Microbiota e cervello
Un mondo da scoprire
Con il termine microbiota umanoIl microbiota umano, conosciuto anche come flora batterica, ... viene indicata la popolazione di microrganismi che popola il nostro organismo. Questa è localizzata non solo nell’intestino, ma anche nello stomaco, nel cavo orale e sulla pelle. Il microbiota è ormai inequivocabilmente associato al mantenimento della corretta salute globaleQual è la definizione di salute proposta dall’OMS nel 194... dell’ospite, partecipando alla digestione, al sistema immunitario, alla rigenerazione cellulare e alla salute cognitiva. È possibile modulare la composizione del microbiota con una sana alimentazioneLa vita non conosce pause: in ogni essere vivente le funzion....
Se i batteri sono “buoni”
Il microbiota ha un patrimonio genetico, definito microbioma, con una quantità di geni superiore di 100 volte rispetto a quelli presenti nel genomaChe cos'è il genoma? Il genoma è l'intero set di informazi... umano. Il microbiota è costituito da trilioni di cellule microbiche, inclusi batteri, virus, funghi e altri microrganismi. Vive nell’uomo in maniera simbiotica: ciò significa che per entrambi questa convivenza apporta vantaggi. Il microbiota può infatti sopravvivere e riprodursi grazie all’ambiente che il nostro organismo gli mette a disposizione. Per noi il microbiota digerisce la fibra, che il nostro sistema digerente non sarebbe in grado di digerire. Inoltre, produce sostanze indispensabili come la vitamina K, gli acidi grassi a catena corta (SCF) e altri metaboliti. Infine, ci difende dalle infezioni, contrastando la crescita di batteri patogeni nel tratto gastrointestinale e sulla pelle.
Nell’intestino, oltre a formare la barriera intestinale, il microbiota stimola la rigenerazione delle cellule epiteliali, la produzione di muco e la risposta immunitaria. Gli studi sulla composizione del microbiota intestinale hanno dimostrato come la dieta sia un fattore di estrema importanza. È stato riportato che i cibi vegetali favoriscono la crescita di una maggior varietà e ricchezza di specie batteriche benefiche. In confronto agli onnivori, i vegetariani presentano un rapporto Prevotella / Bacteroides superiore e un rapporto Firmicutes / Bacteroidetes inferiore, con tutta probabilità grazie all’effetto prebiotico della fibra.
L’asse intestino-cervello
È stato ormai accertato che il microbiota influenza non solo la salute umana somatica ma anche quella del nostro cervello. Si è quindi iniziato a parlare di asse intestino-cervello. StressCos’è lo stress? Dal punto di vista clinico, lo stress è..., tipologia di parto, probiotici, ritmi circadiani, dieta ed esposizione professionale e ambientale sono tutti fattori coinvolti nella regolazione dell’asse. Anche se i meccanismi non sono stati ancora del tutto chiariti, appare chiaro che la connessione tra intestino e cervello sia bidirezionale. Si attua attraverso vie neuroanatomiche (sistema nervoso autonomoIl sistema nervoso autonomo (SNA) costituisce una parte esse... e sistema nervoso enterico) e neuroendocrine.
Il microbiota esercita la sua azione attraverso le connessioni tra cellule nervose e comunica con il cervello indirettamente attraverso il sistema neuroendocrino e il sistema immunitario. Inoltre, il microbiota è in grado di sintetizzare molecole neuroattive, come serotoninaL’ormone del buonumore: che cos’è e a che cosa serve la..., dopaminaUn neurotrasmettitore che si trova nel cervello e nel sistem... e acido butirrico. Queste agiscono come neurotrasmettitori, regolando le funzioni cognitive, il comportamento e l’umore. Infine, il microbiota presiede all’integrità della barriera ematoencefalica. La ricerca in questo campo è ancora in progress e non fornisce dati definitivi.
