Quella dello studente del liceo Cavour di Roma, suicida ieri a causa della frustrazione per i ripetuti insulti ricevuti in ambito scolastico, è l’ultima di una serie di tragedie che nell’isolamento, nell’assenza di relazione e di dialogo con e tra i ragazzi, trova i suoi principali fattori scatenanti.
Quando accade che un adolescente o un bambino entrano in uno spazio di solitudine, ci si deve interrogare su cosa non ha funzionato e su come agire perché non succeda più. E se un genitore, un insegnante, un parente, un amico, ciascuno di noi non si accorge di una solitudine, la nostra società ha fallito pienamente.
Ad ogni spazio di solitudine corrisponde un vuoto, ad ogni vuoto uno spazio di responsabilità. Ognuno di noi deve riappropriarsi del proprio ruolo e della proprio responsabilità, pre-occupandosi in prima persona dei vuoti che una delega eccessiva può creare. Da genitori, da insegnanti o da semplici cittadini dobbiamo ritrovare la capacità di relazionarci con i nostri ragazzi, non farli sentire isolati nelle loro piccole, grandi inquietudini. Loro sono il nostro futuro.
Oggi sono tanti i professionisti specializzati nell’ascolto, in grado di affrontare problematiche relazionali insieme a bambini, ragazzi e adulti. Fondazione Patrizio Paoletti, ad esempio, ha aperto uno Sportello di Ascolto Psicopedagogico specializzato nelle relazioni scolastiche e familiari. Strumenti per orientare disagi e sofferenze individuali o relazionali: attenzione e ascolto di operatori estremamente qualificati.
Il servizio è rivolto a ragazzi, genitori ed insegnanti e rappresenta una grande opportunità: per i ragazzi, per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, legate al disagio affettivo, alla gestione delle relazioni, all’insuccesso, alla non accettazione e alla disistima; per i genitori per potenziare le capacità relazionali e comunicative con i propri figli; per i docenti, per potenziare le capacità di gestione del singolo e del gruppo, incrementando l’efficacia dei propri interventi e la qualità delle proprie metodologie osservative e di lettura e gestione del disagio in classe.
Il colloquio non ha fini terapeutici ma di counseling. Lo Sportello d’Ascolto Psicopedagogico offre una consultazione breve, finalizzata a ri-orientare le difficoltà, riducendo la confusione e ristabilendo ordini di priorità sulla base di valori ed aspirazioni, in un clima di ascolto, completa accettazione ed empatiaQualche parola di introduzione L'empatia è un'abilità fond... Leggi .
Lo sportello psicopedagogico si struttura sul metodo pedagogico PedagogiaLa pedagogia rappresenta un ponte tra le diverse discipline ... Leggi per il Terzo Millennio, strumento nella definizione di modelli educativi e comunicativi efficienti ed efficaci per il mondo dell’infanzia e degli adulti, applicato in molti progetti assistenziali, educativi e formativi, nazionali e internazionali.
E’ possibile fruire del servizio dal lunedi al venerdi dalle 9:00 alle 13:00; avere colloqui in presenza, individuali di coppia o familiari, fissando un appuntamento telefonico.
Il servizio è attivo su richiesta anche all’interno di scuole e di strutture pubbliche e private.
Per informazioni e appuntamenti: 06 8082599
Fondazione Patrizio Paoletti | Genitori Capaci | Counseling
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