Skip to main content

Padri e adolescenti

Un rapporto di equilibrio tra regole e fiducia

Nell’animo di ogni adolescente è naturale che alberghi il bisogno e il desiderio di avere un padre vicino. L’adolescenza è un periodo denso di cambiamenti fisici, cognitivi e sociali, nel quale i ragazzi necessitano di una figura che li aiuti a distaccarsi dall’universo infantile per entrare nel mondo degli adulti. Questo compito, delicato ed essenziale, spetta spesso alla figura paterna.

Il padre: tenerezza e autorevolezza

Il ruolo del padre negli ultimi cinquant’anni è andato incontro a profonde trasformazioni, anche a fronte del maggior impegno lavorativo delle donne e dei numerosi cambiamenti socio-culturali. I papà odierni, lontani dall’immagine autoritaria e fautrice di un’educazione basata su regole ferree e punizioni, hanno assunto un profilo più morbido e accondiscendente, talvolta assimilabile all’approccio educativo di matrice materna. Tuttavia, come sottolineano alcune ricerche pedagogiche, per una crescita sana dell’adolescente è utile che il padre mantenga delle sue caratteristiche proprie, in modo che il figlio possa contare su figure genitoriali che, attraverso l’integrazione e le rispettive differenze, possano fornirgli il supporto e i contenuti essenziali allo sviluppo della personalità adulta.

Questo non significa tornare al passato. Come sottolinea il pedagogo Massimiliano Stramaglia nel libro “I nuovi padri. Per una pedagogia della tenerezza”, i papà di oggi devono cercare di coniugare tenerezza e autorevolezza, imposizione di regole e possibilità di negoziazione, fondando il rapporto sulla reciproca fiducia.

Un mentore per la vita

Dietro la rabbia adolescenziale c’è sempre la voglia di padre“, scrive lo psicologo Pietropolli-Charmet. Se durante l’infanzia il figlio necessita della dimensione affettiva e protettiva, spesso offerta dalla madre, intorno agli undici anni è bene che il testimone educativo passi in modo importante anche nelle mani del padre. Costui, come dispensatore di principi e di valori, può aiutare il figlio a entrare nella dimensione sociale, “germogliando” in termini di personalità, capacità, moralità e creatività, diventando una persona adulta e consapevole.

La presenza paterna infonde sicurezza nel figlio, rafforzando l’autostima e l’autonomia, aiutandolo a scoprire le sue reali aspettative e a rialzarsi nei momenti di sconforto. Il padre influenza direttamente anche lo sviluppo cognitivo del giovane. Promuovere l’emancipazione del figlio significa, infatti, incidere anche sulla formazione di un pensiero indipendente, dotato di capacità logica e critica.

Il papà è una figura cruciale affinché i figli possano diventare uomini e donne realizzati. La sua assenza, non solo fisica ma soprattutto psicologica, può determinare diverse problematiche. Tra queste figurano:

  • evitare di relazionarsi con il mondo esterno, prediligendo un ambiente conosciuto come la propria casa
  • vivere stati ansiosi e di smarrimento
  • soffrire di bassa autostima
  • cadere in depressione

Si tratta di difficoltà correlate al venir meno di un universo di contenuti di cui il padre è custode e, soprattutto, dispensatore.

 



  • L'AGENDA DEL PAPA'

    Planning settimanale


    Compila il form
    e scarica subito l'edukit

    "*" indica i campi obbligatori

    Dati Anagrafici*

 

Essere padri oggi: un sincretismo di amore, ascolto e fermezza

È importante che il padre sostenga i figli adolescenti nel loro percorso di maturazione, cercando un equilibrio tra imposizione e dialogo, risolutezza ed empatia. Si tratta di un equilibrio necessario, a fronte dell’esigenza del giovane di poter contare su una figura autorevole, quindi meritevole di stima, ma che funga anche da riferimento affettivo.

Lo sviluppo della coscienza morale

Il padre dovrebbe fornire all’adolescente regole e valori al fine di stimolarne la coscienza morale, ma senza cadere in forme di rigidità. È bene che il padre spieghi le ragioni per cui la norma viene stabilita, cercando di concordarla insieme al ragazzo e mostrandola non come un impedimento, ma come definizione dello spazio in cui potersi muovere liberamente. Alla base della regola, non dovrebbe esserci la punizione, quindi, ma la fiducia: il figlio deve rispettare le norme, non per paura di ripercussioni, ma per non tradire il patto con il genitore, incrementando così la propria autonomia e il senso di responsabilità.

Il padre deve essere in grado anche di dire qualche “no”, ponendo limiti con i quali l’adolescente ha necessità di scontrarsi, sia per evitare di scivolare nel pericoloso terreno del “tutto è possibile”, in cui serve l’ennesima novità per soddisfare il senso di vuoto che spesso accompagna la crescita, sia per imparare a regolare i propri desideri e controllare le frustrazioni, accettando la sconfitta.

Il ruolo dell’empatia

A fondamento di tutto questo, non dovrebbe mai mancare l’empatia. Un padre che ascolta e dialoga con il figlio, cercando di captarne desideri e paure, può infondere quel senso di sicurezza tale da incoraggiarlo a mettersi alla prova, testando le proprie potenzialità, facendolo sentire, al contempo, accettato e amato anche nel fallimento.

Il ruolo paterno può, allora, rappresentare sia quella figura simbolica di ancoraggio che orienta e dà limiti, sia quella presenza accogliente che abbraccia e comprende, ispirando l’adolescente e aiutandolo nel disvelamento della sua identità, dunque della sua verità. Si tratta di un compito molto importante, che richiede un delicato equilibrio anche tra le varie esigenze familiari, professionali e personali. Fondazione Patrizio Paoletti mette a disposizione gratuitamente l’Agenda del Papà, per favorire il suo planning settimanale e l’organizzazione degli impegni: uno strumento per sostenere il percorso verso il padre che desideriamo essere e un gesto per ricordare l’importanza della figura paterna in famiglia e nella comunità.

 


  • Dona a ogni bambino un'educazione di qualità

    Scegli quanto donare

 

Bibliografia
  • Bossio, F. (2018). Il ruolo educativo del padre nella giovinezza. Interprete e modello di razionalità e di senso nell’epoca delle trasformazioni culturali. Rivista Italiana di Educazione Familiare, 121-134.
  • Cescato, S. (2017). Una riflessione pedagogica sui padri, il loro ruolo educativo, la loro presenza nei servizi per l’infanzia. Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education12(2), 203-214.
  • Perfetti, S. (2018). Essere padre nella società complessa. La cura come dimensione dell’esistere. Rivista Italiana di Educazione Familiare, 27-38.
  • Stramaglia, M. (2009). I nuovi padri: per una pedagogia della tenerezza.
Sitografia
  • https://bmjopen.bmj.com/content/6/11/e012034
  • https://www.guidapsicologi.it/articoli/il-ruolo-del-padre
  • https://www.guidapsicologi.it/articoli/essere-genitori-e-lassenza-della-figura-paterna.
Immagini

Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità

Iscriviti alla newsletter

NEWSLETTER GEN

Modulo per l'iscrizione alla newsletter FPP

Nome(Obbligatorio)
Email(Obbligatorio)
Privacy Policy(Obbligatorio)
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.