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L’amicizia può contrastare isolamento e solitudine nell’era dei social?

Guarda la videolezione amici in rete

Gli adolescenti ormai trascorrono gran parte del loro tempo libero tra profili Instagram, chat di gruppo, video su TikTok e notifiche continue. Eppure, mai come oggi, raccontano di sentirsi soli, disorientati, spesso intrappolati in un isolamento che non ha nulla a che vedere con il silenzio, ma si alimenta proprio nel frastuono digitale. Questa apparente contraddizione, essere costantemente raggiungibili ma profondamente soli, è al centro della video-lezione “Amici in rete. Il potere dell’amicizia e le relazioni al tempo dei social”. Una risorsa essenziale per chiunque desideri comprendere cosa stia accadendo nel mondo emotivo e relazionale dei giovani e come accompagnarli in modo responsabile.

Solitudine “iperconnessa”: il paradosso che vivono gli adolescenti

Gli studi più recenti confermano che gli adolescenti sperimentano una solitudine diversa rispetto alle generazioni precedenti: non è legata alla mancanza di contatti, bensì alla mancanza di relazioni significative.

Pur essendo inseriti in reti digitali dense e rumorose, i ragazzi iniziano a percepire queste interazioni come “vuote”, insufficienti a colmare il bisogno di vicinanza autentica.

Lo vediamo quotidianamente:

Ma quando alzano la testa dallo schermo, scoprono che manca ciò che davvero desiderano: un’amicizia reale, fatta di presenza, risate condivise, contatto fisico, confidenze, litigi e riconciliazioni.

I contenuti online, che spesso sono filtrati e idealizzati, aumentano la sensazione di distanza emotiva. E quando sopraggiungono emozioni difficili, paura del giudizio, ansia sociale o ritiro, la camera e lo smartphone diventano una “gabbia comoda” in cui nascondersi.

Isolamento o bisogno evolutivo? Cosa spinge i ragazzi online

La video-lezione offre una prospettiva neuroscientifica fondamentale: il comportamento degli adolescenti non è un capriccio, ma risponde a un bisogno evolutivo.

Il loro cervello, infatti, presenta caratteristiche specifiche:

  • Sistema limbico iperattivo: l’area responsabile delle emozioni e della ricerca di approvazione sociale è estremamente sensibile in questa fase di vita.
  • Circuiti dopaminergici in potenziamento: il “sistema della ricompensa” risponde in modo amplificato a stimoli come like, commenti, reazioni. Ogni notifica rappresenta un micro-rilascio di dopamina, un rinforzo immediato e potentissimo.
  • Ricerca di identità e appartenenza: le neuroscienze confermano che l’adolescenza è la fase in cui si sviluppa il cosiddetto “cervello sociale”, ovvero l’insieme di processi che permette di comprendere sé stessi in relazione agli altri.

Per questo i ragazzi passano tanto tempo online: la rete diventa il luogo dove sperimentano ruoli, si confrontano, testano i propri limiti e cercano risposte alla domanda più importante di questa età: “Chi sono?”.

Perché l’amicizia fondamentale per crescere

L’amicizia è molto più di un legame affettivo: è un pilastro evolutivo che contribuisce a formare l’identità oltre che a:

  • sviluppare empatia,
  • costruire competenze sociali,
  • affrontare frustrazioni e conflitti,
  • regolare le emozioni,
  • sperimentare appartenenza e fiducia.

A livello cerebrale, le amicizie sostengano lo sviluppo del cervello sociale, per questo sono così importanti e per questo gli adolescenti vogliono e hanno bisogno di stare con gli amici.

Rischi reali e rischi evolutivi: saper distinguere fa la differenza

Il web può diventare spazio di crescita, ma presenta anche pericoli concreti. Tra i rischi da conoscere:

  • Profili fake e identità ingannevoli
  • Socializzazione apparente, che non si traduce in veri legami
  • Contenuti distruttivi o normalizzazione di comportamenti rischiosi
  • Isolamento progressivo e ritiro sociale

Questi pericoli sono reali e richiedono consapevolezza, guida e ascolto.

Allo stesso tempo, la video-lezione sottolinea una verità educativa spesso dimenticata: i ragazzi hanno bisogno anche del “rischio giusto”.

Rischiare permette loro di esplorare i limiti, sviluppare autonomia, conoscere le proprie emozioni, potenziare le capacità di regolazione.

Il punto non è eliminare ogni rischio, ma insegnare a riconoscerlo, gestirlo e trarne apprendimento.

  • Amici in rete-video-lezione

    AMICI IN RETE

    Una video-lezione per comprendere il paradosso della solitudine digitale degli adolescenti e guidarli verso relazioni autentiche, dentro e fuori dal web.

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Quando il ritiro diventa pericoloso: la gabbia dell’isolamento

Come capire se un adolescente sta vivendo un fisiologico momento di individuazione oppure un reale confinamento nella solitudine?

Gli studi neuroscientifici mostrano che il cervello degli adolescenti è particolarmente vulnerabile allo stress sociale e all’isolamento prolungato. Una condizione di solitudine cronica può influire sulla struttura e sulla funzione delle aree limbiche e corticali, con effetti sul benessere emotivo e cognitivo.

L’isolamento può generare un circolo vizioso: paura del giudizio → ritiro → aumento dell’ansia sociale → ulteriore ritiro → solitudine profonda.

Senza una guida, molti ragazzi non riescono a interrompere questo ciclo.

Perché vedere la video-lezione “Amici in rete” è così importante

Questa video-lezione è uno strumento prezioso perché offre uno sguardo scientifico e aggiornato sui fenomeni di isolamento e solitudine negli adolescenti e chiarisce cosa accade nel cervello degli adolescenti e perché alcune dinamiche li coinvolgono così intensamente.

Ma la cosa interessante è che dà voce ai ragazzi, raccogliendo il loro punto di vista e le loro motivazioni reali, aiutando genitori, educatori e adulti di riferimento a comprendere i comportamenti online.

In un momento storico in cui i giovani chiedono silenziosamente relazioni vere, questa video-lezione diventa una bussola per orientarsi e per imparare ad accompagnarli con consapevolezza.

Se vuoi capire davvero cosa vivono i ragazzi oggi, questa è la risorsa da cui partire: guarda la video-lezione “Amici in rete. Il potere dell’amicizia e le relazioni al tempo dei social”.



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Bibliografia
  • Cacioppo, J. T., & Cacioppo, S. (2014). Social relationships and health: The toxic effects of perceived social isolation. Social and Personality Psychology Compass, 8(2), 58–72.
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