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Mindfulness e qualità del sonno

Il rilassamento del corpo, la regolazione delle emozioni

Al giorno d’oggi, la qualità del sonno è diventata un lusso per molti. Secondo l’OMS, circa il 30% della popolazione globale soffre di disturbi legati al sonno, con effetti a cascata sulla salute fisica e mentale. Ansia, stress e abitudini digitali scorrette sono tra i principali responsabili. Il più delle volte, si evita di interrogarsi in merito a quali possano essere le effettive cause dietro a una cattiva qualità del sonno, per timore di scoprire che le abitudini che caratterizzano il nostro quotidiano possono essere sbagliate. Di fronte a queste difficoltà, la mindfulness emerge come un rimedio naturale ed efficace.

Mindfulness e gestione delle emozioni: un legame scientifico

La mindfulness, pratica che insegna a concentrarsi sul presente con accettazione, è più di una moda. Un recente studio dell’Università della Florida del Sud ha evidenziato che questa disciplina migliora significativamente la qualità del sonno, soprattutto grazie al suo effetto sulla gestione emotiva. Partecipanti a programmi di mindfulness hanno riportato un aumento del 44% della qualità del sonno, dimostrando come una mente più calma favorisca il rilassamento necessario per dormire meglio.

Diverse ricerche hanno poi rivelato che praticare mindfulness riduce i sintomi di insonnia del 37% e diminuisce la dipendenza da farmaci per dormire. Tecniche come il body-scan e la meditazione focalizzata sulla respirazione si sono rivelate particolarmente utili per chi soffre di difficoltà ad addormentarsi o di risvegli notturni. Esercizi come questi sono pensati per aumentare la consapevolezza corporea e favorire il rilassamento. Si tratta di pratiche guidate in cui si porta l’attenzione consapevole su diverse parti del corpo, una alla volta, mantenendo un atteggiamento di curiosità e accettazione.

Iniziare nel proprio quotidiano a piccoli passi

Concedersi del tempo da dedicare a sé stessi, ad esempio integrando la mindfulness nella routine serale, non richiede grandi sforzi. È sufficiente seguire alcune semplici strategie.

  • Praticare esercizi di meditazione guidata, ad esempio con sessioni disponibili su app o accedendo alle meditazioni guidate gratuite di Fondazione Patrizio Paoletti.
  • Praticare una respirazione profonda, di circa 5 minuti, con inspirazioni lente e profonde.
  • Staccare la spina, soprattutto quella “digitale”. Per incrementare la qualità del sonno è utile spegnere i dispositivi elettronici almeno un’ora prima di coricarsi.
  • Creare il proprio spazio. Inserire elementi che richiamano una certa ritualità potrebbe contribuire a creare un ambiente intimo e calmo, grazie all’utilizzo di luci soffuse, candele e/o profumazioni che stimolano in modo positivo la nostra mente.

 


  • MEDITAZIONI GUIDATE

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Come la mindfulness migliora la qualità del sonno

Diversi studi spiegano come la mindfulness influenzi positivamente il sonno, in primis riducendo la ruminazione mentale, ossia il ripetersi incessante di pensieri negativi, che è una delle principali cause di insonnia. Pratiche di mindfulness aiutano a ridurre questi schemi, migliorando il benessere emotivo e favorendo un sonno più profondo.

Inoltre, la mindfulness agisce sui meccanismi di regolazione emotiva, riducendo lo stress e l’ansia. Ciò facilita un passaggio più fluido dallo stato di veglia a quello di riposo, riducendo il tempo necessario per addormentarsi.

Infine, è risaputo che le pratiche di meditazione influiscono sul rilassamento fisico. Come altre tecniche di rilassamento, la mindfulness abbassa la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, rallenta il respiro e favorisce uno stato di calma. Questo contrasta l’attivazione delle risposte fisiologiche legate allo stress, creando condizioni ideali per il sonno.

La scienza dietro i benefici: migliorare la qualità del sonno in modo naturale

Ricerche recenti condotte su lavoratori dimostrano che la mindfulness, sia come pratica quotidiana, sia come atteggiamento mentale costante, migliora la percezione soggettiva della qualità del sonno. Studi con tecniche avanzate come l’actigrafia, che misura i movimenti corporei durante il sonno, confermano che la mindfulness riduce il numero di risvegli notturni e aumenta il senso di riposo al mattino.

Non solo un rimedio: la mindfulness si dimostra anche un potente strumento preventivo contro disturbi cronici del sonno e problemi correlati come l’ansia e il burnout. Sempre più medici e terapeuti la includono nei percorsi di cura come alternativa o integrazione alle terapie tradizionali.

Naturalmente, è importante sottolineare che la mindfulness non è una panacea, bensì uno strumento, tra quelli possibili, per migliorare la qualità del sonno e, di riflesso, la salute globale.

 


  • GLI ADOLESCENTI VANNO AIUTATI.
    PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

 

Bibliografia
  • Xie, E. B., Sedov, I. D., Sanguino, H., Freeman, M., Kumari, J., & Tomfohr-Madsen, L. (2023). Trait mindfulness and sleep: Interactions between observing and nonreactivity in the association with sleep health. Health Psychology Open10(1), 20551029221149282.
Sitografia
  • https://www.usf.edu/news/mindfulness-and-managing-emotions-lead-to-better-sleep.aspx
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