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Se la coppia si separa

Ricostruire consapevolezza, gioia e gratitudine

Il divorzio resta fra le maggiori cause di stress della vita, seconda solo alla morte del coniuge, per la Holmes and Rahe Stress Scale. L’Istituto Superiore di Sanità ricorda che un prolungato stress può influire profondamente sulla nostra salute globale, in termini di alterazione immunitaria e maggior rischio di patologie infettive, mentali, cardiovascolari e oncologiche. Risulta quindi essenziale occuparsi del benessere psicosociale anche nelle separazioni, fermandosi costruttivamente a riflettere su questioni come il fallimento, l’autostima, l’affetto e la cura dei figli.

Conoscere il contesto 

Secondo i dati Eurostat del 2022, nei Paesi membri dell’Unione Europea ci sono stati 4,2 matrimoni e 1,6 divorzi ogni mille persone. Dal 1964 il tasso di matrimonio si è dimezzato, mentre quello dei divorzi è raddoppiato. Secondo i dati ISTAT, sempre nel 2022 in Italia ci sono stati circa 189mila matrimoni, ma quasi 90mila separazioni. Le alte percentuali di divorzi e separazioni potrebbero raccontare il dramma del fallimento dell’amore. Ma i dati rappresentino solo questo?

Secondo l’American Psychology Association il tasso di divorzi non è correlato solo alla qualità delle relazioni, ma anche a una maggiore autonomia economica e professionale delle donne, all’aspettativa di vita più lunga e a un cambio nelle aspettative sul matrimonio, all’interno del quale si tende ad accontentarsi di meno. Lo stigma del divorzio si è inoltre notevolmente ridotto e le procedure tecniche per ottenerlo sono divenute più semplici, veloci e meno onerose. In aggiunta, anche l’indissolubilità del matrimonio dal punto di vista religioso è spesso messa in discussione. L’aumento dei divorzi potrebbe rispecchiare quindi, non solo la fragilità delle relazioni, ma anche profondi cambiamenti nella società, che comportano indubbiamente anche lati positivi.

La parola “se-parazione” significa etimologicamente “preparare/disporre in modo diviso”. Il termine indica quindi, da una parte, il concetto di divisione e, dall’altra, quello di preparazione e disposizione. Questa seconda porzione di significato ci ricorda che la separazione, attraverso la divisione, permette di dare un nuovo ordine alle cose, apparecchia la vita in modo diverso e quindi, potenzialmente, anche migliore. In effetti, una separazione consapevolmente gestita potrebbe migliorare la vita di entrambi i partner. E non è escluso che si riesca a separarsi continuando a volersi bene, ossia desiderando profondamente il bene dell’altro.

Comprendere il cambiamento

La separazione non dovrebbe essere interpretata automaticamente come il fallimento della coppia o della persona. In presenza, per esempio, di piccoli o grandi progetti realizzati insieme o della nascita di figli, che ci danno infinite gioie e potranno godere del mondo e realizzarsi, è riduttivo parlare di un fallimento del progetto di coppia, anche se interviene una separazione. Magari il progetto è cambiato o si è ridimensionato, ma ha portato anche frutti certamente positivi.

Nella separazione, ciò che fallisce è piuttosto un ideale di permanenza, eternità, immutabilità, che poco si sposa (ed è proprio il caso di dirlo) con la realtà umana. Questa è caratterizzata da un continuo cambiamento, che ci permette una costante evoluzione e adattamento agli eventi e situazioni che sperimentiamo. Imparare che non è scontato che due persone riescano a cambiare simultaneamente, mantenendo la compatibilità, è essenziale per capire che lasciarsi non è necessariamente un fallimento. Spesso è una scelta dovuta alla consapevolezza che desideri e obiettivi sono semplicemente cambiati ed è necessario un movimento verso una nuova stagione.

Separarsi e rispettarsi

Il più grave fallimento, in realtà, non è la separazione e può emergere sia prima che dopo questa: è la vittoria del non-amore, dell’aggressività, possessività e ostilità. E il dramma e la tragedia è quando le tensioni si trasformano in violenza verbale e fisica, che in nessun caso può essere considerata parte dell’amore.

È essenziale educare i giovani e la società a prevenire la violenza nelle relazioni intime, attraverso una rinnovata consapevolezza e l’educazione al rispetto imprescindibile della persona e della sua libertà. Imparare l’autocontrollo e l’autoregolazione è fondamentale per intercettare, comprendere e modulare gli istinti, ascoltare le nostre emozioni e direzionare sapientemente i pensieri. Grazie alle competenze affettive e relazionali dell’Intelligenza Emotiva, i partner possono continuare a rispettarsi, riconoscere la strada fatta insieme e anche esserne grati, seppure nell’intenzione di prendere nuovi sentieri di vita.

Separarsi e ripararsi

KintsugiIl corredo di dolore, preoccupazione, rancore, rimorsi, rimpianti e sensi di colpa, che si può sperimentare durante una separazione, può colpire profondamente la propria autostima. Ricordiamoci, tuttavia, che questa può germogliare anche nelle sfide e insuccessi, perché provare, cadere e rialzarsi, più forti, resilienti e consapevoli di prima, fa parte della nostra natura umana e crescita personale.

Se siamo tentati di concentrare l’attenzione sul “fallimento” della fine di un amore, dovremmo prendere in considerazione anche il “fallimento” di scegliere di rimanere impantanati e infelici in una situazione disfunzionale. Scegliere per la felicità è invece seguire la direzione della mente consapevole e del cuore, che permette diverse tipologie di riparazione.

