Skip to main content

Felicità: come raggiungere il bene assoluto sviluppando sé stessi

Epigenetica, filosofia e cinque pratiche per attivare i geni della felicità

Il 20 marzo è la Giornata internazionale della felicità, istituita dalle Nazioni Unite per evidenziare l’importanza di una condizione che incide positivamente sulla salute, sulle relazioni, sulla produttività e sul benessere generale della persona e della società. La felicità è ciò che ci rende sempre “più alati e leggeri, sempre più in grado di volare”, scrive il filosofo greco Platone. In quanto bene e fine assoluto dell’umanità, la felicità può definirsi in molti modi, in relazione alle sue variegate sfaccettature: stato di gioia e benessere totalizzante, senso di pienezza assoluto, realizzazione massima di sé. Espandere il proprio sé per conquistare la felicità.

Quanto siamo felici?

Un’indagine di Ipsos, dello scorso anno, pubblicata in occasione della Giornata internazionale della felicità, rivela che il 57% degli italiani valuta il proprio livello di felicità come appena sufficiente e il 16% si considera gravemente infelice. Nondimeno, la felicità autentica, da intendersi come stato d’animo positivo e stabile, non è qualcosa che accade, ma un tesoro che può essere coltivato e costruito da ognuno lungo tutto l’arco della propria esistenza, armonizzando gli aspetti costitutivi di sé, dal proprio bagaglio genetico alla dimensione psicologica e spirituale.

Epigenetica: come riscrivere il DNA sotto il segno della felicità?

Una ricerca condotta da Sonja Ljubomirsky, Professoressa di Psicologia all’University of California, suggerisce che la realizzazione della felicità dipenda per il 50% dalla predisposizione genetica, ossia dalla tendenza a interpretare in chiave positiva le circostanze, il 10% dagli eventi esterni e il 40% da pensieri, emozioni e azioni. La predisposizione genetica alla felicità, però, non è una condizione immutabile. L’epigenetica, branca della scienza che studia in che modo i fattori ambientali incidono sul DNA, afferma che stile di vita, emozioni, pensieri e alimentazione attivano o disattivano determinati geni. In questa prospettiva, ognuno può agire sul proprio patrimonio genetico al fine di attivare i geni responsabili dello stato di benessere.

Stare bene: cinque pratiche per attivare i geni della gioia

Nel libro “Il gene della felicità”, Richard Romagnoli, esperto di terapia della risata, e Pier Mario Biava, genetista di fama mondiale, indicano cinque pratiche attraverso le quali ogni individuo può attivare gli ormoni della felicità, riprogrammando il proprio codice genetico e inducendo stati di appagamento e serenità:
  1. Respiro consapevole
  2. Risata incondizionata
  3. Rilassamento
  4. Gratitudine
  5. Perdono

Grazie a questi esercizi che ciascuno può eseguire giornalmente, per una ventina di minuti totali, il corpo secerne ormoni come dopamina e ossitocina, in grado di riprogrammare il genoma e indurre uno stato di felicità. Prendersi cura di sé in questo senso significa anche prendersi cura del futuro. La modificazione del proprio patrimonio genetico in chiave positiva, infatti, può favorire anche la felicità delle generazioni di domani.

 


  • EDUCARE aLLA FELICITà

    Connettersi con il loro cuore e sostenere i talenti


    Compila il form
    e guarda subito il webinar

    "*" indica i campi obbligatori

    Dati Anagrafici*

 

Espandere il proprio sé per conquistare la felicità

La felicità è uno stato d’animo soggettivo, che dipende dalle caratteristiche di ciascun individuo. Secondo la maggioranza degli intervistati da Ipsos nel 2024, sentire che la propria vita ha un senso, avere relazioni significative, godere di buona salute e raggiungere i propri traguardi personali sono fattori essenziali per sentirsi felici. Tuttavia, affinché questi obiettivi possano essere raggiunti, ognuno deve realizzare il valore insito nella propria umanità, evolvendo psicologicamente e spiritualmente.

