Skip to main content
Le Neuroscienze e lo studio del cervello in movimento

Le Neuroscienze e lo studio del cervello in movimento

Un nuovo sguardo sul cervello umano

Il cervello umano è da sempre oggetto di studio e fascino. Negli ultimi anni, il progresso scientifico e tecnologico ha permesso alle Neuroscienze di compiere importanti passi in avanti verso la comprensione di questo straordinario, intricato e misterioso organo. Uno degli ambiti più promettenti è lo studio del cervello in movimento, che ha rivoluzionato il modo in cui comprendiamo l’interazione tra corpo e mente.

Dallo studio statico al cervello in azione

Tradizionalmente, il cervello veniva studiato con paradigmi che minimizzavano il movimento. Gli esperimenti più frequenti, infatti, chiedevano ai partecipanti di premere semplicemente un tasto in risposta ad un determinato stimolo, come un’immagine o un suono.

Questi paradigmi risultano ancora oggi ottimi per esaminare le basi della percezione, della cognizione, delle emozioni e dell’azione. Tuttavia, eliminando o minimizzando il movimento, essi presentano un limite importante: non permettono di indagare come il cervello si adatta e risponde alle sfide del mondo reale.

Per fare un parallelo, accendere il motore di un’auto senza farla muovere può fornire una comprensione di base del suo funzionamento. Tuttavia, per verificare come l’auto si comporta effettivamente sulla strada, come risponde alle curve, alle accelerazioni e alle frenate, è essenziale che sia in movimento.

Analogamente, accendere il motore, nel contesto cerebrale, diventa insufficiente: è necessario che il cervello sia libero di esprimere la sua attività mentre interagisce con il mondo circostante.

Il cervello in movimento: nuove tecnologie e prospettive

Di recente, la tendenza della ricerca in neuroscienze si è spostata verso lo studio del cervello in movimento.

Questo approccio si concentra sul comprendere il funzionamento cerebrale durante l’esecuzione di compiti motori, che è essenzialmente ciò che il cervello è progettato per fare.

Attraverso tecnologie avanzate di brain imaging, come l’elettroencefalografia (EEG), gli scienziati sono ora in grado di osservare l’attività cerebrale in tempo reale mentre le persone si muovono e interagiscono con il loro ambiente. Tra le aree chiave coinvolte in questo processo spicca il cervelletto, che non solo coordina i movimenti, ma contribuisce anche alla regolazione cognitiva ed emotiva.

Il contributo di Fondazione Patrizio Paoletti

L’Istituto di Ricerca in Neuroscienze Educazione e Didattica (RINED) di Fondazione Paoletti è all’avanguardia in questa prospettiva. Infatti, ormai da anni, il RINED è impegnato nello studio degli effetti delle pratiche motorie sul cervello e sulla mente.

Per esempio, la linea di ricerca sul Quadrato Motor Training (QMT) ha mostrato come questa pratica di movimento mindful sia in grado di promuovere la neuroplasticità nelle persone che la praticano, con effetti positivi a livello cognitivo, emotivo e sulla salute e benessere in generale.

  • il potere della gratitudine-video-lezione

    IL CERVELLO CHE CAMBIA

    Una video-lezione sulla neuro-plasticità per capire come allenare la mente a trasformarsi, apprendere e crescere a ogni età.

    "*" indica i campi obbligatori

    Dati Anagrafici*

Inoltre, Fondazione Paoletti ha esteso la sua ricerca, non solo agli effetti del QMT, ossia ciò che avviene prima e dopo la pratica, ma si è concentrata anche sullo studio di cosa accade durante la stessa. L’idea alla base di questa nuova direzione è comprendere i meccanismi neurali sottostanti gli effetti della pratica del QMT in termini di aumento della flessibilità cognitiva, miglioramento delle capacità di letto-scrittura nei partecipanti dislessici e di contrasto ai processi di neurodegenerazione nelle fasi prodromiche.

Questa indagine potrebbe fornire insight fondamentali per migliorare l’efficacia della pratica stessa ed aiutare a comprendere nuovi ambiti di applicazione, con benefici potenziali per tutti coloro che la adottano.

Le meditazioni guidate

In parallelo agli studi sul movimento, cresce l’interesse scientifico per le meditazioni guidate come strumenti per migliorare la regolazione emotiva e la concentrazione. Le pratiche meditative, quando abbinate al movimento consapevole, sembrano rafforzare la neuroplasticità e l’attività in aree come l’insula, la corteccia prefrontale e, di nuovo, il cervelletto.

Diversi studi hanno dimostrato che la meditazione guidata può migliorare l’attenzione sostenuta e ridurre i livelli di stress cronico, favorendo un maggiore equilibrio tra sistema simpatico e parasimpatico. Qui puoi scaricare tre meditazioni guidate gratuite, messe a disposizione da Fondazione Patrizio Paoletti, a cura di Patrizio Paoletti, Tal D. Ben-Soussan e Ruben Laukkonen.

Verso una nuova frontiera delle neuroscienze

In conclusione, lo studio del cervello in movimento non solo arricchisce la nostra comprensione della mente umana, ma offre anche opportunità concrete per migliorare la qualità della vita attraverso approcci innovativi basati sul movimento e sull’integrazione mente-corpo.

L’interconnessione tra teoria e applicazioni pratiche rappresenta una svolta fondamentale nell’evoluzione delle neuroscienze, promettendo benefici tangibili per la salute globale e il benessere della società.

L’interesse per le Neuroscienze, fin da piccoli

Una crescente consapevolezza sul funzionamento del nostro cervello è da coltivarsi fin dall’infanzia, attraverso un’educazione scientifica innovativa, che stimoli l’interesse, il coinvolgimento e l’esplorazione. Inoltre, comprendere come funziona il proprio cervello aiuta a capire meglio se stessi e il processo di apprendimento.

In questo video, gli studenti di Assisi International School di Fondazione Patrizio Paoletti ci raccontano in prima persona il cervello, spiegando funzionamento e importanza di questo organo fondamentale per la vita e l’evoluzione dell’essere umano.

  • Sostieni la ricerca
    che cambia la vita

    Scegli l'importo della tua donazione

Bibliografia
  • De Fano, A., Leshem, R., & Ben-Soussan, T. D. (2019). Creating an internal environment of cognitive and psycho-emotional well-being through an external movement-based environment: an overview of Quadrato Motor Training. International Journal of Environmental Research and Public Health, 16(12), 2160. Link: https://www.mdpi.com/1660-4601/16/12/2160
  • Schmahmann, J. D. (2019). The cerebellum and cognition. Neuroscience Letters, 688, 62–75.

  • Tang, Y. Y., Hölzel, B. K., & Posner, M. I. (2015). The neuroscience of mindfulness meditation. Nature Reviews Neuroscience, 16(4), 213–225.

  • Zagha, E., Erlich, J. C., Lee, S., Lur, G., O’Connor, D. H., Steinmetz, N. A., … & Yang, H. (2022). The importance of accounting for movement when relating neuronal activity to sensory and cognitive processes. Journal of Neuroscience, 42(8), 1375-1382. Link: https://www.jneurosci.org/content/42/8/1375.abstract

Immagini

Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità

Alleniamo l’intelligenza emotiva: che emozione ti suscita questo articolo?

Loading spinner

Iscriviti alla newsletter

NEWSLETTER GEN

Modulo per l'iscrizione alla newsletter FPP

Nome(Obbligatorio)
Email(Obbligatorio)
Privacy Policy(Obbligatorio)
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.