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Metterci al centro dei nostri sogni

Nell’era dei like e della corsa alla condivisione, può capitare di ritrovarsi a cercare conferme dall’esterno, in modo quasi compulsivo. Se il massimo desiderio diventa essere desiderati, apprezzati e scelti, si rischia di confondere i nostri sogni e bisogni con quelli degli altri. E di trovarsi intrappolati in una versione perlomeno riduttiva di sé, a discapito dell’autenticità e della vera soddisfazione.

Un recente articolo su Psychology Today getta luce sul pericoloso sforzo di identificarci solo e necessariamente con versioni desiderabili di noi, spesso tanto impeccabili quanto piatte, sulla scia di ideali irrealistici e distorti. Quando cerchiamo di risultare, sempre e ad ogni costo, gentili, disponibili, premurosi, brillanti e simpatici, non solo censuriamo una personalità sana, necessariamente sfaccettata e completa, generando in noi ansia e stress, ma ci priviamo di concepire, sperimentare e infine mostrare, col nostro esempio, la preziosa distinzione tra ciò che è buono, che presuppone equilibrio, e ciò che è buonismo, che scivola nella superficialità o, addirittura, nella finzione.

Uno sforzo sproporzionato per allinearci alle aspettative degli altri alimenta, parallelamente, anche la nostra stessa aspettativa, di ricevere in cambio un congruo “premio” in termini di apprezzamento, amore o riconoscimento. La frustrazione diventa, quindi, doppia: nel vestire panni troppo stretti per la nostra unicità e nella possibile delusione di non sentirci neanche sufficientemente ripagati.

Il “rumore” della raffica di reazioni e commenti e la fame di accettazione colpiscono in particolar modo gli adolescenti, più vulnerabili e bisognosi di conferme dal gruppo dei pari. Con la ricerca psico-pedagogica possiamo aiutare i giovani ad allenarsi alla consapevolezza, alla speranza, all’autodeterminazione e al silenzio introspettivo. Questo Natale, possiamo concederci il dono di riportarci al centro della nostra vita, facendo rotta verso i nostri desideri, con la bussola del cuore e parallelamente aiutare i ragazzi a coltivare i propri sogni, che saranno i capolavori di domani. La felicità nasce dalla fedeltà a ciò che, profondamente, siamo e a ciò che potremo essere in futuro, nella nostra migliore realizzazione. Evolversi, crescere e migliorare, proteggendo e salvando i nostri sogni, è sempre possibile, anche grazie alla ricerca che cambia la vita.

 

Bibliografia
  • Arndt, K., Becoming a Subject of Your Own Desire, Psychology Today, 2023.
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