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Liberi dalla rete della dipendenza

5 passi per il benessere digitale dei ragazzi

Lo smartphone indica, letteralmente, il telefono intelligente. Compagno costante per gli adolescenti, fra connessione e divertimento, dimostra infinite potenzialità, ma espone al rischio di dipendenza. È necessario educare i ragazzi a un suo uso davvero intelligente, che non impoverisca la vita, ma la arricchisca e, addirittura, la tuteli.

Sui treni e persino a tavola è facile sorprendersi in un’ipnosi digitale, in un ronzio di notifiche e scrolling automatico. Il rapporto di fusione con il cellulare è massimo tra gli adolescenti, con un forte rischio di sviluppare ansia, depressione e problemi di salute mentale. La dipendenza dai social network si manifesta anche nella FoMO, acronimo di “fear of missing out”: la paura di restare esclusi. Le esperienze felici condivise online da amici e conoscenti sono calamite di attenzione, che alimentano l’urgenza di partecipare.

Parallelamente, lo specchio distorto della vita sui social può insinuare il timore di non vivere una vita abbastanza piena. La FoMO si manifesta, così, come una fame compulsiva di connessione e, al contempo, una fuga continua verso qualcosa di diverso. Alla FoMO, qualcuno ha già proposto la soluzione della JoMO, acronimo di “joy of missing out”: la vera e propria gioia di restarne fuori. La JoMO è essere consapevoli che il mondo di possibilità (mostre, eventi, feste) non è un labirinto in cui perdersi, ma una mappa di scelte.

Per essere felici, non è necessario mordere la vita voracemente e velocemente, assaggiando ogni cosa. Possiamo, piuttosto, assaporarla e gustarne ogni momento, un boccone alla volta. Vivere pienamente il presente presuppone che la nostra mente non vaghi sempre alla rincorsa di altro. La JoMO è come passeggiare serenamente in montagna, consapevoli che scegliere un sentiero prevede la rinuncia a un altro. La gioia non è fantasticare sui bivi e sulle scelte non fatte, ma godersi il cammino.

Come fare per educare gli adolescenti, ma anche noi stessi, a un uso consapevole e sano della tecnologia digitale? La risposta non è privare i ragazzi dello smartphone, che potrebbe favorire l’isolamento. La migliore soluzione e prevenzione è sempre l’educazione. La qualità della connessione, oltre che la quantità, può fare la differenza. Online si può apprendere e anche imparare a muoversi online consapevolmente. Fondazione Patrizio Paoletti offreun webinar gratuito sulla salute digitale, per aiutare a gestire i rischi della dipendenza dal web. Inoltre, possiamo:

  1. Personalizzare contenuti consapevolmente. Installiamo applicazioni per il nostro benessere, per monitorare il tempo in cui siamo connessi, guidarci all’esercizio fisico o alla meditazione. Ce ne sono di tutti i gusti, per un benessere che passa anche online.
  2. Diffondere etica e protezione. Muoviamoci online con attenzione e cautela, valorizzando l’educazione, la tutela di password e dati personali e il rispetto per noi e per gli altri.
  3. Mettere il telefono a riposo. Dormire con lo smartphone accanto impoverisce la qualità del sonno. Le onde elettromagnetiche, che inutilmente assorbiremmo durante la notte, mettono a rischio la salute. Impariamo a lasciare il cellulare lontano dal letto e, possibilmente, spegnerlo: anche il telefono beneficerà dallo “staccare la spina”, resettando memoria ed eventuali errori.
  4. Praticare la libertà del silenzio. L’istituto di Ricerca RINED studia la Neurofisiologia del silenzio, che migliora concentrazione, qualità del sonno, consapevolezza e creatività. Silenziare il cellulare o alcune notifiche contribuisce a ridurre il rumore fuori e dentro di noi. Ci aiuta, inoltre, a ricordare che la connessione deve restare il più possibile una scelta, non qualcosa di imposto o scontato.
  5. Arricchire la vita offline. Che sia sport, arte, giochi, giardinaggio o una passeggiata, abbiamo necessità di fare attività nella vita reale, non solo online. Ci sono molte vie per provare gratificazione, oltre l’uso dello smartphone. Una è il movimento, soprattutto unendo i benefici di stare a contatto con la natura o con gli animali. Possiamo provare tecniche di mindful movement, come il Quadrato Motor Training, che migliora attenzione, concentrazione e creatività.

Si educa soprattutto con l’esempio. Noi adulti siamo i primi a essere chiamati a coltivare un sano uso dello smartphone, senza cadere nella rete dell’inconsapevolezza o dell’eccesso. Così valorizzeremo al massimo il potenziale della connessione online, che deve partire sempre dalla connessione interiore e con gli altri, attraverso l’intelligenza emotiva.

 

Bibliografia
  • Alshobaili, F. A., & AlYousefi, N. A. (2019). The effect of smartphone usage at bedtime on sleep quality among Saudi non-medical staff at King Saud University Medical City. Journal of Family Medicine and Primary Care8(6), 1953-1957.
  • Ding, K., & Li, H. (2023). Digital addiction intervention for children and adolescents: a scoping review. International Journal of Environmental Research and Public Health20(6), 4777.
  • Haidt, J. (2023). Social media is a major cause of the mental illness epidemic in teen girls. Here’s the evidence. After Babel.
  • Orben, A., & Przybylski, A. K. (2019). The association between adolescent well-being and digital technology use. Nature human behaviour3(2), 173-182.
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