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Prevenire la neurodegenerazione con il mindful movement

Meditazione in movimento per la salute del cervello

Un numero crescente di studi evidenzia l’efficacia della meditazione nell’aumentare il volume della materia grigia in individui sani. La ricerca sui meccanismi attraverso cui la meditazione potrebbe influire sulla neurodegenerazione è ad oggi ancora limitata. Eppure, i risultati preliminari di una ricerca canadese del 2017 indicano che la meditazione può essere in grado di contrastare, almeno parzialmente, l’atrofia della materia grigia.

Stili di vita per proteggere la salute del cervello

A livello globale, si sta sempre di più diffondendo la consapevolezza della necessità di adottare stili di vita equilibrati, sostenibili e salutari. È ampiamente riconosciuto che molti fattori di rischio, come lo stress, l’inquinamento e una dieta ricca di grassi, sono correlati alla neuroinfiammazione. D’altra parte, numerosi studi hanno associato abitudini salutari e alimenti antinfiammatori a una minore neuroinfiammazione e a un ridotto rischio di disturbi neurodegenerativi e psichiatrici. Comprendere e condividere questi fattori di rischio e di protezione è fondamentale per guidare le scelte informate degli individui e promuovere un invecchiamento sano. Molti professionisti della salute prescrivono ormai interventi non farmacologici, quando possibile, e promuovono la meditazione.

 


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Yoga e Quadrato Motor Training: i benefici del mindful movement

Lo Yoga può essere considerato una forma di meditazione, che si pratica in movimento. Studi scientifici internazionali del 2017 e 2018 hanno dimostrato che lo Yoga è in grado di rallentare il processo di invecchiamento cellulare. Inoltre, può aumentare le citochine antinfiammatorie e ridurre quelle pro-infiammatorie (IL-1β, TNF-α e IL-6). Dalle ricerche, emerge che diminuisce anche i livelli di cortisolo e la percezione di depressione e ansia. Anche il Quadrato Motor Training (QMT) è una tecnica di meditazione nella forma di training motorio consapevole, ideata per migliorare le funzioni cognitive di coordinazione, attenzione e creatività.

Con l’esecuzione di questa pratica, si è osservata una diminuzione dei livelli della stessa proteina IL-1β, monitorata negli studi precedenti sullo Yoga. Il QMT e, in generale, le pratiche di “mindufl movement” dimostrano, quindi, di contribuire a ridurre gli stati infiammatori e migliorare le capacità cognitive. Queste tecniche testimoniano l’importanza degli approcci non farmacologici per la promozione della salute e del benessere. Inoltre, sottolineano il ruolo dell’attività fisica, soprattutto quella mindful e consapevole, per la cura della salute globale, che comprende il benessere fisico, psicosociale ed esistenziale.

 


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Bibliografia
  • Cahn, B. R., Goodman, M. S., Peterson, C. T., Maturi, R., & Mills, P. J. (2017). Yoga, meditation and mind-body health: increased BDNF, cortisol awakening response, and altered inflammatory marker expression after a 3-month yoga and meditation retreat. Frontiers in human neuroscience, 11, 229690.
  • Falkenberg, R. I., Eising, C., & Peters, M. L. (2018). Yoga and immune system functioning: a systematic review of randomized controlled trials. Journal of behavioral medicine, 41, 467-482.
  • Kip, E., & Parr-Brownlie, L. C. (2023). Healthy lifestyles and wellbeing reduce neuroinflammation and prevent neurodegenerative and psychiatric disorders. Frontiers in Neuroscience, 17, 1092537.
  • Last, N., Tufts, E., & Auger, L. E. (2017). The effects of meditation on grey matter atrophy and neurodegeneration: a systematic review. Journal of Alzheimer’s Disease, 56(1), 275-286.
  • Tolahunase, M., Sagar, R., & Dada, R. (2017). Impact of yoga and meditation on cellular aging in apparently healthy individuals: a prospective, open-label single-arm exploratory study. Oxidative medicine and cellular longevity, 2017.
  • Verdone, L., Marson, F., Caserta, M., Zampieri, M., Reale, A., Bacalini, M. G., … & Venditti, S. (2023). Quadrato Motor Training (QMT) influences IL-1β expression and creativity: implications for inflammatory state reduction and cognitive enhancement. Progress in Brain Research, 277, 63-83.
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