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L’allarme dell’OMS: rallentano i progressi nella salute globale

Le statistiche sanitarie mondiali 2025, la chiave dell’educazione e degli stili di vita

Il nuovo rapporto sulle statistiche sanitarie mondiali 2025 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità testimonia un rallentamento nei progressi in materia di salute globale, sottolineando il profondo impatto della pandemia da Covid-19 e le maggiori criticità a livello internazionale, come l’incidenza delle patologie croniche, per prevenire le quali sono essenziali stili di vita salutari e consapevoli.

I passi, avanti e indietro, nella salute globale

Dopo un decennio di progressi sulla longevità, l’OMS denuncia il forte impatto della pandemia da Covid-19, con un calo di 1,8 anni nell’aspettativa di vita, nel periodo tra il 2019 e il 2021. La pandemia ha innalzato parallelamente anche i livelli di ansia e depressione, minando il benessere psicosociale.

Il report testimonia, tuttavia, anche significativi miglioramenti a livello globale, correlati per esempio alla riduzione del consumo di tabacco o a un migliore accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari. D’altro canto, le statistiche dell’OMS denunciano una copertura dei servizi sanitari essenziali e una protezione dalle emergenze ancora insufficiente. Resta grave anche lo stato della mortalità materna e infantile sotto i 5 anni, con un rallentamento dei progressi, dopo una ventina d’anni di miglioramenti, dal 2000 al 2023.

Il Dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS, invita a una riflessione sui dati, che nascondono realtà e sofferenze vere:

Dietro ogni dato c’è una persona: un bambino che non ha compiuto cinque anni, una madre persa durante il parto, una vita stroncata da una malattia prevenibile.

 


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La sfida delle malattie croniche, la chiave degli stili di vita e dell’educazione

Preoccupa in particolare l’aumento delle malattie croniche non trasmissibili, come patologie cardiache, ictus, diabete e cancro, che causano ormai la maggior parte dei decessi entro i 70 anni. La loro incidenza è fortemente correlata alla crescita demografica e al progressivo invecchiamento della popolazione e richiede un importante sforzo di sensibilizzazione e progettazione per raggiungere l’obiettivo di ridurre di un terzo la mortalità prematura entro il 2030, proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Fra i fattori più preoccupanti per l’impatto delle malattie croniche è l’inquinamento, accanto alla crisi di salute mentale.

Nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, la chiave fondamentale è l’educazione e l’autoeducazione a sani stili di vita, che comprendano un’adeguata alimentazione, una regolare attività fisica, scelte quotidiane sostenibili, per la persona e per il Pianeta, e una socialità piena e soddisfacente, che risponde alla nostra natura relazionale ed è un fattore protettivo per la salute mentale e fisica. La centralità delle relazioni emerge anche dalla nuova indagine sulla salute globale a cura di Fondazione Patrizio Paoletti, i cui dati testimoniano l’importanza della qualità della vita affettiva e del supporto reciproco. Accanto alle relazioni con gli altri, è naturalmente centrale anche il rapporto con se stessi e il proprio mondo interiore, spazio essenziale di salute globale e di crescita, in tutto l’arco della vita.

L’educazione stessa è una fonte di salute globale: il Global Health 2050 della Lancet Commission on Investing in Health testimonia come completare 12 anni di scuola riduce il rischio di mortalità in età adulta del 25% e quasi del 2% per ogni anno aggiuntivo di istruzione. Questa, non solo favorisce l’accesso a redditi più elevati e cure di qualità, ma è correlata a una maggiore consapevolezza in merito alla propria salute globale, che conduce a una migliore attenzione agli stili di vita.

L’impegno di Fondazione Patrizio Paoletti

Fondazione Patrizio Paoletti è da oltre vent’anni attiva nella ricerca scientifica e promozione della salute dell’individuo e dell’insieme, dell’autoconsapevolezza e della pace, attraverso l’educazione, che è il più potente mezzo di cambiamento.

Fondazione Patrizio Paoletti è impegnata per una diffusione capillare dell’educazione e autoeducazione alla salute globale, attraverso programmi psicopedagogici nelle scuole come Prefigurare il Futuro o nei territori più fragili come Oltre le Periferie, con la ricerca neuropsicopedagogica nel suo Istituto RINED e col suo portale di divulgazione scientifica, che offre contenuti gratuiti quotidiani, come articoli, approfondimenti, EduKit, videolezioni e webinar.

L’educazione è un elemento fondamentale della prevenzione e partecipa attivamente al raggiungimento degli obiettivi di salute globale proposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, contribuendo parallelamente al continuo automiglioramento delle persone e alla formazione di nuove generazioni sensibili, resilienti e partecipi nella prefigurazione e creazione di sistemi più efficaci, efficienti e sostenibili, per un vero benessere, che è sempre condiviso.

 


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Sitografia
  • https://www.who.int/news/item/15-05-2025-who-warns-of-slowing-global-health-gains-in-new-statistics-report
  • https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=129648 

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