Riparare la coppia

Di fronte alla percezione di un naufragio della coppia, possiamo provare prima a riparare il rapporto, per ricostruire un matrimonio o un’unione felice. Non bisogna cercare la relazione perduta, quella del passato, ma un’unione nuova, diversa, perché una crisi richiede sempre un cambiamento. In questo caso, è utile scegliere di moderare il sarcasmo, etichette e colpe. Possiamo provare, invece, a investire su nuovi progetti condivisi e una nuova intimità emotiva, che permetta ai partner di riconnettersi affettivamente e comunicarsi reciprocamente sogni e bisogni.

Riparare se stessi

Se non è possibile riparare il progetto di coppia, è sempre possibile riparare se stessi come persone. Rinunciando a svilirci vicendevolmente con un clima ostile, il cuore può virare verso una condivisa accettazione che il vento è cambiato e noi con lui. Il sapore di questa accettazione potrebbe avere addirittura una punta di dolcezza se, osservando gli occhi di chi abbiamo amato, riusciremo serenamente a vedere, oltre la rabbia, l’affetto e la gratitudine per il percorso condiviso. Potremo allora proseguire il nostro viaggio serenamente, su nuovi sentieri e verso nuovi orizzonti, scommettendo sulla vita e sulle nostre qualità uniche.

Prendere per mano i figli: la cogenitorialità

Se la coppia che decide di separarsi condivide dei figli, è fondamentale tutelare il loro benessere psicologico, nell’affrontare questo cambiamento. È importante, in primo luogo, essere consapevoli che non è la separazione in sé il maggior rischio di trauma nei bambini, ma la gestione della stessa. Alcuni studi correlano lo specifico elemento della conflittualità dei genitori con gli eventuali problemi emotivi e comportamentali dei figli. È quindi il clima di tensione il più importante fattore di rischio da contenere, anche per il benessere dei bambini.

Cercare un accordo chiaro, rispettoso e ponderato per la gestione della cogenitorialità è il primo passo per continuare a crescere i figli serenamente, anche da separati. In questo accordo, la priorità è assicurare il contatto frequente e continuo con entrambi i genitori. L’alternanza nell’accudimento del figlio può permettere lo sviluppo di un sano attaccamento, anche in presenza di bimbi molto piccoli. Fondazione Patrizio Paoletti mette a disposizione una videolezione gratuita, completamente dedicata alla gestione della separazione coi bambini, che puoi guardare qui.



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Il bene e il fiore di loto

Anche in una sfida e cambiamento così importante, il centro e la stella polare resta il cuore e il bene di chi amiamo, compreso il nostro bene. Spesso, una delle sfide più difficili nelle separazioni è proprio salvare il bene e il buono che c’è stato e magari ancora può esserci. Nella rabbia, a volte, la tentazione è quella di negativizzare tutto il trascorso, perché sembra più doloroso ricordarsi e accettare che del buono c’è stato. Ma la rabbia non è sempre la più saggia consigliera, è piuttosto un mare movimentato, che impedisce una visione profonda nei fondali delle esperienze. Affrontare e leggere dentro la rabbia, magari in cerca di un nocciolo di tristezza che richiede un abbraccio, può aiutarci a rendere più limpida la visione, più riflessivo il pensiero e più sereno il nostro cuore.

Nella difficoltà, possiamo lasciarci ispirare dai fiori di loto, che nascono dal fango. Così belli, sembrano aver imparato a non rinnegare le radici nella melma e a elevarsi sulla superficie assolata degli stagni. I loro petali sono inoltre pulitissimi e puri, perché riescono a trattenere l’acqua vitale ed espellere le particelle esterne. Possiamo prenderli come esempio, per allenarci a conservare la consapevolezza crescente che ci offre la vita, anche attraverso le difficoltà fangose, e a proteggerci dalla polvere delle dinamiche disfunzionali. Come loro, possiamo ricominciare a fiorire oggi e ogni giorno, puliti e rinnovati, prefigurando e incarnando versioni sempre migliori di noi stessi.

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    Tutti i contenuti di divulgazione scientifica di Fondazione Patrizio Paoletti sono elaborati dalla nostra équipe interdisciplinare e non sostituiscono in alcun modo un intervento medico specialistico. Se pensi che tu o qualcuno a te vicino abbia bisogno dell'aiuto di un professionista della salute mentale, non esitare a rivolgerti ai centri territoriali e agli specialisti.

Bibliografia
  • Paoletti, P. (2019). Intelligenza del Cuore. Ed. Bur, Milano
  • Cavicchioli, G., Rosa, S. (2017). Emozioni e relazioni nella separazione genitoriale. Aspetti teorici e di intervento. Ed. Franco Angeli, Roma
  • Ferrari, A. (2015). Dai figli non si divorzia. Separarsi e rimanere buoni genitori. Ed Bur, Milano
  • Francescato, D. (1994). Figli sereni di amori smarriti. Mondadori, Milano
  • Montecchi, F. (2016). I figli nelle separazioni conflittuali e nella PAS. Ed. Franco Angeli, Roma
  • Oliviero Ferraris, A. (2006). Dai figli non si divorzia. Separarsi e rimanere buoni genitori
Sitografia
  • https://www.apa.org/monitor/2023/11/navigating-late-in-life-divorc
  • https://www.apa.org/monitor/2023/11/navigating-late-in-life-divorce
  • https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Marriage_and_divorce_statistics
  • https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/s/stresshttps://www.istat.it/wp-content/uploads/2023/12/REPORT_matrimoni-seprazionei-dic2023.pdf
  • https://www.psychologytoday.com/us/blog/a-better-divorce/202404/what-is-your-childrens-experience-of-two-homes-after-a-divorce
  • https://www.psychologytoday.com/us/blog/fulfillment-at-any-age/202404/keep-the-sarcasm-in-check-to-keep-your-relationship-alive
  • https://www.stress.org/wp-content/uploads/2024/02/Holmes-Rahe-Stress-inventory.pdf

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