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Suicidio: salvare vite con la consapevolezza e la decriminalizzazione

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, più di 700mila persone si tolgono la vita ogni anno, rendendo il suicidio addirittura la quarta causa di morte nei giovani e adolescenti tra i 15 e i 29 anni. L’OMS riconosce il suicidio come una priorità di salute pubblica, ricordandoci che prevenire è possibile e necessario, con un’azione pluridimensionale.

Secondo l’OMS, il primo passo per una strategia di prevenzione del suicidio è abbattere lo stigma sul disagio psicologico, per favorire rispetto e consapevolezza. C’è una correlazione riconosciuta nella ricerca tra l’idea suicidaria e le patologie mentali, come la depressione e i disturbi da abuso di alcol, tuttavia i dati ci dicono che molti casi non presentano queste correlazioni e si verificano per la difficoltà di far fronte agli  stress della vita, con una vulnerabilità esacerbata da possibili episodi di violenza, abuso, isolamento o emarginazione. È quindi importante agire su più fronti, anche implementando azioni di psicoeducazione e sensibilizzazione, per migliorare le capacità di coping, gestione delle emozioni, resilienza e per far emergere le risorse positive e i fattori protettivi.

In questa ottica, Fondazione Patrizio Paoletti è impegnata da anni su più fronti. Per adulti, genitori, insegnanti, educatori in genere la Fondazione realizza webinar gratuiti nei quali vengono affrontati temi come l’isolamento, il rapporto con i social network, l’ansia, ed altri ancora. Si tratta di percorsi creati dall’équipe di ricerca interdisciplinare della Fondazione, con lo scopo di fornire strumenti educativi a chi si prende cura dei più giovani. Un modo per far fronte all’attuale crisi nella salute mentale tra gli adolescenti, promuovendo la prevenzione per il benessere.

In termini di policy globali, l’OMS si è data l’importante obiettivo di arrivare a diminuire di un terzo il numero dei suicidi, entro il 2030. Un ostacolo sembra essere l’illegalità del suicidio, che è tale in 23 paesi del mondo. L’illegalità porta a una minore ricerca di assistenza e cura, una maggiore difficoltà ad attuare corrette azioni di prevenzione, un aumento dello stigma e un incremento del rischio suicidario in persone incarcerate, proprio dopo un tentativo di togliersi la vita. L’OMS sottolinea fortemente la necessità di decriminalizzare il suicidio, mostrandone le positive ripercussioni, anche in termini di incidenza, nei paesi che hanno legiferato in questo senso, come Singapore.

Un’altra soluzione è sempre possibile”, ci ricorda il Ministero della Difesa, invitandoci a fare affidamento al numero di telefono nazionale 112.

Davvero, un’altra soluzione è sempre possibile.

 

Bibliografia

Sher, L. (2019). Resilience as a focus of suicide research and prevention. Acta Psychiatrica Scandinavica, 140(2), 169-180.

Sitografia

Suicide in WHO https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/suicide
Policy brief on the health aspects of decriminalization of suicide and suicide attempts https://www.who.int/publications/i/item/9789240078796
Preventing suicide: a resource for media professionals https://www.who.int/publications/i/item/9789240076846

Ministero della Difesa, Prevenzione del suicidio https://www.difesa.it/SMD_/approfondimenti/benessere-e-salute/prevenzione-del-suicidio/Pagine/Prevenzione-del-suicidio.aspx 

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