomia e per l’indipendenza dai genitori e dalle figure autoritarie. L’allontanamento dalle figure adulte di riferimento può causare incomprensioni e conflitti. Risulta fondamentale prendersi cura della comunicazione tra genitori e figli, puntando non solo sulle parole. I gesti e il linguaggio non verbale e paraverbale possono proteggere e consolidare la connessione familiare, nel cammino verso la maturità. L’adolescente tende naturalmente a un’emancipazione dai genitori e dagli adulti più vicini, a favore del gruppo dei pari e di nuovi punti di riferimento. Questo spostamento dell’attenzione sociale è una componente essenziale per l’esplorazione del mondo. È inoltre necessario per lo sviluppo della maturità e della propria identità.

In questa fase evolutiva risulta molto importante il gruppo di amici, con cui confrontarsi e crescere. Una buona amicizia garantisce il necessario supporto emotivo e lo sviluppo di quelle competenze sociali che saranno essenziali nell’età adulta. Il gruppo dei pari partecipa alla costruzione dell’identità dell’adolescente e influisce sulla sua autostima e benessere.

La scoperta della sessualità

L’adolescenza sancisce la graduale scoperta della sessualità, correlata allo sviluppo fisico, emotivo e sociale. Da un punto di vista fisico, la spinta nasce dallo sviluppo dei caratteri sessuali, tipico della pubertà, e dai cambiamenti ormonali. In questo periodo di crescita, gli adolescenti iniziano a esplorare i propri istinti e desideri, cominciando a percepire l’orientamento sessuale e l’identità di genere. Nascono le prime relazioni romantiche e intime. In questo delicato contesto, è essenziale educare gli adolescenti al rispetto, al consenso, alla coscienziosità e alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

Il bullismo

Una dinamica disfunzionale particolarmente frequente tra giovani e adolescenti è il bullismo. Questo è un comportamento minaccioso e aggressivo, perpetrato da uno o più individui a danno di una o più persone. Il fenomeno è caratterizzato da tre componenti: intenzionalità, squilibrio di potere e ripetizione. Può essere fisico, verbale, psicologico o esercitato attraverso mezzi digitali, come i social network. In quest’ultimo caso si parla di cyberbullismo. Il bullismo è un fenomeno molto grave che può arrecare danni profondi alla vittima, non solo di tipo fisico. Può favorire l’abbandono scolastico, l’isolamento e comportare traumi e disagio psicologico. Il bullismo impatta negativamente su tutto il gruppo – bullo, vittima, spettatori e famiglia – incidendo negativamente sul comportamento e sulle relazioni. È indispensabile un’azione preventiva sull’aggressività giovanile, con progetti di sensibilizzazione, supporto e potenziamento delle competenze legate all’ intelligenza emotiva.

Dipendenze

L’immaturità cerebrale e delle funzioni esecutive tipica degli adolescenti contribuisce a una certa vulnerabilità alle dipendenze, per esempio dal web e da sostanze d’abuso. Gli adolescenti possono pericolosamente vedere nella dipendenza una soluzione facile e veloce al disagio psicologico. Inoltre, la dipendenza può essere facilitata dalla loro naturale tendenza a cercare esperienze gratificanti, per un sistema cerebrale della ricompensa particolarmente attivo. Nello sviluppo delle dipendenze, un ruolo fondamentale è giocato anche dal gruppo dei pari e dal desiderio di appartenenza. Risulta essenziale educare gli adolescenti a scoprire nuove strategie funzionali, sia per far fronte alle sfide della vita sia per trovare sane vie per la gratificazione e la soddisfazione.

 


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Salute mentale degli adolescenti

Secondo il report Child and adolescent mental health (Unicef, 2024), il 13% dei bambini e ragazzi fino ai 19 anni soffre di un disagio mentale. Tra i 15 e 19 anni la percentuale sale addirittura al 19%, con l’8% dei ragazzi che soffre di ansia e il 4% di depressione. Il disagio psicologico può condurre anche al suicidio, cui è ascrivibile il 17% dei decessi tra i 15 e i 19 anni. Lo studio sottolinea l’urgenza di strategie multisettoriali e interdisciplinari per proteggere la salute mentale giovanile, con un aumento dei fondi per la ricerca e per progetti che diffondano strumenti e consapevolezza, vincendo lo stigma del disagio psicologico.

Prefigurare il futuro

Fondazione Patrizio Paoletti ha creato Prefigurare il Futuro, un percorso gratuito con lo scopo di offrire strumenti educativi concreti, frutto delle più recenti e innovative scoperte neuroscientifiche e pedagogiche. Questi strumenti possano essere utilizzati in modo immediato da genitori, educatori, assistenti sociali, professionisti della relazione d’aiuto e insegnanti. Il progetto è accreditato dal MIUR ed è interamente realizzato da Fondazione Patrizio Paoletti, Ente di ricerca no profit attivo da oltre 20 anni in campo educativo e didattico. Il progetto nasce per rispondere all’emergenza educativa che sta colpendo bambini, pre-adolescenti e adolescenti. Il programma potenzia le risorse positive individuali, allo scopo di incrementare la resilienza (la capacità di trasformare il dolore e le difficoltà in opportunità di crescita) e potenziare la capacità di gestire le emozioni, comunicando in maniera efficace.

La Pedagogia per il Terzo Millennio

Patrizio Paoletti ha dedicato all’adolescenza un testo di narrativa pedagogica dal titolo “Alla scoperta delle emozioni – gli occhi di un adolescente incontrano il mondo”. Si tratta del secondo volume della trilogia composta anche da: “Quando imparare è facile”, dedicato all’infanzia, e “La vita nelle tue mani” dedicato all’ingresso nella vita adulta. In “Alla scoperta delle emozioni”, attraverso esempi concreti, Paoletti ci guida a prendere contatto con i diversi aspetti della delicata fase dell’adolescenza. Ecco un estratto dalla prefazione, La comunicazione al centro:

“Come educatore dei miei due splendidi figli e come comunicatore che tiene ogni anno centinaia di lezioni in tutto il mondo sulla necessità di imparare a comunicare e i sui modi più efficaci per farlo, ho ritenuto necessario scrivere un testo sull’adolescenza che dia un segnale positivo alle famiglie, un segnale di proattività all’umanità intera. Il segnale forte che intendo dare è che tutto è educazione: ogni nostro gesto, ogni nostro respiro.

È dunque necessario, per condurre la nave nel porto sicuro che ciascuno desidera per sé e per suo figlio, imparare a comunicare; imparare a porsi come guida sempre attenta al proprio comportamento manifesto, rendendolo un comportamento intenzionale atto a dare segnali orientati e orientanti in ogni istante della vita. L’educazione di un adolescente comincia infatti a zero anni, quando il bambino assorbe dai propri genitori ogni messaggio, ogni modus vivendi del suo comportamento. È tra gli zero e i dodici anni che si costruisce l’adolescente felice di domani”.

 


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Bibliografia
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  • Paoletti, P. (2008). Crescere nell’eccellenza. Armando editore.
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  • https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/sedentarieta-adolescenti-oms-2019
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