Tuttavia, dimostra che il microbiota intestinale è coinvolto nello sviluppo del cervello, nella modulazione del comportamento, nei disturbi neuropsichiatrici e nelle malattie neurodegenerative. Un’alterazione del microbiota è risultata associata con lo sviluppo di disturbi psichiatrici. Tra questi annoveriamo la depressioneL’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in occasion... maggiore, il disturbo bipolare, la schizofrenia, disturbi dello spettro autistico e disordine da deficit di attenzioneL'attenzione è un processo cognitivo complesso e multidimen... e iperattività. Inoltre, la ricerca conferma il ruolo chiave della disbiosi intestinale e delle interazioni microbiota intestinale-ospite nella neurodegenerazioneCosa s’intende per neurodegenarazione? Il termine ‘neuro.... Alterazioni nella composizione del microbiota intestinale indurrebbero una maggiore permeabilità della barriera intestinale e l’attivazione immunitaria. Ciò porta a un’infiammazione sistemica che, a sua volta, può compromettere la barriera emato-encefalica e promuovere neuroinfiammazioneLa neuroinfiammazione è un processo patologico che coinvolg..., lesioni neurali e, infine, neurodegenerazione.
La dieta vegetale per il microbiota
L’asse intestino-cervello è in grado di influenzare le funzioni fisiologiche, comportamentali e cognitive del nostro cervello. Un microbiota sano rappresenta un elemento che favorisce una salute globale ottimale. La ricerca attuale su come influenzare favorevolmente la comparsa e il decorso delle malattie psichiatriche e neurodegenerative agendo sul microbiota si basa principalmente su modelli animali. Poiché questi studi non sono trasferibili all’uomo, ne saranno necessari di nuovi, condotti su soggetti affetti da patologie psichiatriche e neurodegenerative. Così, si potrà confermare come sia possibile influenzare queste condizioni agendo sulla composizione del microbiota.
Tra gli altri fattori, la composizione della dieta è in grado di modulare la composizione del microbiota e la produzione dei suoi metaboliti nell’intestino. A tavola, possiamo mantenere una composizione ideale del microbiota e un rapporto benefico tra i vari ceppi. In questo senso, una dieta ricca di cibi vegetali non trasformati rappresenta un elemento di grande importanza da cui poter partire.
Luciana Baroni è Neurologo, Geriatra, Fisiatra, Nutrizionista esperta in alimentazione a base vegetale. Socio fondatore e Presidente in carica di S.S.N.V. Ideatrice del metodo del PiattoVeg.
IG @dr_luciana.baroni
- Escobar, Y. N. H., O’Piela, D., Wold, L. E., & Mackos, A. R. (2022). Influence of the microbiota-gut-brain axis on cognition in Alzheimer’s disease. Journal of Alzheimer’s Disease, 87(1), 17-31.
- Holscher, H. D. (2017). Dietary fiber and prebiotics and the gastrointestinal microbiota. Gut microbes, 8(2), 172-184.
- Kowalski, K., & Mulak, A. (2019). Brain-gut-microbiota axis in Alzheimer’s disease. Journal of neurogastroenterology and motility, 25(1), 48.
- Liu, P., Wang, Y., Yang, G., Zhang, Q., Meng, L., Xin, Y., & Jiang, X. (2021). The role of short-chain fatty acids in intestinal barrier function, inflammation, oxidative stress, and colonic carcinogenesis. Pharmacological research, 165, 105420.
- Naseribafrouei, A., Hestad, K., Avershina, E., Sekelja, M., Linløkken, A., Wilson, R., & Rudi, K. (2014). Correlation between the human fecal microbiota and depression. Neurogastroenterology & Motility, 26(8), 1155-1162.
- Tomova, A., Bukovsky, I., Rembert, E., Yonas, W., Alwarith, J., Barnard, N. D., & Kahleova, H. (2019). The effects of vegetarian and vegan diets on gut microbiota. Frontiers in nutrition, 6, 47.
- Wang, H. X., & Wang, Y. P. (2016). Gut microbiota-brain axis. Chinese medical journal, 129(19), 2373-2380.
- Foto di Elaine Casap su Unsplash.
Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità