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Dall'innamoramento all'amore

Dall’innamoramento all’amore: 8 passi concreti

E una riflessione sul matrimonio che fa bene alla vita

L’innamoramento e l’amore sono due esperienze affettive, fisiche e cognitive fondamentali per la nostra vita, che coinvolgono il corpo, la mente e le emozioni, facendoci cambiare e crescere insieme. Tuttavia, l’innamoramento e l’amore sono due stagioni della vita relazionale e sentimentale distinte, anche dal punto di vista degli ormoni e neurotrasmettitori coinvolti. Imparare a valorizzare entrambe le fasi, ricordandone le differenze e peculiarità, soprattutto quando ci si incammina verso un matrimonio o siamo già sposati, è un cammino di benessere e di salute globale, perché la scienza dimostra che un matrimonio felice è un toccasana per la nostra salute fisica e psichica e persino un piccolo elisir di lunga vita.

Il matrimonio che fa bene alla salute

Il significativo Harvard Study of Adult Development, iniziato negli anni Trenta e ancora attivo ai giorni nostri, ha dimostrato come le relazioni social siano fondamentali per la nostra salute globale, assicurando maggiore felicità, migliore stato di salute e persino longevità. Il rapporto più favorevole per il nostro benessere? Sarebbe il matrimonio, che Robert Waldinger, direttore dello studio, definisce “il miglior indicatore di una vita felice e sana”, nelle sue dichiarazioni al The Harvard Gazette.

Ulteriori studi scientifici dimostrano in effetti che un buon matrimonio protegge dal disagio psicologico, diminuendo l’incidenza di ansia, stress e depressione e persino il rischio di suicidio. Il reciproco supporto, la compagnia e il significato del rapporto rafforzano inoltre il senso di identità e l’autostima.

L’importante è che il matrimonio sia felice perché, dall’altra parte, l’insoddisfazione sponsale può correlarsi ad ansia, disturbi di personalità e abuso di sostanze.

Aspettative e realtà dell’amore

Le fiabe si concludono spesso con un bel matrimonio, che vince tutti gli ostacoli e ristabilisce la pace e la serenità, con un finale rasserenante e speranzoso: “E vissero tutti felici e contenti”. Ma spesso le fiabe, similmente a molti film al cinema, calano il sipario proprio sul principio del matrimonio: abbiamo seguito i protagonisti nei conflitti e difficoltà dell’innamoramento, ma in fondo non sappiamo cosa succederà dopo le nozze. La Sirenetta, insomma, avrà un po’ di malinconia delle onde e della sua natura marina, facendo una lavatrice con i vestiti di marito e figli?

L’amore e la nostalgia dell’innamoramento

Quelle dell’innamoramento e dell’amore sono due stagioni meravigliose, ma distinte. La sofferenza o l’insofferenza possono nascere quando in una stagione rimpiangiamo l’altra: è un po’ come sognare il mare salendo su uno skilift panoramico o rimpiangere il caminetto natalizio di fronte a uno splendido tramonto d’estate.

Sposarsi sperando di mantenere vivo l’innamoramento è una partita difficile. Potremmo trascinarci, mettendo in atto faticose strategie di ravvivamento continuo dell’adrenalina, con tira e molla, litigi e instabilità. Oppure possiamo decidere di lasciare che le farfalle volino, naturalmente, fuori dal nostro stomaco, per andare a colorare sogni condivisi nella nostra mente, dove gli istinti ed emozioni costruiscono un sentimento, cercando di dare fiducia alla fede al dito e ricordando i valori e i progetti che ci uniscono.

Cosa ci rende coppia?

La coppia è molto più che un paio: non è la semplice similitudine o funzionalità condivisa che crea un buon matrimonio. E nemmeno un passato di innamoramento frizzante e passionale. La coppia deriva dal latino copŭla, che significa unione. Al centro della coppia c’è proprio il legame, che si esprime in tre dimensioni:

  • l’agape: l’affetto e la compassione che ci rendono familiari
  • l’eros: l’attrazione sessuale, che ci rende amanti
  • la filia: le affinità o le passioni comuni, che ci rendono amici.

Le differenze con l’innamoramento

Nell’innamoramento, queste tre componenti non sono necessariamente presenti o ben sviluppate. Per esempio, possiamo innamorarci perdutamente di una persona che ha gusti e interessi completamente diversi dai nostri (con, quindi, una carenza della componente filia) o di una persona che conosciamo pochissimo e con la quale c’è ancora poca confidenza (con una carenza, quindi, di agape).

Possiamo provare a considerare altre immagini mentali e caratteristiche dell’innamoramento e dell’amore, per valorizzarne l’unicità preziosa.

L’innamoramento è… L’amore è…
  • Vivere il presente, ma ha una durata evolutivamente limitata.
  • Vivere il presente considerando la sua relazione con passato e futuro.
  • Un cocktail frizzante di ormoni: dopamina e adrenalina ci fanno battere il cuore, essere euforici ed eccitati.
  • Un cocktail dolce di ormoni: serotonina, ossitocina e vasopressina promuovono il piacere, l’affetto e la fedeltà.
  • Idealizzato, cieco nei confronti dei difetti.
  • Realistico, accogliente e… Ci vede benissimo.
  • Perdersi vicendevolmente negli occhi.
  • Guardare nella stessa direzione.
  • Un fiore spontaneo.
  • Un campo da coltivare.
  • Proiettare sull’altro i nostri desideri: anche se l’idea dell’altra persona occupa la mente, al centro in realtà ci siamo noi coi nostri sogni e bisogni.
  • Mettere al centro la persona amata, coi suoi veri bisogni, trovando integrazioni coi nostri bisogni.
  • Un gioco di rincorsa: vince chi fugge.
  • Un gioco di perseveranza e resilienza: si vince insieme, restando.

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Come coltivare un matrimonio felice?

Coltivare un matrimonio felice passa quindi necessariamente per la consapevolezza che l’innamoramento e l’amore sono due fasi ben distinte. E il matrimonio è il tempo dell’amore, che si nutre dalla capacità di prefigurare il futuro insieme, che è una chiave essenziale per una piena soddisfazione. Da questa consapevolezza, possiamo partire con diverse azioni, per camminare felicemente in due. Ecco 8 semplici passi per coltivare la gioia nella coppia, continuando a crescere insieme, provando a:

  1. Condividere le passioni, sperimentando i reciproci interessi con curiosità
  2. Focalizzarsi sui valori condivisi, che danno un senso ai nostri passi, anche di coppia
  3. Celebrare i successi e prendersi cura dei fallimenti, stando sempre dalla stessa parte
  4. Apprezzarsi vicendevolmente, quando facciamo qualcosa bene
  5. Discutere in modo costruttivo, gestendo i conflitti, non per acquistare potere, ma per migliorare la reciproca comprensione e trovare soluzioni
  6. Curare l’intimità, anche emotiva, attraverso l’attenzione e un dialogo trasparente
  7. Concedersi attività eccitanti: che sia un’escursione, una ricerca o un piccolo brivido, l’emozione sarà correlata al partner che è con noi e contribuisce a scacciare la noia.
  8. Accogliere il nuovo e il cambiamento, pronti ad adattarci continuamente. Ogni relazione è dinamica come la vita e si rivoluziona sempre, per esempio con l’arrivo di un bambino.

Come scriveva García Márquez, il matrimonio si ricostruisce ogni mattina, prima di colazione: un’ottima scusa per svegliarci e provare sempre qualcosa di nuovo e rinnovarci sempre.

Bibliografia
  • Amato, P. R. (2014). Marriage, cohabitation and mental health. Family Matters, (96), 5-13.
  • Degges-White, S. (2023). 10 Ways to Keep a Marriage Strong. Psychology Today. https://www.psychologytoday.com/intl/blog/lifetime-connections/202301/10-practices-to-keep-your-marriage-strong
  • Denney, J. T., Rogers, R. G., Krueger, P. M., & Wadsworth, T. (2009). Adult suicide mortality in the United States: marital status, family size, socioeconomic status, and differences by sex. Social science quarterly90(5), 1167-1185.
  • Frech, A., & Williams, K. (2007). Depression and the Psychological Benefits of Entering Marriage. Journal of Health and Social Behavior48(2), 149-163.
  • Fuchsman, K. (2023). Harvard Grant Study of Adult Development: 1938–2022. Journal of Psychohistory51(1).
  • South, S. C., Turkheimer, E., & Oltmanns, T. F. (2008). Personality disorder symptoms and marital functioning. Journal of consulting and clinical psychology76(5), 769.
  • Whisman, M. A. (2007). Marital distress and DSM-IV psychiatric disorders in a population-based national survey. Journal of abnormal psychology116(3), 638.

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