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Alla Camera dei Deputati, per un dialogo strategico sulla salute mentale

Sotto pressione il 60% degli italiani, adolescenti in difficoltà

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, Fondazione Patrizio Paoletti è stata invitata a tenere un incontro nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, dal titolo “L’importanza del benessere mentale, per una Salute Globale“, sostenuto dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulé. Nell’occasione, sono stati presentati i nuovi dati sul benessere mentale degli italiani, da cui emerge che il 60% risulta sotto pressione. Particolare preoccupazione desta la situazione degli adolescenti, che affrontano le maggiori difficoltà psicoemotive.

I dati sulla salute mentale in Italia

ll 60% degli italiani ha sofferto di stress nell’ultimo anno, fino al punto di pensare di non farcela e di non essere in grado di affrontare e gestire le cose. Un italiano su tre ha avuto questa percezione anche diverse volte negli ultimi dodici mesi. Gli adolescenti testimoniano un equilibrio psicoemotivo particolarmente fragile: il 30% risente negativamente del peso della pressione scolastica e sociale, il 28% sviluppa dipendenze (anche dalla tecnologia), il 23% soffre di ansia, depressione e bassa autostima. Infine, il bullismo e il cyberbullismo interessano il 19% dei ragazzi.

Questi sono i numeri che raccontano una situazione sempre più preoccupante, riportati nello studio Ipsos World Mental Health Day e nell’indagine di Fondazione Patrizio Paoletti, condotta insieme all’Università degli Studi di Padova. Lo studio di Ipsos ha coinvolto 31 paesi al mondo, inclusa l’Italia, esaminando la percezione della salute mentale e del modo in cui la sanità se ne occupa. Il report sull’adolescenza raccoglie dati e testimonianze da un campione di quasi 1.000 ragazzi, provenienti da 12 regioni italiane e partecipanti al progetto Prefigurare il Futuro, mirato al benessere mentale degli studenti dagli 11 ai 19 anni. Puoi scaricare gratuitamente il Report Focus Adolescenza di Fondazione Patrizio Paoletti a questo link.

 


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Il coinvolgimento delle Istituzioni

L’iniziativa è stata sostenuta dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulé, riunendo diverse autorità istituzionali, ricercatori ed esperti in diversi ambiti, dalla psicologia alla pedagogia, dallo sport all’innovazione tecnologica, uniti per fare il punto sulla salute mentale in Italia e avviare una riflessione condivisa e interdisciplinare per affrontare il problema in modo trasversale, soprattutto in ottica preventiva.

L’incontro si è aperto con l’intervento e saluto dell’on. Mulé, che ha affermato: “La salute mentale di ogni individuo è la base per il benessere della società. La necessità del singolo coincide, mai come nel caso della salute mentale, con quello della comunità. Per questo è il momento di andare avanti, con coraggio, verso una cultura della cura di tutto ciò che si definisce salute mentale e che abbraccia patologie che vanno dall’ansia alla depressione. Essere accanto a tutte le persone, dagli adolescenti agli anziani, che vivono un disagio significa superare uno stigma culturale ancora presente nella nostra società. Sottovalutare o addirittura negare per vergogna la cura di un disagio comporta un freno, non solo al benessere della persona, ma a quello della società intera, avendo effetti sul fronte professionale di relazione. Per questo è necessario un approccio coraggioso da parte delle istituzioni“.

È seguito un videomessaggio del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha dichiarato: “Affrontare la salute mentale significa superare i vecchi approcci, adottando una visione integrata dove la prevenzione e la cura dei disturbi mentali siano parte di politiche sanitarie inclusive, basate sull’equità e sull’accesso a servizi di qualità. In questa direzione va l’impegno del tavolo tecnico per la salute mentale che abbiamo istituito presso il Ministero della Salute, per rafforzare le strutture ed i servizi territoriali, rendendoli più accessibili e vicini alle persone”. È intervenuta poi il sottosegretario del Ministero dell’Istruzione e del Merito Paola Frassinetti.

