La corteccia prefrontale svolge un ruolo fondamentale in numerosi processi che ci caratterizzano come specie umana, quali le abilità astratte, il senso del giudizio e la regolazione del comportamento, nonché l’insight. La corteccia prefrontale presenta molte connessioni al resto della corteccia, rappresentando il substrato neuroanatomico delle così dette Funzioni Esecutive. Per Funzioni Esecutive si intendono le capacità di pianificare, attuare e portare a compimento comportamenti diretti ad uno scopo per mezzo di azioni coordinate e strategiche, integrazione e sintesi di informazioni, e regolazione del comportamento emotivo.
Le funzioni esecutive sono connesse all’apprendimento di nuove esperienze, alla pianificazione, al decision making, all’apprendimento di nuovi comportamenti e a tutte le ulteriori capacità derivate da queste.
Data la sua stretta relazione con l’attenzione e la volontà, la corteccia prefrontale viene attivata in tutti quei compiti ed esercizi che richiedono l’impiego intenzionale di queste abilità. È stato rilevato come diverse pratiche meditative siano utili a questo scopo, sia pratiche statiche che di mindful movement. Le tecniche dette FAM (Focused Attention Meditation) coinvolgono in maniera immediata la corteccia prefrontale, quando il praticante mantiene intenzionalmente l’attenzione su un oggetto interiore o esteriore. L’attenzione focalizzata può poi essere rivolta a diversi esercizi, come la prefigurazione, la visualizzazione, la nominalizzazione delle emozioni, ma anche il movimento organizzato come nel caso del Quadrato Motor Training.
Finger, Stanley, Origins of neuroscience: a history of explorations into brain function, Oxford University Press, 1994.
Paoletti, P., & Ben-Soussan, T. D. (2020). Reflections on inner and outer silence and consciousness without contents according to the sphere model of consciousness. Frontiers in Psychology, 1807.
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