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Spiritualità e salute globale

I benefici della dimensione spirituale, per la salute della persona, delle comunità e del Pianeta

Nel 1948 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarava che la salute non è semplice assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. In questo momento di grande impatto emotivo per la morte di Papa Francesco, che tocca la comunità cattolica e tutto il mondo, riflettiamo sull’importanza del benessere spirituale quale parte della salute globale, per il benessere personale, delle comunità e del Pianeta.

Il benessere spirituale aiuta la felicità?

La spiritualità promuove la percezione di un senso della vita, contribuisce a sostenere etica e valori e ci aiuta a orientarci in una dimensione che integra materia e mondo interiore. Così facendo, il benessere spirituale incide anche sulla nostra felicità, che è un’emozione al contempo universale e soggettiva. La felicità è solo in parte connessa al piacere, in tutte le sue forme, ed è in relazione anche alla percezione di un senso della nostra vita, ossia al concetto di eudaimonia.

Per esempio, possiamo sentirci più felici quando sentiamo di avere uno scopo, una missione o un progetto da coltivare, quando la nostra esistenza aiuta gli altri, quando sentiamo che la nostra vita ha un posto nella società, nella natura e nel mondo. Da questo punto di vista, il benessere spirituale sostiene la felicità come eudaimonia, proprio perché ci aiuta a riconoscere sempre un significato e una prospettiva di finalità alla vita e a riordinare le nostre narrative interiori, in un’ottica che trascende la materia e la casualità.

Il benessere spirituale ci aiuta ad essere più felici, insomma, perché ci fa sentire parte di un progetto più ampio, fondamentali e irripetibili nella nostra unicità e, al contempo, collegati ad amici, persone care e persino a tutte le creature, in un disegno che ha un suo ordine, dietro un apparente caos.

I benefici del benessere spirituale sulla salute globale

La spiritualità come relazione

Le relazioni sono fondamentali per la nostra salute mentale. La spiritualità tende a favorire le relazioni e contrastare l’isolamento sociale, perché facilita le connessioni interpersonali con gli altri membri delle comunità religiose. Ma la stessa spiritualità è, in un certo senso, una relazione molto speciale: un rapporto col divino o una dimensione ultraterrena, a prescindere da quale religione o tradizione spirituale seguiamo o sentiamo affine. In questo senso, il rapporto col divino ha caratteristiche benefiche simili alle altre relazioni: promuove il benessere emotivo, previene il senso di solitudine ed è un fattore protettivo contro la depressione e l’ansia.

I benefici per la salute mentale

Le ricerche scientifiche confermano i benefici della spiritualità sul nostro benessere psicosociale, fisico ed emotivo. La National Alliance for Mental Illness ricorda che una forte spiritualità:

  • riduce il tasso di suicidi, l’alcolismo e il consumo di droghe
  • migliora l’autostima e le capacità di coping di fronte alle avversità
  • favorisce la compassione, la gratitudine e il perdono
  • potenzia la capacità di ascolto interiore e l’autoconsapevolezza
  • rinnova il senso di appartenenza al mondo

 


  • ESSERE PACE OGNI GIORNO

    Patrizio Paoletti, Marc Wittmann, Tal D. Ben-Soussan


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La spiritualità per la salute del Pianeta

Una sana spiritualità è anche una bussola in grado di orientare il nostro pensiero e comportamento per il bene condiviso, di tutte le comunità e del Pianeta stesso, in un’ottica di consapevole e completa sostenibilità.

Nella sua celebre Enciclica Laudato sì, Papa Francesco ha esortato i fedeli cattolici a rispettare e onorare la Terra come casa comune, proteggendola con tutte le nostre forze. Il Papa ha denunciato il nostro atteggiamento irresponsabile di “proprietari e dominatori” della Terra, come se fossimo autorizzati a “saccheggiarla”. Ci ha ricordato invece che:

Noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.

Papa Francesco ha sottolineato la necessità di un “cambiamento dell’essere umano” e l’urgenza di:

Passare dal consumo al sacrificio, dall’avidità alla generosità, dallo spreco alla capacità di condividere, in un’ascesi che significa imparare a dare, e non semplicemente a rinunciare.

L’importanza dell’ambiente è centrale in molte fedi religiose. Anche il Dalai Lama è intervenuto, per esempio, per favorire la sensibilizzazione sulla salute del Pianeta e sul “senso di responsabilità universale sia per l’umanità che per la natura”, affermando:

Il nostro pianeta è la nostra casa e dobbiamo tenerlo in ordine e prendercene cura se ci preoccupiamo sinceramente della felicità nostra, dei nostri figli, dei nostri amici e degli altri esseri senzienti che condividono questa grande casa con noi. Se pensiamo al pianeta come alla nostra casa o come a “nostra madre – Madre Terra”, proviamo automaticamente preoccupazione per il nostro ambiente.