Fondazione Patrizio Paoletti e Ipsos per una fotografia sulla salute mentale

Patrizio Paoletti, fondatore di Fondazione Patrizio Paoletti, ha aperto i lavori, affermando che “La salute è un equilibrio complesso tra il mondo interiore e le relazioni esterne, una Salute Globale che coinvolge il sistema persona e si estende a famiglia, scuola, comunità e pianeta. Il benessere mentale e fisico è strettamente connesso alle sfide sociali, economiche e ambientali. Riconoscere questa interdipendenza è essenziale per costruire una società più sana e inclusiva. Da quasi 25 anni, la nostra Fondazione promuove, attraverso ricerca ed educazione, strumenti concreti per sviluppare questa consapevolezza e costruire un futuro più sostenibile. È per questo che siamo qui oggi“.

Dopo l’introduzione di Patrizio Paoletti, è stato condiviso uno spazio per i dati statistici sulla salute mentale in Italia, con l’intervento di Stefania Fregosi, responsabile studi salute e sanità di Ipsos Italia, che ha illustrato il recente rapporto internazionale condotto dall’Istituto, testimoniando che “Quasi il 50% degli italiani si è sentito depresso, fino a sentirsi triste e senza speranza tutti i giorni o quasi per un periodo che è durato due settimane o più. Donne e giovani le persone in maggiore difficoltà”.

Il focus sulle sfide per una Salute Globale

A seguire, Gianni Bernardi, presidente di Fondazione Patrizio Paoletti, ha fotografato la situazione del benessere mentale degli adolescenti emersa nell’ambito del progetto condotto dall’Ente in diverse scuole italiane, affermando: “Il progetto Prefigurare il futuro ci ha mostrato quanto, ora più che mai, sia importante fornire ai ragazzi gli strumenti per comprendere il proprio mondo interiore e le emozioni, per aiutarli a sviluppare consapevolezza ed equilibrio. Un’educazione che valorizza non solo le competenze cognitive, ma anche le abilità emotive e sociali, prepara i giovani ad affrontare le sfide del mondo con empatia, collaborazione e resilienza“.

Il presidente Gianni Bernardi ha anche presentato la seconda parte del convegno, orientata a inquadrare l’urgenza di una tutela preventiva della salute globale su diversi fronti: clinico, culturale e sociale. Gli esperti che hanno portato il proprio contributo in questi ambiti sono stati il presidente dell’Ordine nazionale degli Psicologi, David Lazzari, che ha focalizzato l’attenzione sulla salute mentale dei giovani, il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Di. Te., Giovanni Siena, che ha affrontato il tema dei bambini e degli adolescenti digitali, il presidente dell’Ordine nazionale dei pedagogisti, Mariangela Grassi, che ha analizzato la situazione della povertà educativa in Italia, il direttore del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia dell’Università La Sapienza, Eleonora Palma, che si è concentrata sull’invecchiamento neurodegenerativo.

Tavola rotonda sulla salute mentale dei giovani

È seguita una tavola rotonda dal titolo “Salute mentale e giovani: buone pratiche e strategie”, con un dibattito incentrato sull’opportunità e necessità di fare prevenzione, spaziando tra progetti ludico-educativi, Intelligenza Artificiale e sport. Marco Benini, responsabile progetti socio-educativi di Fondazione Patrizio Paoletti, ha raccontato l’esperienza della Scuola di Circo Sociale a Scampia per combattere emarginazione e dispersione scolastica. Ruben Razzante, professore di Diritto dell’Informazione all’Università Cattolica di Milano e alla Lumsa di Roma, ha affrontato l’attualissimo tema dell’Intelligenza Artificiale, tra rischi e innovazione responsabile. Maria Rosaria Squeo, responsabile Sanitario CONI, ha riflettuto sul delicato rapporto tra sport e salute mentale dei giovani. L’evento è stato moderato dal giornalista scientifico del Tg2 Rai Giorgio Pacifici.

 


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