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Ricerca e cervello

La scienza per la Salute Globale

Strumento fondamentale per la salute globale è la ricerca scientifica, che permette lo sviluppo di nuove e innovative soluzioni alle emergenze globali. La ricerca scientifica, da una parte, permette il progresso delle conoscenze teoriche sulla vita e, dall’altra, la possibilità di applicazioni pratiche e concrete, per il benessere dell’uomo e del Pianeta. Consente, quindi, un passaggio dall’astrazione alla pratica tangibile, per il miglioramento significativo della qualità di vita.

La ricerca sulla salute globale è in continuo movimento, valorizza il cambiamento come costante essenziale della vita, la collaborazione e l’integrazione di approcci e metodi. Nella ricerca sulla salute globale, un ruolo fondamentale è svolto dalla neuro-psicopedagogia didattica, che permette lo sviluppo umano e l’innovazione educativa su basi scientifiche. Centrale è la ricerca sul cervello, sulla conoscenza, sviluppo e preservazione delle funzioni cognitive. Un fronte di particolare interesse è lo studio scientifico del cervello in relazione alla consapevolezza, agli stati affettivi e alla socialità, nella naturale integrazione di intelligenze, relazioni ed emozioni.

La più innovativa ricerca scientifica integra oggi la dote di tradizioni millenarie, come quella delle pratiche contemplative e della meditazione. Questa ha dimostrato importanti benefici a livello psico-fisico, anche nelle sue versioni in movimento, come il Quadrato Motor Training. La ricerca sulla salute globale permette a scienza e coscienza di dialogare, per promuovere evoluzione e sostenibilità.

Ricerca e salute globale: la neuro-psicopedagogia didattica

La ricerca guida e modula l’innovazione e il miglioramento di saperi, dispositivi e trattamenti. Attraverso studi scientifici rigorosi, la ricerca contribuisce a migliorare la qualità della vita. Individua processi, cause e fattori di rischio e protettivi, sviluppando strategie di azione e prevenzione sempre più efficaci. Aiuta a ottimizzare le risorse, migliorando l’efficienza dei sistemi, soprattutto quando basata sull’interdisciplinarietà.

Un ruolo fondamentale è giocato dalla ricerca neuro-psicopedagogica didattica, che parte dalla conoscenza della struttura cerebrale per elaborare strumenti educativi. Si valorizzano in questo contesto le 4 C della ricerca: il cambiamento come costante della vita umana, la collaborazione con incrocio di saperi e competenze, la concretezza delle applicazioni e la continuità di un flusso costante di indagini e scoperte. La ricerca neuro-psicopedagogica studia i processi cognitivi, anche in relazione alle pratiche contemplative, che la scienza riscopre e indaga quali strumenti di benessere e salute globale. Approfondisce anche il ruolo e l’impatto delle competenze emotive e relazionali, come la compassione, il perdono, la gratitudine e la resilienza secondo il Modello Sferico della Coscienza. La ricerca neuro-psicopedagogica didattica investe sull’interdisciplinarietà, anche integrando scienza e arte per la salute globale, filosofica ed economica.

Nella ricerca neuro-psicopedagogica didattica, dal 2003 è attivo l’Istituto RINED della Fondazione Patrizio Paoletti, che svolge studi in collaborazione con numerosi partner nazionali ed internazionali. Il RINED promuove la conoscenza del cervello e come gli allenamenti sensomotori, mind-body e pratiche meditative e mindful influenzano il funzionamento cognitivo e psico-emotivo della persona. Individua nuovi modelli di conoscenza teorici e pratici, con il fine di migliorare la qualità della vita, promuove il benessere e la salute cognitiva, fisica, psicologica ed emotiva, dall’infanzia all’età adulta. Concorre all’integrazione tra i sistemi dell’istruzione, formazione e innovazione tecnologica. Con le sue attività di ricerca e la diffusione dei risultati, attraverso convegni, campagne ed eventi di divulgazione, favorisce l’applicazione pratica delle conoscenze scientifiche e la loro traduzione in progetti attuativi e concreti, contribuendo all’avanzamento dello sviluppo sociale e culturale, a livello mondiale.

Il cervello

Il cervello è l’organo principale del sistema nervoso centrale: l’affascinante centro di controllo del corpo umano, frutto di milioni di anni di evoluzione. Protetto dal cranio, è composto da oltre 86 miliardi di neuroni, che comunicano tra loro attraverso le sinapsi, formando una rete complessa e dinamica.

Il cervello è diviso in due emisferi, destro e sinistro, collegati dal corpo calloso, che permette lo scambio di informazioni fra le due metà. Ogni emisfero è ulteriormente suddiviso in quattro lobi principali: frontale, parietale, temporale e occipitale. Semplificando, il lobo frontale è responsabile delle funzioni esecutive, come il pensiero, il ragionamento, la pianificazione e il movimento volontario. Il lobo parietale gestisce l’elaborazione sensoriale e la percezione spaziale. Il lobo temporale è coinvolto nella memoria, nell’elaborazione uditiva e nel linguaggio, mentre il lobo occipitale è principalmente responsabile della visione.

