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Cos’è la creatività e perché è importante?

Creatività, meditazione e movimento

Con creatività si intende una caratteristica del pensiero umano che riflette l’abilità di risolvere problemi in modi nuovi e originali. La creatività è un elemento chiave per il problem solving e contribuisce al supporto della resilienza, rappresentando un fattore integrativo in grado di mettere in connessione diverse realtà e produrre contributi socialmente rilevanti, per esempio attraverso l’arte, la musica e la letteratura, in modi unici e significativi.

Innovazione e utilità

Ci si riferisce a creatività anche per descrivere la capacità di produrre un operato che sia allo stesso tempo innovativo e adeguato, ossia utile e conforme ai criteri del compito. Dunque, che venga intesa come problem solving o come pratica puramente espressiva, la creatività concerne la produzione di nuove informazioni, allo stesso tempo integrando conoscenze già acquisite, ma apportandone valore aggiunto.

Inoltre, le capacità creative sono indirettamente implicate nell’ambito del successo professionale, nel mantenimento di relazioni affettive, e in un sano funzionamento psicologico. Infine, la creatività rappresenta una caratteristica socialmente rilevante anche per il suo potenziale impatto sociale.

Per tutte le età

Questo vale sia per i giovani che per gli anziani. Ad esempio, il coinvolgimento in attività creative durante le prime fasi della demenza può aiutare le persone a concentrarsi sulle loro capacità residue e a contrastare i sentimenti di perdita, evidenziando l’importanza di fornire tali strumenti per migliorare la capacità di far fronte alla malattia e la qualità della vita. Tra queste attività vi sono la visione e la creazione di opere d’arte, come nel progetto AIDA coordinato da Fondazione Patrizio Paoletti, che hanno costantemente dimostrato benefici per le persone affette da demenza, tra cui un maggiore benessere psicologico soggettivo, un senso di ampliamento degli orizzonti e una maggiore inclusione sociale.

Evidenze scientifiche

Da un punto di vista neuropsicologico, diversi studi suggeriscono che la caratteristica della creatività origina dall’interazione tra due diverse modalità di pensiero (volontario o spontaneo) e per due tipi di elaborazione dell’informazione (emotiva o cognitiva). Inoltre, indipendentemente dal modo in cui la novità viene generata inizialmente, Dietrich propone un’interpretazione in cui suggerisce che i circuiti della corteccia prefrontale potrebbero essere responsabili dell’esecuzione di quei processi che trasformano la novità in un comportamento creativo, portando alla coscienza l’elemento innovativo, valutandone l’adeguatezza, e attuandone l’espressione creativa. Da sottolineare che ciò non identifica la corteccia prefrontale come area deputata alla creatività, ma piuttosto ne riconosce il contributo fortemente integrativo, permettendo una nuova combinazione delle informazioni.

Inoltre, diversi studi di neuroimmagini, attraverso l’utilizzo sia di tecniche di registrazione elettroencefalografiche (EEG) che di risonanza magnetica funzionale (fMRI), hanno evidenziato che le connessioni tra i lobi frontali e posteriori della corteccia cerebrale, potrebbero essere importanti per creare nuovi legami originali tra diverse forme di conoscenza che non sono state associate in precedenza, cioè per il pensiero creativo.

Come possiamo migliorare la creatività?

Diversi metodi sono stati sviluppati negli anni con l’obiettivo di migliorare le capacità creative tramite approcci di allenamento individuale, come ad esempio esercitare il cambio di prospettiva o provare qualcosa di controintuitivo. Per quanto efficaci, queste strategie implicano una manipolazione diretta del processo creativo. Differentemente, recenti studi empirici hanno suggerito che la stimolazione della creatività può essere ottenuta in maniera indiretta, attraverso il movimento fisico.

Ad esempio, un accreditato studio del 2014 ha dimostrato, attraverso quattro diversi esperimenti, che il semplice camminare (all’aperto e non) incrementa lo sviluppo di idee creative, sia in tempo reale che nel breve termine successivo. Nello specifico, i loro risultati hanno mostrato che camminare all’aperto ha prodotto il maggior numero di analogie nuove (utilizzate come misura della creatività) e di maggiore qualità, suggerendo che camminare permetta il libero flusso delle idee e rappresenta una soluzione semplice e solida per aumentare contemporaneamente la creatività e l’attività fisica.

Inoltre, due recenti meta-analisi hanno mostrato come gli interventi di attività fisica producono degli effetti positivi anche nei bambini, migliorando oltre alla creatività, anche la qualità della vita, sul benessere, e sui comportamenti prosociali. Analogamente ai risultati ottenuti attraverso gli interventi di movimento sulla creatività, alcuni studi hanno suggerito la presenza di una correlazione tra la pratica meditativa e la capacità di pensiero creativo. Ad esempio, in uno dei primi studi volti ad indagare gli effetti delle pratiche meditative sulla creatività, un compito di pensiero logico è stato comparato con un compito di pensiero creativo a seguito di una breve meditazione, risultando in un effetto positivo della meditazione specificamente sul pensiero creativo. Questo risultato è stato interpretato come contributo della pratica meditativa alla riduzione dei processi abituali nell’analisi dell’esperienza in corso.

 



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Quadrato Motor Training

Questi risultati, che evidenziano i benefici dell’attività fisica sulla creatività, permettono di ampliare ulteriormente la prospettiva all’interazione tra corpo e mente grazie ai contributi offerti anche da interventi che integrano queste due diverse pratiche. Ad esempio, un recente studio ha indagato gli effetti benefici di un training di 5 settimane che comprendeva una pratica quotidiana di Quadrato Motor Training (QMT), meditazione in movimento, e di One Minute Meditation (OMM), pratica di meditazione seduta breve, su un campione di bambini tra i 10 e i 13 anni. I risultati dello studio hanno mostrato un miglioramento nella creatività e nella cognizione spaziale tra i bambini più piccoli in seguito al QMT. Differentemente, i bambini più grandi hanno ottenuto risultati migliori in queste aree a seguito della pratica dell’OMM. Inoltre, diversi studi suggeriscono che il QMT, oltre ad un aumento nella creatività, produce anche un miglioramento delle abilità visuo-spaziali e della neuroplasticità.

Per riassumere, la creatività è una caratteristica complessa del pensiero umano con diverse implicazioni nella vita quotidiana. È un’abilità che contribuisce al funzionamento psicologico e può essere allenata attivamente tramite l’esercizio diretto all’attività creativa, ma anche indirettamente tramite la pratica di diverse tecniche motorie e meditative che promuovono un miglioramento del benessere psicofisico e della salute globale.

 


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