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Cosa si intende per salute globale?

Il benessere del corpo, della psiche, della comunità e del Pianeta

La salute globale è l’area di studio, ricerca e pratica che riconosce come priorità il miglioramento della salute e il raggiungimento dell’equità nella salute e, quindi, livelli di benessere più alti, diffusi e radicati, per tutte le persone del mondo. Con il termine “salute globale” ci si riferisce alla salute non come alla semplice assenza di malattia o infermità, ma come a una condizione di completo benessere fisico, mentale, affettivo e sociale, secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità già del 1948. Oggi, nuovi report mettono in luce le sfide per una salute globale, che coinvolgono il benessere psicologico, la prevenzione e sani stili di vita, per un futuro sostenibile.

Lo stato della salute globale in Europa

Il nuovo European Health Report 2024 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea le più importanti sfide di salute globale per l’Europa, tra le quali emerge l’urgenza di:

  • Proteggere la salute dei bambini
  • Affrontare l’onere prevenibile delle malattie croniche non trasmissibili, che allargano il divario tra lunghezza e qualità della vita
  • Affrontare il fenomeno emergente delle problematiche di salute mentale
  • Lavorare sulla resilienza e sostenibilità dei sistemi sanitari

Per raggiungere questi obiettivi di salute globale è essenziale la prevenzione e la diffusione di sani stili di vita, che possono migliorare la qualità e la durata dell’esistenza e ridurre, parallelamente, la pressione sui sistemi sanitari. L’European Health Report 2024 testimonia che una persona su sei muore prima dei 70 anni a causa di malattie sulle quali gli stili di vita giocano un ruolo importante, come patologie cardiovascolari, cancro, diabete e malattie respiratorie croniche.

Per contrastare l’impatto dei disturbi cronici sulla vita delle persone e famiglie, alleggerendo al contempo i sistemi sanitari, è necessario prendersi cura della completa salute globale dei cittadini: dalla salute mentale a quella fisica, passando per una sana socialità e per lo sviluppo delle intelligenze, volto a una piena realizzazione personale e comunitaria.

Salute globale: interconnessione e interdisciplinarietà

Salute globale

La prospettiva della salute globale comprende aspetti fisici, biologici, psicologici, medici, neurologici, pedagogici, didattici, sociali, spirituali e ambientali.

La salute globale riconosce l’interconnessione profonda nella salute delle persone, gruppi, popolazioni e specie, fino ad abbracciare la dimensione dell’intero ecosistema. Fondazione Patrizio Paoletti scommette su un’educazione a una sana interdipendenza positiva, fin dall’infanzia, nella sua scuola Assisi International School.

Costruire una salute globale richiede un approccio interdisciplinare e l’integrazione operativa dei saperi, conoscenze e metodologie delle varie scienze naturali e umane. Intreccia competenze neurologiche, mediche, epidemiologiche, psicologiche, pedagogiche, economiche, sociologiche e ambientali.

La salute delle popolazioni e della persona

Come salute delle popolazioni nel mondo, la salute globale valorizza la collaborazione internazionale, sia accademica sia pubblica e privata, per rispondere alle sfide globali del contrasto alle disuguaglianze, ai conflitti, alle grandi emergenze migratorie ed educative, all’urbanizzazione e al cambiamento climatico.

Come salute della persona nel mondo, la salute globale considera il benessere dell’individuo in tutte le fasi della vita, approfondendo come temi di ricerca e operatività il benessere della famiglia, infanzia, adolescenza, età adulta e anziana. Particolare attenzione è data al ruolo preventivo di nutrizione, movimento fisico, alfabetizzazione emotiva e affettiva, responsabilità, consapevolezza e uso coscienzioso delle nuove tecnologie, per uno sviluppo equo e sostenibile.

Salute per tutto l’arco della vita

La salute globale prende in considerazione il benessere della persona nel cammino di tutto l’arco della vita. Coltivare la salute globale significa proteggere e sviluppare le risorse, in ogni fase evolutiva dell’esistenza. La salute globale mira al riconoscimento del valore e del senso dell’intera vita umana, nell’unicità irripetibile della persona.

Le quattro sfide principali per una salute globale, che caratterizzano tutta la progettualità di Fondazione Patrizio Paoletti, sono:

  • l’infanzia e un completo sviluppo dei talenti per una crescita sana
  • l’adolescenza e una sana transizione al mondo degli adulti
  • l’età adulta e la salute delle famiglie
  • l’età anziana con il contrasto alle patologie neurodegenerative

Il ruolo della ricerca, la centralità del cervello

Strumento fondamentale per la salute globale è la ricerca scientifica, che permette lo sviluppo di nuove e innovative soluzioni alle emergenze globali. La ricerca scientifica, da una parte, permette il progresso delle conoscenze teoriche sulla vita e, dall’altra, la possibilità di applicazioni pratiche e concrete, per il benessere dell’uomo e del Pianeta. Permette, quindi, un passaggio dall’astrazione alla pratica tangibile, per il miglioramento significativo della qualità di vita.