Il cervello controlla e coordina le funzioni corporee, dal battito cardiaco alla respirazione, e gestisce le emozioni, i pensieri e le capacità cognitive. Per comprendere meglio la storia, conformazione e funzioni del cervello, possiamo fare riferimento alla struttura tripartita dello stesso, proposta negli anni Settanta dal medico e neuroscienziato Paul D. MacLean:

  • la parte più primitiva e antica è il cervello rettile istintivo, che controlla le funzioni vitali e gli istinti. Comprende diverse aree anatomiche, come il tronco encefalico, il cervelletto e l’ipotalamo.
  • la parte mediana è il cervello limbico emotivo, che modula le emozioni e comprende l’ippocampo, l’amigdala, il talamo, la corteccia cingolata, il tegmento ventrale.
  • quella più recente è il cervello corticale razionale, che regola i pensieri, la ragione e le funzioni cognitive superiori, come la memoria, il ragionamento e il linguaggio.

Il cervello è plastico, cioè ha la capacità di riorganizzarsi e adattarsi in risposta all’esperienza e all’apprendimento. Specifici stimoli possono supportare il suo sviluppo e agire sui suoi processi degenerativi, inibendo il loro insorgere e limitandone l’avanzamento. I ricercatori dell’Istituto RINED, in collaborazione con numerosi partner nazionali e internazionali, studiano i mediatori elettrofisiologici, neuroanatomici e molecolari alla base di questi processi, con l’obiettivo di contribuire a una migliore comprensione della continua, dinamica e complessa interazione tra uomo e ambiente, cervello e movimento, cognizione, emozione e azione.

 


  • LA PLASTICITÀ CEREBRALE

    Una nuova visione del cervello


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Coscienza, cognizioni ed emozioni

La ricerca neuroscientifica studia i meccanismi alla base delle nostre funzioni cognitive e delle emozioni. Attraverso la divulgazione scientifica e l’educazione, la scienza può tradurre in concetti semplici ma fondamentali i risultati delle sue scoperte. In questo senso, è essenziale favorire una maggiore consapevolezza del funzionamento del nostro sistema nervoso, per poter preservare e migliorare le sue funzioni. Possiamo, infatti, imparare a potenziare le nostre capacità cognitive, come l’attenzione e la concentrazione. Abbiamo la preziosa opportunità di divenire anche maggiormente consapevoli di come proviamo e regoliamo le nostre emozioni, che ci permettono di elaborare le informazioni dal mondo e orientare il nostro comportamento.

Un ambito innovativo, affascinante e fondamentale per la ricerca neuroscientifica è l’esplorazione della coscienza, che ci permette lo stato di vigilanza e consapevolezza verso gli stimoli esterni e interni. Il Modello Sferico della Coscienza, per esempio, simboleggia la fenomenologia della coscienza utilizzando le proprietà geometriche delle coordinate spaziali, all’interno di una figura sferica. Questo modello, elaborato da Patrizio Paoletti, descrive il Sé attraverso centri concentrici: il Sé Narrativo, il Sé Minimo e il Superamento del Sé, nel quale ogni senso del sé scompare, in una coscienza silenziosa o senza contenuto.

Meditazione e silenzio

Le più innovative ricerche neuroscientifiche guardano alla tradizione millenaria delle pratiche contemplative come un corpus di strumenti e dispositivi possibili per preservare la nostra salute cognitiva e psicologica. La meditazione modula le onde cerebrali, contribuendo alla coltivazione dell’autoconsapevolezza e alla ricerca del sé. La scienza dimostra che la meditazione gioca un ruolo importante anche nell’apprendimento, perché agisce sulla neuroplasticità, sull’attenzione e riducendo lo stress. Per la sua azione su emozioni e funzioni cognitive, può essere efficacemente applicata anche in programmi con bambini e adolescenti.

La ricerca indaga con particolare attenzione le tecniche di meditazione in movimento, che coniugano i benefici di contemplazione e attività fisica, come lo Yoga. Tra queste tecniche di mindful movement, il Quadrato Motor Training (QMT) ideato da Patrizio Paoletti ha dimostrato importanti effetti positivi sulla neuroplasticità, attenzione, coordinazione e creatività.

Un fattore protettivo fondamentale per la mente e per la nostra salute globale è il silenzio intenzionale, al centro delle ricerche neuroscientifiche d’avanguardia. Il silenzio è protagonista di quella particolare solitudine positiva, scelta e ricercata, che diviene alleata dell’introspezione, creatività e persino relazionalità. Al silenzio consapevole e agli aspetti neurofisiologici, psicologici e molecolari ad esso correlati è dedicato I.C.O.N.S. International Conference On The Neurophysiology Of Silence, convegno che riunisce ricercatori, psicologi e neuroscienziati che condividono gli esiti di alcuni tra i più recenti studi sul silenzio.

 


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Bibliografia
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  • Maculan, A., Di Giuseppe, T., Vivaldi, S.; Vianello, F. (2022) Narrazioni e risorse. Gli operatori del sistema penale minorile al tempo del Covid in Autonomie locali e servizi sociali, n2/2022, Edizione Erickson
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  • Paoletti, P. (2018). OMM The One Minute Meditation. Tenero, CH: Medidea.
  • Paoletti, P. & Soussan, T. D. B. (2019). The sphere model of consciousness: from geometrical to neuro-psycho-educational perspectives. Logica Universalis, 13(3), 395-415. https://doi.org/10.1007/s11787-019-00226-0
  • Paoletti, P., Leshem, R., Pellegrino, M., & Ben-Soussan, T. D. (2022). Tackling the Electro-Topography of the Selves Through the Sphere Model of Consciousness. Frontiers in Psychology, 1534.
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