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Festa della Donna: come il potere femminile può trasformare il mondo?

Valori e specificità femminili per una leadership di successo e una sostenibilità universale

Le donne sostengono la metà del cielo”, recita un proverbio cinese. La storia del femminile è un cammino di emancipazione dall’immagine che fino al XIX secolo ha identificato la donna come una figura ausiliaria all’uomo, deputata solamente alla cura della famiglia. Soprattutto grazie ai movimenti femministi del Novecento, le donne hanno progressivamente preso parola sul proprio destino, raggiungendo traguardi come il diritto all’istruzione e al voto. Secondo gli ultimi dati ISTAT, il 60% delle persone laureate in Italia sono donne. E la forza lavoro femminile ricopre con successo impieghi in campo sanitario, politico e aziendale.

La questione donna

L’8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna, ricorrenza che evidenzia sia i traguardi raggiunti che l’esigenza di cancellare disuguaglianze di genere ancora esistenti, come la disparità salariale. Tuttavia, la “questione donna” va oltre i numeri. Secondo la filosofa e psicoanalista Luce Irigaray, scopo esistenziale della donna non è rendersi simile all’uomo incarnando doti maschili, ma esprimere il proprio peculiare potenziale. L’universo femminile è fatto di accudimento, forza, empatia, cura, qualità che devono essere integrate dalla coscienza sociale al fine di migliorare il benessere del pianeta e delle persone.

Cosa rende speciale il cervello femminile?

Il cervello femminile possiede alcuni elementi di struttura e funzionamento diversi dalla mente maschile, che possono spiegare caratteristiche quali maggiore empatia, eccellenti abilità sociali e relazionali. Secondo uno studio dell’Università della Pennsylvania, mentre nel cervello dell’uomo le connessioni neuronali hanno luogo nello stesso emisfero, in quello femminile avvengono anche trasversalmente, dall’emisfero destro a quello sinistro, rendendo la donna abile nel comprendere intuitivamente problemi complessi e nel trovare soluzioni creative.

Grazie alle maggiori dimensioni dell’ippocampo, inoltre, la donna può cogliere facilmente gli stati d’animo altrui, esprimersi con un vocabolario molto ampio e ricordare i dettagli delle esperienze emotive.

Queste caratteristiche si riflettono nella psiche femminile e nella sua propensione a comprendere i sentimenti umani. Nell’opera “Valore della femminilità e sua importanza per la vita del popolo”, la filosofa Edith Stein afferma che “la donna ha la vocazione di portare a realizzazione l’umanità autentica” degli altri, poiché il suo interesse particolare non verte sugli oggetti, ma su tutto ciò che è vita, sulla relazione con la persona e i suoi bisogni.

Come sono le donne leader?

Sebbene il tasso di occupazione femminile italiana si attesti al 56,5% rispetto al 76% degli uomini e solo il 21,1% dei ruoli dirigenziali sia ricoperto da donne, la presenza del gentil sesso nella dimensione lavorativa può apportare benefici sia in termini produttivi che di qualità.

Uno studio condotto da McKinsey & Company, infatti, dimostra che le aziende con una maggiore diversità di genere nei ruoli di leadership hanno il 21% di probabilità in più di avere una redditività superiore alla media. Le donne eccellono in competenze quali intelligenza emotiva, capacità comunicative e lungimiranza, favorendo l’instaurarsi di un clima lavorativo più inclusivo e collaborativo, promuovendo creatività e innovazione.

Una ricerca eseguita dall’Università Bocconi, nondimeno, suggerisce che le donne tendono ad assumere uno stile di leadership più democratico e trasformazionale, caratterizzato dalla capacità di motivare i dipendenti e incoraggiare un approccio più partecipativo alle decisioni.

I valori femminili per la sostenibilità

Nella riflessione di Luce Irigaray, la cultura occidentale è impiantata su un sistema di pensiero prevalentemente maschile, basato su razionalità, competitività e volontà di dominio. Si tratta di aspetti che, se da un lato hanno prodotto crescita e benessere economico, dall’altro hanno favorito disuguaglianze economiche, sociali, guerre e uno sfruttamento della natura tale da produrre crisi climatiche e distruzione di aree del pianeta.

Su questa scorta, in “Nascere. Genesi di un nuovo essere umano”, Irigaray afferma che per una comprensione globale della realtà “occorre sviluppare anche un’identità al femminile. Le donne sono portatrici di valori di cui il mondo oggi ha urgente bisogno, da una maggiore cura della natura alla capacità di entrare in relazione con l’altro”.

Le doti femminili sono necessarie alla realizzazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, documento stilato dalle Nazioni Unite contenente diciassette obiettivi finalizzati a migliorare il benessere del pianeta e dei suoi abitanti.

Protezione degli ecosistemi, promozione di società pacifiche, riduzione delle disuguaglianze e tutela delle persone fragili sono traguardi raggiungibili solo laddove l’umanità integri nel suo volgersi alla realtà anche lo sguardo femminile, governato da principi come pace, custodia delle future generazioni e tolleranza. Il compenetrarsi della prospettiva maschile e femminile rappresenta la strada per trovare un linguaggio universale, capace di declinare un futuro più compatibile con la vita e coerente con il valore dell’umanità.

 


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Bibliografia
  • Brizendine, L., “Il cervello delle donne”, BUR 2007
  • Butler, (2005). Fear-related activity in sugenual anterior cingulate differs between men and women.Neuroreport 16 (11): 1233-36
  • Irigaray, I., “Nascere. Genesi di un nuovo essere umano”, Bollati Boringhieri, 2019
  • Irigaray I., Speculum. L’altra donna, Feltrinelli, 1975
  • Levenson (2003). Blood, sweat and fears: The automathic architecture of emotion. Ann NY Acad Sci 1000: 348-66
  • Pujol (2002). Anatomical variability of the anterior cingulate gyrus and basic dimensions of human personality, Neuroimage,15 (4): 847-55
  • Stein, E., La donna – Questioni e riflessioni, OCD, 2010
Sitografia
  • https://www.ticonsiglio.com/wp-content/uploads/2024/11/benessere-equo-e-sostenibile-in-italia.pdf
  • https://www.almalaurea.it/sites/default/files/2024-06/rapporto-almalaurea2024-sintesi-profilo.pdf
  • https://unric.org/it/wp-content/uploads/sites/3/2019/11/Agenda-2030-Onu-italia.pdf
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36037387/
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31406295/
  • https://iris.who.int/handle/10665/311322
  • https://www.pnas.org/doi/abs/10.1073/pnas.1316909110
  • https://www.bmj.com/content/388/bmj.r190https://www.ticonsiglio.com/wp-content/uploads/2024/11/benessere-equo-e-sostenibile-in-italia.pdf 
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