La ricerca sulla salute globale è in continuo movimento, valorizza il cambiamento come costante essenziale della vita, la collaborazione e l’integrazione di approcci e metodi. Nella ricerca sulla salute globale, un ruolo fondamentale è svolto dalla neuro-psicopedagogia didattica, che permette lo sviluppo umano e l’innovazione educativa su basi scientifiche. Centrale è la ricerca sul cervello e sulla conoscenza, sviluppo e preservazione delle funzioni cognitive. Un fronte di particolare interesse è lo studio scientifico del cervello in relazione alla consapevolezza, agli stati affettivi e alla socialità, nella naturale integrazione di intelligenze, relazioni ed emozioni.

La più innovativa ricerca scientifica integra oggi la dote di tradizioni millenarie, come quella delle pratiche contemplative e della meditazione. Questa ha dimostrato importanti benefici a livello psico-fisico, anche nelle sue versioni in movimento, come il Quadrato Motor Training. La ricerca sulla salute globale permette a scienza e coscienza di dialogare, per promuovere evoluzione e sostenibilità.


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Frontiere educative: alfabetizzazione emotiva e stili di vita

Insieme alla ricerca, un pilastro fondamentale della salute globale è l’educazione, in particolare alle competenze trasversali e a stili di vita sani e sostenibili, come fattori preventivi e protettivi della salute dell’essere umano, delle comunità e del pianeta. Un’educazione inclusiva e trasformativa è in grado di impattare positivamente sulla salute globale della persona e della comunità. Attraverso l’educazione, si può diffondere la consapevolezza su rischi e risorse per la salute fisica e mentale, si può prevenire la discriminazione, la violenza di genere, le dipendenze e le forme di aggressività sociale come il bullismo. Con l’educazione, è possibile costruire un presente e un futuro di maggiore soddisfazione e felicità condivisa.

Per garantire un’educazione di qualità è necessario prendersi cura di tutta la comunità educante, che comprende la famiglia, con programmi di sostegno, aggiornamento e potenziamento. Fondamentale è l’educazione all’alfabetizzazione emotiva e all’autoregolazione, alle soft skills e alle competenze relazionali, in grado di favorire il benessere della persona e delle relazioni. Per la salute globale, è necessario concepire l’educazione come un percorso continuo, che dura tutto l’arco della vita.

L’innovazione educativa è garantita dall’applicazione puntuale delle attuali ricerche neuroscientifiche. Le contemporanee frontiere educative valorizzano l’integrazione tra conoscenze tradizionali e tecnologie digitali. Particolarmente promettente è l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei programmi didattici, per esempio con Teachers Outreach di Fondazione Patrizio Paoletti, progetto di formazione degli insegnanti nel mondo.

L’educazione a sani stili di vita

Un’adeguata educazione include la condivisione dell’importanza di sani stili di vita, fondamentali fin dall’infanzia. Il nuovo European Health Report 2024 riporta che quasi un bambino europeo su tre in età scolare è in sovrappeso e uno su otto convive con l’obesità: dati allarmanti che denunciano un’emergenza educativa che richiede urgenti politiche e progetti per diffondere la consapevolezza del ruolo di un’alimentazione sana in età evolutiva e del movimento, quali elementi essenziali per una salute globale dei giovani e giovanissimi.

Gli stili di vita per una salute globale coincidono con un futuro sostenibile per il Pianeta, sul quale è necessario investire con urgenza: l’European Health Report 2024 ricorda che solo nel 2022 si stima ci siano state più di 61mila morti per cause relative al caldo, negli stati membri. In particolare, l’impatto del cambiamento climatico preoccupa sulle fasce più fragili, tra cui i bambini e gli anziani, con la necessità di coordinare interventi preventivi e operativi mirati, oltre a un’ampia educazione ambientale.

Adolescenza: la chiave dell’intelligenza emotiva

Gli obiettivi di salute globale considerano in modo particolare l’emergenza educativa dell’adolescenza, esacerbata dalle crisi sanitarie, geopolitiche, sociali e ambientali. L’adolescenza è una fase della vita naturalmente caratterizzata da sensibilità e instabilità, causate dai cambiamenti fisici e ormonali della pubertà. Forti oscillazioni emotive sono frequenti, così come le insicurezze, dovute a un’identità ancora in via di definizione.

In questo tempo di transizione risulta fondamentale educare i ragazzi all’intelligenza emotiva, alla consapevolezza e all’autoregolazione. Essenziale, al contempo, è potenziare le risorse dell’adolescenza, con progetti che valorizzino i pensieri, le idee e le emozioni dei giovani, dando loro voce e valore, come il programma di Prefigurare il Futuro di Fondazione Patrizio Paoletti. Allenare le competenze emotive e relazionali permette di prevenire forme disfunzionali di coping, come l’uso di sostanze e tabacco, che sta guadagnando una pericolosa popolarità tra i giovani. Parallelamente, consente di contrastare le forme di violenza, come il fenomeno del cyberbullismo che, secondo il recente European Health Report 2024, colpisce il 15% degli adolescenti.

