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Salute mentale dei giovani: sintomi in cerca di felicità

I dati del Mind Health Report

La quarta edizione del Mind Health Report fotografa la salute mentale nel mondo: i problemi psicologici coinvolgono il 32% della popolazione globale. Chi soffre di più sono i giovani, fra dipendenza dal web, preoccupazioni per il futuro, lavoro e clima. Come possiamo aiutarli?

La policrisi: tra lavoro, clima e dipendenze

Dal Mind Health Report di AXA emerge che il 39% dei ragazzi tra i 18 e 24 anni risulta depresso, ansioso o stressato. L’impatto coinvolge anche il mondo del lavoro, in termini di assenze e giornate operative perse. Il disagio è responsabile di almeno un congedo nel corso del 2023 per il 38% dei giovani, rispetto al 23% di tutti i lavoratori. La dipendenza dalla tecnologia e social si unisce alla sofferenza per l’immagine corporea e per la precarietà del lavoro. Le preoccupazioni sul futuro, da un punto di vista geopolitico e climatico, alimentano la percezione di una policrisi, interna ed esterna, intima e globale.

Percezione e realtà della salute mentale

Affrontare le problematiche psicologiche resta una sfida, a causa dei pregiudizi sulla salute mentale, preoccupazioni su riservatezza e costi delle cure. Esiste, inoltre, una disconnessione tra la percezione e la realtà della salute mentale. Spesso i ragazzi non riconoscono i segni del disagio, come sentirsi ansiosi, stanchi o riscontrare problemi del sonno. È necessario favorire la consapevolezza dei giovani, con interventi preventivi educativi, sulla base dell’attuale ricerca neuropsico-pedagogica. A scuola, è possibile basarsi sul funzionamento dei neuroni specchio, per implementare strategie di modeling e cooperative learning. Imparare a gestire i momenti stressanti significa prevenire anche la neuroinfiammazione, rallentando l’orologio epigenetico dell’invecchiamento e diminuendo il rischio di future patologie neurodegenarative.

Favorire oggi il benessere psicologico dei giovani significa proteggere la loro futura salute, fisica e mentale. Considerate le implicazioni sul sistema assistenziale e produttivo, si tratta di una priorità sanitaria e sociale. Ed è anche un’emergenza culturale, per diffondere la consapevolezza della salute come equilibrio e interconnessione fra le diverse dimensioni della vita. Psiche, corpo, relazioni, dimensione spirituale e realizzazione si integrano in un unico sistema, influenzandosi vicendevolmente. Il loro intreccio funzionale è definibile salute: una risorsa preziosa per l’individuo e per la comunità.

Aiutare la salute mentale dei giovani

Come fare, allora, per aiutare i giovani a essere consapevoli del proprio benessere e preservarlo, per il bene proprio e della società? Possiamo sostenere specifici programmi di sensibilizzazione e prevenzione educativa, come Prefigurare il futuro. Come adulti, siamo chiamati a metterci in gioco per primi, insieme ai ragazzi, continuando a:

  1. Sviluppare l’intelligenza emotiva. Alla disconnessione tra percezione e realtà della salute mentale, possiamo rispondere con la consapevolezza e connessione alla verità interiore. Si parte dalle emozioni, che ci dicono sempre come stiamo. Per riconoscerle e regolarle possiamo fare pratiche meditative, anche nelle forme in movimento, come il Quadrato Motor Training.
  2. Ascoltare il disagio come un bisogno. La nostra vita è fatta di bisogni biologici, psicologici, relazionali, esistenziali. Affrontare il pregiudizio sulla salute mentale è anche considerare che, sotto il disagio, c’è sempre un bisogno e che è possibile rispondervi. Significa normalizzare il disagio, come naturale transitoria esperienza umana, con la specifica finalità adattiva di esplorare nuove modalità per vivere meglio. Per imparare ad ascoltare il disagio e il bisogno degli adolescenti, Fondazione Patrizio Paoletti mette a disposizione gratuitamente l’Edukit Parlami ti ascolto.
  3. Costruire una riserva di felicità. La salute è un equilibrio fra richieste della vita e risorse da mettere in campo. La felicità è una risorsa, che ci aiuta a stemperare ombre e sfide, germogliando nelle piccole cose. Si costruisce nelle relazioni, sviluppando un approccio altruista e creativo e coltivando i nostri talenti.

Le ferite nella salute mentale si vedono nel cibo, nelle reazioni e relazioni, nella frenesia che non dà pace o nell’isolamento, nel disequilibrio. Sono tutti sintomi, in cerca di felicità. La vera felicità è parte integrante della salute: la sfida e la stella polare per questo Terzo Millennio che stiamo vivendo. Puoi guardare qui il webinar gratuito Educare alla felicità.

Bibliografia
  • Calcia, M. A., Bonsall, D. R., Bloomfield, P. S., Selvaraj, S., Barichello, T., & Howes, O. D. (2016). Stress and neuroinflammation: a systematic review of the effects of stress on microglia and the implications for mental illness. Psychopharmacology233, 1637-1650.
  • Ransohoff, R. M. (2016). How neuroinflammation contributes to neurodegeneration. Science, 353(6301), 777-783.
Sitografia
  • Mind Health Report (2024). www.axa.com.
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