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Dichiarazione di Parigi

La Dichiarazione di Parigi: la salute mentale è una priorità

L’impegno alla cooperazione internazionale e interdisciplinare, Fondazione Patrizio Paoletti lancia una nuova funzionalità per la sensibilizzazione e il superamento dello stigma

A Parigi, una dichiarazione congiunta di 31 Paesi è stata firmata affinché la salute mentale sia riconosciuta come una “priorità in tutte le politiche pubbliche“. Diventando così centrale, non solo in ambito sanitario, ma anche educativo, giudiziario, urbanistico, ambientale e culturale. La salute mentale è una risorsa trasversale e centrale, da custodire e coltivare con progettualità e operatività condivise, valorizzando la cooperazione internazionale e interdisciplinare, per una salute globale della persona, delle famiglie e delle comunità che sia veramente sostenibile. Proteggere la salute mentale passa in primis dalla consapevolezza della sua importanza e dal superamento dello stigma sul disagio psicologico: Fondazione Patrizio Paoletti partecipa alla sensibilizzazione sull’importanza dell’aiuto professionale nell’ambito della salute mentale con una nuova funzionalità online.

La Dichiarazione di Parigi

Il 16 e 17 giugno, a Parigi, si è tenuta la conferenza internazionale dal titolo Regional High-level conference on mental health in all policies, convened to address challenges and design shared solutions, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute francese. Nell’occasione, i Paesi partecipanti hanno firmato un documento che sottolinea la centralità della salute mentale, affermando che:

La promozione della salute mentale e la prevenzione dei problemi legati alla salute mentale sono responsabilità di tutti i settori del governo, inclusi quello dell’agricoltura, cultura e arte, difesa, istruzione, occupazione, energia, ambiente, famiglia, finanza, edilizia abitativa, innovazione, giustizia, applicazione della legge, migrazione, sport, trasporti e welfare.

La Dichiarazione di Parigi risponde all’allarmante situazione in Europa, fotografata dall’OMS: una persona su sei soffre di un disturbo mentale. Tra queste, tuttavia, una su tre non riceve cure adeguate. L’OMS ricorda che il sistema sanitario non può sostenere da solo l’onere e la responsabilità del benessere psicologico: serve un’azione condivisa e multisettoriale.

L’impegno dei Paesi firmatari

I Paesi firmatari hanno condiviso la volontà di impegnarsi per:

  • Allineare i flussi di finanziamento per migliorare il benessere, prevenire i disturbi di salute mentale
    e creare una società più resiliente;
  • Favorire le connessioni sociali promuovendo spazi pubblici, servizi e iniziative educative per
    abbattere lo stigma correlato al disagio psicologico;
  • Coinvolgere le scuole, gli istituti di ricerca, le carceri, i luoghi di lavoro, i media, le organizzazioni non governative, il settore agricolo, i contesti sanitari e di assistenza sociale per sviluppare politiche condivise di promozione della salute mentale e dei comportamenti prosociali, compresa la prevenzione del suicidio;
  • Coinvolgere le persone con un’esperienza vissuta sul tema, le famiglie e i caregiver, per la progettazione, realizzazione e monitoraggio di percorsi pubblici multisettoriali;
  • Rimodellare gli ambienti comunitari, in collaborazione con la comunità scientifica, assicurando conoscenze e strumenti operativi per i luoghi di lavoro, operatori sanitari, urbanisti, forze dell’ordine e il mondo dell’edilizia abitativa;
  • Garantire un accesso equo ai servizi per la salute mentale, anche attraverso l’integrazione della salute mentale nei piani di preparazione alle emergenze, resilienza e recupero;
  • Garantire la sicurezza digitale attraverso partnership pubbliche e private;
  • Facilitare l’accesso ai servizi e diritti sociali per le persone che convivono con problematiche di salute mentale, come al trasporto pubblico o a un’amministrazione accessibile;
  • Garantire l’adesione alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e alla Carta dell’ONU sui diritti dell’infanzia in tutte le politiche e settori, valorizzando la voce delle persone, famiglie e comunità.

 


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Fondazione Patrizio Paoletti per la salute mentale, durante tutto l’arco della vita

Fondazione Patrizio Paoletti è in prima linea per promuovere la salute mentale, anche attraverso il suo portale online di autoeducazione e divulgazione scientifica, che contribuisce alla sensibilizzazione sul ruolo centrale degli stili di vita per una salute globale, che non è semplice assenza di malattia, come suggerisce l’OMS, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.

Nelle progettualità di Fondazione Patrizio Paoletti, particolare attenzione è riservata alle famiglie e alle nuove generazioni, per esempio nel percorso formativo Prefigurare il Futuro, dedicato agli adolescenti, ai genitori e a tutta la comunità educante, volto a rafforzare le risorse interiori come la resilienza e a potenziare l’intelligenza emotiva, punto cardine per il benessere psicologico. Protagonisti dei protocolli psicoeducativi di Fondazione Patrizio Paoletti sono anche gli anziani, in particolare nel progetto AIDA, che integra innovazione artistica, museale e digitale per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da Malattia di Alzheimer e dei loro familiari caregiver, proteggendo la salute mentale e la socialità, quale fattore protettivo fondamentale per il benessere.

Sensibilizzazione sull’importanza dell’aiuto professionale

Per contribuire alla sensibilizzazione sull’importanza della salute mentale e contrastare lo stigma sul disagio psicologico, Fondazione Patrizio Paoletti lancia oggi anche una nuova funzionalità sul proprio portale, con l’obiettivo specifico di facilitare l’accesso ai centri di salute mentale. Tramite questa nuova pagina online è possibile trovare i centri di salute mentale più vicini a noi, tramite semplice ricerca per regione.

La nuova funzionalità diffonde il messaggio che prendersi cura della propria mente è un segno di consapevolezza, coraggio e responsabilità. Siamo tutti interconnessi: chiedere aiuto è il primo passo verso una vita più serena e appagante e condividere la cultura del sostegno reciproco è fondamentale per la costruzione di una società più coesa, sana e consapevole.

    Non temere mai di chiedere aiuto!
    Tutti i contenuti di divulgazione scientifica di Fondazione Patrizio Paoletti sono elaborati dalla nostra équipe interdisciplinare e non sostituiscono in alcun modo un intervento medico specialistico. Se pensi che tu o qualcuno a te vicino abbia bisogno dell'aiuto di un professionista della salute mentale, non esitare a rivolgerti ai centri territoriali e agli specialisti.

 


  • GLI ADOLESCENTI VANNO AIUTATI.
    PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

 

Sitografia
  • https://www.who.int/europe/news-room/events/item/2025/06/16/default-calendar/mental-health-in-all-policies–address-challenges-and-design-shared-solutions
  • https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_23_4782https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/suicide
  • https://www.ilsole24ore.com/art/salute-mentale-colpisce-piu-l-indifferenza-stigma-piano-gli-under-16-AGV93iwD
  • https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=130350
  • https://www.salutementale.net/parigi-firmata-la-dichiarazione-sulla-salute-mentale-31-paesi-per-una-grande-causa/
  • https://www.salutementale.net/parigi-firmata-la-dichiarazione-sulla-salute-mentale-31-paesi-per-una-grande-causa/
  • https://www.sanitainformazione.it/sanita/salute-mentale-leuropa-si-mobilita-una-nuova-alleanza-tra-31-paesi-per-il-benessere-psicologico-globale/

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