Spiritualità per andare oltre le periferie

Citazione PapaLa bussola della spiritualità ci aiuta a leggere meglio anche le esigenze delle famiglie, delle comunità e anche di tutti quei territori in cui il tessuto sociale ed economico è più fragile. Nel suo pontificato, Francesco ha dedicato particolare cura e attenzione alle periferie più minacciate dal disagio psicosociale, angoli della Terra troppo spesso dimenticati, ma non da lui, un Papa venuto “quasi dalla fine del mondo”, citando il suo primissimo discorso dopo l’elezione.

Nel 2015, a Napoli, Francesco iniziò la visita della città proprio dal quartiere Scampia, ferito lo scorso anno dal crollo della Vela Celeste, rivolgendo un messaggio intenso e pieno di speranza alla comunità:

Il cammino quotidiano in questa città, con le sue difficoltà e i suoi disagi e talvolta le sue dure prove, produce una cultura di vita che aiuta sempre a rialzarsi dopo ogni caduta, e a fare in modo che il male non abbia mai l’ultima parola. Questa è una sfida bella: non lasciare mai che il male abbia l’ultima parola. È la speranza, lo sapete bene, questo grande patrimonio, questa “leva dell’anima”, tanto preziosa, ma anche esposta ad assalti e ruberie.

Anche nella città di Roma, Francesco ha incontrato i bambini e gli ammalati nella chiesa di Santa Giovanna Antida e nella parrocchia di Santa Maria Madre del Redentore del quartiere di Tor Bella Monaca, sottolineando i pericoli umani e spirituali nel disagio psicosociale:

Il diavolo e l’ingiustizia entra attraverso le dipendenze, sia l’alcol, sia la droga, e questo ci spinge a fare cose cattive, cose brutte. Ma voi avete capito questo, che sotto la polvere che si può vedere c’è un’anima buona, sempre. E una carezza, una tenerezza, un gesto di sfamare la gente, fa tanto bene.

Papa Francesco ha parallelamente incoraggiato gli animatori alla bellezza del rapporto umano:

Avvicinatevi. Non abbiate paura della vicinanza. Non abbiate paura delle carezze: accarezzate la gente, i malati, i soli, anche quelli che meritano l’appellativo di ‘miserabile’: accarezzateli, come Dio ha accarezzato noi. Vicinanza, carezze, amore. E andate avanti su questa strada.

Oltre le Periferie

Proprio nei quartieri di Tor Bella Monaca a Roma e Scampia a Napoli, Fondazione Patrizio Paoletti scommette sul potere della vicinanza e dell’educazione e investe in programmi psicoeducativi che coniugano lo sviluppo delle competenze interiori e l’espressione creativa, nell’ambito della progettualità di Oltre le Periferie, che si propone di superare i confini delle periferie, per nutrire un senso di unità, solidarietà e dignità.

La spiritualità, di qualsiasi credo o tradizione essa sia, è infatti, in primo luogo, un ascolto interiore e un’apertura all’altro: il vicino, il collega, una comunità, gli esseri viventi e il Pianeta stesso. È il superamento dei confini interiori, che spesso si ergono ancor prima di quelli esteriori. È una scommessa sulla vita, sulla fiducia, sul bello e sul bene, uno scoprirsi protagonisti che possono fare la differenza, anche nel nostro piccolo, che rende grande la vita.

 


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Bibliografia
  • Forouhari, S., Teshnizi, S. H., Ehrampoush, M. H., Mahmoodabad, S. S. M., Fallahzadeh, H., Tabei, S. Z., … & Kazemitabaee, M. (2019). Relationship between religious orientation, anxiety, and depression among college students: A systematic review and meta-analysis. Iranian journal of public health48(1), 43.
  • Jacobi, C. J., Cowden, R. G., & Vaidyanathan, B. (2022). Associations of changes in religiosity with flourishing during the COVID-19 pandemic: A study of faith communities in the United States. Frontiers in Psychology13, 805785.
Sitografia
  • https://donate.nami.org/give/197406#!/donation/checkout?utm_source=interstitial&utm_medium=website&utm_campaign=DonationTracking&c_src=WEBINT
  • https://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html
  • https://www.dalailama.com/messages/environment/universal-responsibility
  • https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/march/documents/papa-francesco_20150321_napoli-pompei-popolazione-scampia.html
  • https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/march/documents/papa-francesco_20150308_visita-santa-maria-madre-redentore.html 
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