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A Scampia circo sociale per bambini e ragazzi sfollati

Crollo a Scampia: circo sociale per bambini e ragazzi sfollati

Iniziativa ludico-pedagogica di Fondazione Patrizio Paoletti e Circo Corsaro

Interventi e laboratori pedagogici sono stati attivati per supportare emotivamente i bambini e le famiglie accolti nel dormitorio allestito nell’Università Federico II, dopo il crollo del ballatoio nella Vela Celeste del quartiere Scampia. Questa è l’iniziativa di Fondazione Patrizio Paoletti insieme a Circo Corsaro, che da sette anni sono presenti a Scampia con un progetto socio-educativo di circo sociale dedicato a bambini e ragazzi per combattere emarginazione, dispersione scolastica e promuovere il benessere personale e collettivo.

Fiducia, speranza e resilienza

Dopo il crollo del ballatoio della Vela Celeste, Fondazione Patrizio Paoletti si è messa da subito in moto, per offrire aiuto e sostegno alla popolazione di Scampia. “Questo è il momento per ricostruire e costruire su basi più solide” dichiara Marco Benini, pedagogista e responsabile dei progetti socio-educativi di Fondazione Patrizio Paoletti. Aggiunge: “Socialità, collettività, aiuto reciproco, comprensione e condivisione delle difficoltà, queste parole chiave appartengono alla sfera dell’intelligenza emotiva e offrono a tutti noi la stabilità e la sicurezza che ci mancano quando affrontiamo i momenti più drammatici della nostra vita. La fiducia, la speranza e la resilienza devono poter entrare concretamente nella vita dei nostri bambini e ragazzi”.

 

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La bellezza della cura e dell’attenzione

Laboratori educativi sono stati attivati da Fondazione Patrizio Paoletti e Circo Corsaro nelle prime due settimane immediatamente dopo il crollo, altri interventi per settembre sono in fase di valutazione, con l’obiettivo di offrire un’occasione per consolidare i legami sociali e condividere le risorse personali.

Oltre a rispondere ai bisogni primari, è necessario prendersi cura anche del benessere psicosociale delle persone coinvolte nell’emergenza e nella crisi, dove risulta prezioso l’intervento neuropsico-pedagogico mirato, volto a fornire strumenti emotivi e relazionali, per ricostruire fiducia, resilienza e benessere individuale e sociale. “È bello vedere come i bambini, i ragazzi e le famiglie, anche in momenti così drammatici, possano esprimere una grande partecipazione, una profonda empatia e abbiano sete di quella bellezza che solo la cura e l’attenzione sanno generare. Siamo felici di poter dare il nostro contributo per aiutare la comunità ad affrontare una situazione così difficile”, commenta Marco Benini.

L’iniziativa di Fondazione Patrizio Paoletti è possibile anche grazie alla collaborazione con diverse personalità e realtà del territorio, tra cui citiamo: Vincenzo Paradisone, presidente della consulta delle associazioni dell’8° municipalità di Napoli, le equipe educative “L’Approdo di Gulliver” e “La Voce dei Luoghi”, rispettivamente delle cooperative Lilliput e L’Uomo e il Legno, l’educatrice Maria di Febbraio, le professoresse Lucia Vollaro e Mariateresa Sparano, preside e della vice preside dell’Istituto Virgilio IV, e l’organizzazione umanitaria New Life for Children ETS.

 

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Immagini
  • Foto di Fondazione Patrizio Paoletti

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