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Cosa rende gli adolescenti resilienti?

I predittori della resilienza nell’era post-pandemica in un campione di adolescenti italiani

Per sostenere i giovani nel fronteggiare l’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto nelle loro vite è importante conoscere cosa può predire la loro resilienza, intesa come la capacità di uscire rafforzati dalle avversità. Un nuovo studio condotto dall’equipe psico-pedagogica di Fondazione Patrizio Paoletti fa luce sui predittori della resilienza, da diffondere e potenziare per la salute globale degli adolescenti.

Lo studio con gli studenti adolescenti

Ad agosto 2024 la rivista Ricerche di psicologia (Franco Angeli editore) ha pubblicato lo studio dal titolo “Resilience predictors in the post-pandemic era: A study on Italian adolescents”, degli autori Giulia Perasso, Grazia Serantoni, Carmela Lillo, Patrizio Paoletti, Alessandro Maculan, Francesca Vianello, Tania Di Giuseppe.

L’indagine ha coinvolto un campione di 1266 studenti adolescenti italiani, con un’età media tra i 14 e i 15 anni. I partecipanti hanno risposto a una batteria di test, somministrati online, un anno dopo la fine della pandemia. I test hanno compreso misure di resilienza, item ad hoc sulla frequenza della meditazione, autocompassione, coping e autoefficacia nella gestione delle emozioni positive e negative.

I predittori della resilienza

Dai risultati di un modello di regressione lineare è emerso che i predittori della resilienza negli adolescenti nel periodo post-pandemia risultano essere:

  • la frequenza della meditazione, che può sostenere la gestione dello stress, la regolazione emotiva e il coping
  • l’autoefficacia nella regolazione delle emozioni, che può permettere loro di non essere sopraffatti dalle emozioni negative e di massimizzare quelle positive
  • l’autocompassione, che può predisporli a una maggiore accettazione di sé stessi e dei propri errori, attraverso tre componenti principali: l’auto-gentilezza, la mindfulness e una bassa iper-identificazione
  • la prospettiva futura, che può incoraggiarli a guardare al futuro in modo positivo
  • il coping orientato al problema, che può conferire loro una maggiore capacità di affrontare le difficoltà e uscirne rafforzati.

Questi risultati sottolineano l’importanza di coltivare queste variabili psicosociali collegate alla resilienza degli adolescenti, sensibilizzando psicologi, insegnanti, educatori e istituzioni nella direzione della promozione di interventi neuro-psico-pedagogici così progettati che integrino i programmi scolastici ed educativi.

L’articolo è consultabile qui: Perasso, G., Serantoni, G., Lillo, C., Paoletti, P., Maculan, A., Vianello, F., & Di Giuseppe, T. (2024). Resilience predictors in the post-pandemic era: A study on Italian adolescents. Ricerche Di Psicologia – Open Access, (4). https://doi.org/10.3280/rip2023oa18275 – https://journals.francoangeli.it/index.php/ripoa/article/view/18275


  • GLI ADOLESCENTI VANNO AIUTATI.
    PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

Bibliografia
  • Perasso, G., Serantoni, G., Lillo, C., Paoletti, P., Maculan, A., Vianello, F., & Di Giuseppe, T. (2024). Resilience predictors in the post-pandemic era: A study on Italian adolescents. Ricerche Di Psicologia – Open Access, (4). https://doi.org/10.3280/rip2023oa18275
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