Con sistema di ricompensa, detto anche sistema della gratificazione, si intende un insieme di strutture cerebrali responsabili della motivazione e dell’apprendimento attraverso l’esperienza. Le strutture cerebrali che costituiscono il sistema di ricompensa si trovano all’interno del circuito corteccia-gangli basali-talamo.
La ricompensa, o gratificazione, può essere qualsiasi tipo di stimolo vissuto come attraente dal soggetto e può quindi variare notevolmente, sebbene alcuni stimoli siano definiti come “incentivi primari”, normalmente comuni a tutti gli individui: cibo, acqua, affetto fisico, sesso.
Nella teoria del condizionamento, la gratificazione è chiamata “rinforzo” per la funzione che svolge rispetto ad un dato comportamento. Quando a un determinato comportamento segue la gratificazione, il soggetto è portato a ripeterlo.
Si distingue tra ricompense intrinseche ed estrinseche. In questo caso con riferimento al fatto che lo stimolo sia gratificante di per sé o che lo sia in funzione di un’associazione indotta.
Dal punto di vista anatomico, il sistema di ricompensa funziona come un’interfaccia tra il mesencefalo e il diencefalo, e penetra profondamente nelle regioni frontali dove, in accordo con la forza dello stimolo ricevuto, una certa quantità dell’ormone dopamina viene rilasciata, innescando il desiderio urgente di percepire uno stimolo. Il sistema dopaminico poi viene continuamente attivato fino a quando non si presenti un effetto.
Il sistema di ricompensa è, quindi, alla base della possibilità di motivare un comportamento e guidare l’apprendimento, ma è anche alla base delle dipendenze da sostanze, la cui assunzione viene recepita come rinforzo. Un’educazione ben orientata sarà, dunque, quella che riconosce il meccanismo di ricompensa come parte del nostro funzionamento generale, evitando di attribuire il valore del processo al solo ottenimento del premio in gioco.
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