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Gli effetti della meditazione sulla sincronizzazione neuronale e sull’ambiente

Fondazione Patrizio Paoletti partecipa a “ICEP 2025 – International Conference on Environmental Psychology”

Fondazione Patrizio Paoletti, attraverso il suo Istituto di Ricerca per le Neuroscienze, l’Educazione e la Didattica (RINED), partecipa a “ICEP 2025 – International Conference on Environmental Psychology“. La conferenza internazionale che riunisce accademici, ricercatori e professionisti della psicologia ambientale si tiene a Vilnius (Lituania) dal 15 al 19 giugno 2025. L’intervento dal titolo “The effect of meditation on neuronal synchronization and the environment: from experimental to collective ecological setting, theory and practice” sottolinea l’importanza di una più ampia comprensione dell’interazione tra coscienza e ambiente prodotta dalla meditazione.

Meditazione e sincronizzazione neuronale

È stato costantemente dimostrato che la meditazione migliora le funzioni cognitive, favorisce la sincronizzazione neuronale e i cambiamenti neuroanatomici strutturali. La sincronizzazione cerebrale su larga scala si verifica durante interazioni sociali significative, correlandosi con la coesione sociale. Tuttavia, la maggior parte degli studi indaga la meditazione in laboratorio, limitando la validità dei risultati perché separa la pratica dal suo contesto. I ritiri di meditazione invece, come esperienze progettate per offrire un ambiente in cui praticare la meditazione in modo più intenso e approfondito, spesso lontano dalle distrazioni della vita quotidiana, offrono una strategia utile per progettare ricerche ecologicamente valide.

Mindfulness e psicologia ambientale

La mindfulness, un concetto radicato nelle tradizioni contemplative buddiste e caratterizzato da un elevato stato di consapevolezza e autoregolazione coltivato attraverso la meditazione, ha guadagnato ampia attenzione nella psicologia contemporanea. È sempre più considerata sia un antidoto al disagio psicologico sia un mezzo per affrontare urgenti sfide sociali. Dalla sua introduzione nel contesto occidentale, lo studio scientifico della mindfulness si è esteso a diversi ambiti, tra cui la psicologia ambientale. Gli studi hanno evidenziato una correlazione positiva tra mindfulness e impegno pro-ambientale. Tuttavia le prove che dimostrano le relazioni causali e i meccanismi attraverso cui la mindfulness influenza il rapporto degli individui con l’ambiente rimangono limitate. Esplorare questi collegamenti è essenziale per comprendere come la mindfulness possa aiutare gli individui ad affrontare le sfide dell’attuale crisi ambientale.

 


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Lo studio del RINED

Lo studio condotto dall’Istituto di Ricerca per le Neuroscienze, l’Educazione e la Didattica (RINED) di Fondazione Patrizio Paoletti ha valutato, nel corso di 10 giorni, gli effetti della meditazione in un gruppo di ritiro all’interno di un contesto sperimentale ecologico rispetto a un gruppo di allenamento al rilassamento, utilizzando una batteria di questionari e un sistema di registrazione EEG (elettroencefalogramma) per raccogliere dati elettrofisiologici prima e dopo i 10 giorni. I risultati ottenuti, in linea con i modelli osservati in letteratura, mostrano una maggiore intensità percepita della percezione spaziale, corporea e temporale, e un maggiore rilassamento e una variazione della potenza delle onde cerebrali alfa nel gruppo di meditazione. Questi risultati forniscono un contributo innovativo in grado di evidenziare i vantaggi della meditazione in contesti ecologici.

Alla luce del duplice impatto delle pratiche meditative sulle trasformazioni individuali e sulle potenziali influenze esterne sull’ambiente, lo studio sottolinea le implicazioni per il benessere personale, le dinamiche sociali e una più ampia comprensione dell’interazione tra coscienza e ambiente prodotta dalla meditazione. Risulta, quindi, fondamentale concentrarsi sull’importanza di elaborare paradigmi sperimentali sempre più ecologici al fine di valutare la meditazione come un potente strumento per migliorare la coscienza sociale, con conseguente influenza positiva sull’ambiente.

RINED a ICEP 2025

I risultati di questo studio sono presentati dai ricercatori del RINED nel corso di “ICEP 2025 – International Conference on Environmental Psychology“, la conferenza internazionale dedicata alla psicologia ambientale che riunisce accademici, ricercatori e professionisti da tutto il mondo e che si tiene in Lituania, a Vilnius, dal 15 al 19 giugno 2025. Nel corso di un simposio dedicato, l’obiettivo dei ricercatori del RINED è quello di consolidare i contributi significativi sullo studio della relazione tra mindfulness e impegno pro-ambientale. Particolare attenzione è rivolta agli studi sperimentali, valutando gli effetti della pratica di mindfulness sul rapporto degli individui con l’ambiente e fornendo preziose informazioni sui nessi causali tra i due. Questa comprensione ha importanti implicazioni pratiche per lo sviluppo di interventi volti a migliorare la resilienza degli individui di fronte ai cambiamenti climatici e a migliorare la capacità della nostra società di affrontare le crescenti sfide ambientali.

 


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