In questa prospettiva, la felicità si configura come una competenza da acquisirsi attraverso l’espressione del proprio potenziale, ossia tramite lo sviluppo delle virtù umane. Il filosofo Salvatore Natoli, autore di “L’Educazione alla felicità”, definisce la felicità come uno stato di “massima espansione di sé”.

La virtù: l’arte di vivere è l’arte di essere felici

La virtù che conduce alla felicità, sottolinea Natoli, è quella di cui parlavano gli antichi filosofi greci, da intendersi dunque come abilità, intelligenza, capacità di superare gli ostacoli. Chi è virtuoso “può rendere stabile la felicità” sottolinea il filosofo.

Sforzarsi di divenire coraggiosi, magnanimi, giusti, sapienti, permette a ogni persona di esprimere il proprio valore e di apprendere quell’arte di vivere che si traduce nella capacità di costruire legami autentici, di dare un significato alle cose, di superare le difficoltà anziché subirle e raggiungere i propri scopi. La felicità si profila, dunque, non come piacere fugace, ma come approdo di chi, evolvendo sé stesso, persegue la vita buona. Come ha scritto il sociologo Zygmunt Bauman, “Felicità non significa una vita priva di problemi. Sperimenti la felicità nel momento in cui capisci di aver tenuto testa alle difficoltà e al destino”.

Fondazione Patrizio Paoletti s’impegna attivamente per promuovere la felicità a livello globale. La sua ricerca in campo formativo, neuroscientifico e psicopedagogico mira a educare adulti e ragazzi alla conquista di una felicità duratura, nella concezione che ogni individuo può imparare a essere felice e sviluppare i propri talenti. Per imparare a riconoscere la felicità e coltivarla, è essenziale potenziare l’intelligenza emotiva, a cui Fondazione Patrizio Paoletti dedica la Collana Emozioni, con Edukit e webinar gratuiti per esplorare tutte le emozioni, nell’intero arco della vita.

 


  • GLI ADOLESCENTI VANNO AIUTATI.
    PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

 

Bibliografia
  • Fermani, La felicità. Risplendere, nonostante tutto, Editrice Morcelliana, 2020
  • Bauman, L’arte della vita, Editori Laterza, 2010
  • Bauman, Meglio essere felici, Castelvecchi Editore, 2017
  • Lyubomirsky, The How of Happiness: A New Approach to Getting the Life You Want, Penguin Publishing Group, 2008.
  • Natoli, La felicità. Saggio di teoria degli affetti, Feltrinelli, 2017
  • Natoli, L’Educazione alla felicità, Aliberti, 2012
  • Platone, Fedro, Bompiani Editore, 2000
  • Romagnoli, P. M. Biava, Il gene della felicità, Sonda, 2024
Sitografia
  • https://www.ipsos.com/it-it/20-marzo-world-happiness-day-fonti-felicita-italiani
  • https://happinessforfuture.it/la-scienza-della-felicita/
  • https://news.harvard.edu/gazette/story/2017/04/over-nearly-80-years-harvard-study-has-been-showing-how-to-live-a-healthy-and-happy-life/
  • https://www.health.harvard.edu/blog/the-secret-to-happiness-heres-some-advice-from-the-longest-running-study-on-happiness-2017100512543
  • https://www.laralucaccioni.com/felicita-2/il-vantaggio-della-felicita/ 
Immagini

Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità

Potrebbe interessarti

La ricerca scientifica sul silenzio

La ricerca scientifica sul silenzio

Il silenzio apporta importanti benefici sulla nostra salute globale, per esempio in termini di ri…
Una chat AI può essere terapeutica

Una chat AI può essere terapeutica?

L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando le nostre vite. Recentemente, al Forum OCSE su…

    Iscriviti alla newsletter

    NEWSLETTER GEN

    Modulo per l'iscrizione alla newsletter FPP

    Nome(Obbligatorio)
    Email(Obbligatorio)
    Privacy Policy(Obbligatorio)
    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.