Centrale nel benessere degli adolescenti è il ruolo della famiglia, che deve essere accompagnata ad accogliere il cambiamento e sperimentare nuovi modi per comunicare efficacemente. Accanto alla famiglia, il gruppo dei pari gioca un ruolo fondamentale nell’adolescenza, caratterizzata dal naturale istinto all’esplorazione sociale. La scuola diventa la cerniera preziosa tra scuola e società, in grado di mediare tra la funzione di guida e il necessario spazio per l’autodeterminazione.

L’adolescenza è anche il tempo della scoperta della sessualità, che deve accompagnarsi alla consapevolezza dell’ascolto e del rispetto, quali componenti fondamentali dell’intimità.

Rispondere alla crisi di salute mentale

Parte integrante della salute globale è la salute mentale, intesa come uno stato di benessere psichico che permette di far fronte alle sfide della vita e di realizzarsi. La salute mentale è centrale per il benessere dell’individuo e della società ed è un diritto fondamentale. Fattori di rischio per la salute mentale sono una scarsa alfabetizzazione emotiva, l’isolamento sociale, la povertà, la violenza, l’abuso di sostanze e le ingiustizie sociali. Viceversa, fattori protettivi per la salute mentale sono le buone relazioni sociali, la soddisfazione scolastica e lavorativa e un buon senso di comunità.

Le più recenti emergenze sanitarie, geopolitiche e sociali hanno fortemente minato la salute mentale nel mondo, con significativo aumento di diverse forme di disagio psichico, fra cui la depressione, la cui prevalenza, ricorda il nuovo European Health Report 2024, è sensibilmente aumentata dopo la pandemia da Covid-19.

La salute mentale dei giovani

Particolare attenzione desta la salute mentale dei giovani, che risulta fragile, con aumento dei casi di depressione, autolesionismo, isolamento e dispersione scolastica, con gravi ripercussioni anche da un punto di vista economico e conseguenze anche tragiche: l’European Health Report 2024 denuncia che il suicidio è la principale causa di morte tra le persone di età compresa tra 15 e 29 anni. Le attuali emergenze globali, affiancate da un uso spesso non consapevole delle tecnologie, richiedono con urgenza progettualità specifiche di prevenzione e supporto per i giovani.

Lo scorso febbraio, il Parlamento Europeo ha tenuto un incontro dal titolo Silent Crisis: The Mental Health of Europe’s Youth, per affrontare le crescenti sfide di salute mentale tra i giovani europei. Nell’evento si sono sottolineati gli elementi chiavi per fortificare il benessere psicologico dei ragazzi, tra cui l’impatto positivo dello sport e della cultura sull’interazione sociale, il benessere emotivo e il miglioramento dell’autostima. L’incontro ha ribadito parallelamente l’urgenza di pianificare strategie efficaci di prevenzione della salute mentale e di intervento precoce, compresa l’integrazione dell’educazione alla salute mentale nelle scuole, l’aumento delle campagne di sensibilizzazione e l’espansione dei servizi di supporto.

La salute mentale delle famiglie

Dall’altra parte, le crisi globali coinvolgono anche le famiglie e i nuovi genitori, spesso alle prese con insicurezze, solitudine o tecnoferenza. È fondamentale sostenere genitori e famiglie, quali preziose culle e cellule della salute mentale della comunità, con programmi specifici per potenziare le risorse, la consapevolezza e le capacità di coping.

Neurodegenerazione

La salute globale prende in particolare considerazione il naturale invecchiamento che si accompagna allo sviluppo economico, sanitario e sociale. In quest’ottica risulta fondamentale prevenire e ritardare il più possibile la neurodegenerazione, prolungando la salute, l’autonomia e la felicità della terza e quarta età. Se lo studio di farmaci in grado di contrastare i sintomi e rallentare la progressione delle patologie neurodegenerative è all’ordine del giorno, un ruolo essenziale è giocato dalla prevenzione. È possibile investire nella salute del cervello con corretti stili di vita, che comprendano movimento, alimentazione sana, costanti stimoli cognitivi e protezione, per quanto possibile, dall’inquinamento e dallo stress.

Il benessere psicologico sembra influire sulla salute anche del cervello, che invece risente negativamente del disagio e della depressione. Risulta quindi fondamentale proteggere la salute psichica come fattore preventivo anche della neurodegenerazione. È essenziale sviluppare progetti per il benessere psicologico per tutte le stagioni della vita, dall’infanzia alla quarta età. La ricerca neuroscientifica investe con rinnovato interesse sulle pratiche meditative, soprattutto quelle in movimento, come il Quadrato Motor Training. Questa tecnica di mindful movement si è dimostrata in grado di migliorare le funzioni cognitive, come la creatività, la percezione temporale, la cognizione spaziale e la capacità di elaborare le informazioni, essenziali per il benessere della persona anziana.

 


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Bibliografia
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