Skip to main content

Intelligenza emotiva

Solidarietà

La forza psicologica che trasforma gli individui in comunità

La solidarietà è una delle parole più usate quando si parla di crisi, emergenze o disuguaglianze, ma anche una delle meno esplorate nella sua profondità scientifica. Non è soltanto un valore morale o un ideale etico: la solidarietà è un’attitudine psicologica complessa e, allo stesso tempo, un potente dispositivo sociale. Indica la capacità di riconoscere l’altro come parte di un “noi”, superando la logica dell’interesse individuale per attivare comportamenti di cooperazione, aiuto reciproco e responsabilità condivisa.

Dal punto di vista evolutivo la solidarietà ha avuto un ruolo cruciale nella sopravvivenza dei gruppi umani: condividere risorse, proteggere i membri più vulnerabili e coordinare le azioni ha aumentato le probabilità di adattamento all’ambiente. Nelle società contemporanee, tuttavia, la solidarietà non è più solo una strategia di sopravvivenza, ma un fattore determinante di benessere psicologico e coesione sociale.

Numerosi studi mostrano che le persone che vivono in contesti solidali sperimentano livelli più bassi di stress, maggiore senso di sicurezza e una migliore salute mentale. Allo stesso tempo, la percezione di vivere in una società indifferente o competitiva è associata a isolamento, sfiducia e disagio emotivo. Comprendere la solidarietà significa quindi interrogarsi su come si costruiscono i legami sociali, su quali meccanismi psicologici li sostengono e su come le scelte individuali possano avere effetti sistemici. In questa prospettiva, la solidarietà non è un gesto occasionale, ma una disposizione stabile che orienta il modo in cui interpretiamo il mondo sociale e il nostro posto al suo interno.

Quali sono le radici psicologiche della solidarietà?

Dal punto di vista psicologico la solidarietà non nasce dal nulla, ma affonda le sue radici in una serie di processi cognitivi ed emotivi che si sviluppano fin dall’infanzia. Le neuroscienze sociali e la psicologia evolutiva hanno individuato alcuni meccanismi chiave che rendono possibile l’emergere di comportamenti solidali. Questi processi non sono fissi: possono essere allenati, rinforzati o indeboliti dall’ambiente sociale, dall’educazione e dalle esperienze di vita. Per comprenderli meglio, è utile analizzarli separatamente, pur sapendo che nella vita reale agiscono in modo integrato:

  • Empatia affettiva e cognitiva

L’empatia è la capacità di percepire e comprendere gli stati emotivi altrui. L’empatia affettiva consente di “sentire” il dolore o la gioia dell’altro, mentre quella cognitiva permette di comprenderne il punto di vista. Entrambe sono fondamentali per la solidarietà, perché riducono la distanza psicologica tra sé e l’altro, rendendo il suo bisogno rilevante e degno di attenzione.

  • Senso di appartenenza

Gli esseri umani tendono spontaneamente a formare gruppi e a identificarsi con essi. Quando l’identità personale si intreccia con quella collettiva, il benessere degli altri membri viene percepito come connesso al proprio. Questo meccanismo spiega perché la solidarietà sia più immediata all’interno di comunità percepite come “vicine”.

  • Regolazione emotiva e controllo dell’egoismo

Agire in modo solidale implica spesso rinunciare a un vantaggio immediato. La capacità di regolare impulsi egoistici e tollerare una gratificazione differita è quindi un prerequisito psicologico essenziale per comportamenti di aiuto autentici e duraturi.

In che modo la solidarietà prende forma nella dimensione sociale?

Se sul piano individuale la solidarietà è un’attitudine, sul piano sociale diventa una struttura di relazioni, norme e pratiche condivise. Le scienze sociali mostrano che la solidarietà non è solo il risultato di buone intenzioni personali, ma anche il prodotto di contesti che la rendono possibile e la incoraggiano. Alcuni elementi giocano un ruolo particolarmente rilevante nel trasformare la predisposizione individuale in un fenomeno collettivo:

  • Istituzioni e politiche sociali

Sistemi di welfare, servizi pubblici e reti di protezione sociale traducono la solidarietà in diritti concreti. Quando le istituzioni funzionano la solidarietà non dipende esclusivamente dalla buona volontà dei singoli, ma diventa una responsabilità condivisa e strutturata.

  • Norme culturali e valori condivisi

Le società che valorizzano la cooperazione, la giustizia sociale e l’inclusione tendono a generare comportamenti solidali più diffusi. Le norme sociali agiscono come bussole invisibili che orientano ciò che è considerato appropriato o desiderabile.

  • Capitale sociale e fiducia

La fiducia reciproca è un ingrediente essenziale della solidarietà. Dove le persone si fidano le une delle altre, sono più propense a collaborare, condividere risorse e sostenersi nei momenti di difficoltà. Al contrario, la sfiducia cronica erode i legami e alimenta l’individualismo difensivo.

In questo senso la solidarietà è un indicatore sensibile della salute globale di una società: quando diminuisce, spesso segnala fratture profonde nei legami sociali e nelle istituzioni.

Perché la solidarietà è un fattore chiave del benessere globale?

La ricerca scientifica degli ultimi decenni ha mostrato con sempre maggiore chiarezza che la solidarietà non beneficia solo chi riceve aiuto, ma anche chi lo offre e l’intera collettività. Sul piano individuale, comportamenti solidali sono associati a una maggiore soddisfazione di vita, a livelli più bassi di depressione e a una percezione più positiva del proprio ruolo sociale.

Aiutare gli altri attiva circuiti neurobiologici legati alla ricompensa, come il rilascio di ossitocina e dopamina, che rafforzano il senso di connessione e riducono lo stress. Nella dimensione relazionale la solidarietà migliora la qualità dei legami, favorendo relazioni più stabili e basate sulla reciprocità. A livello sociale le comunità solidali mostrano una maggiore capacità di affrontare crisi collettive, come disastri naturali o emergenze sanitarie, grazie a una più rapida mobilitazione delle risorse e a una comunicazione più efficace.

All’interno delle scienze sociali il benessere globale è oggi inteso come l’integrazione di fattori psicologici, sociali ed economici, tutti profondamente influenzati dalla presenza o dall’assenza di relazioni solidali. La solidarietà infatti riduce le disuguaglianze, rafforza la coesione sociale e crea ambienti in cui le persone possono sviluppare il proprio potenziale. In questa prospettiva, promuovere la solidarietà non è solo una scelta etica, ma anche una strategia basata su evidenze scientifiche per migliorare la qualità della vita individuale e collettiva.

Come si costruisce e si alimenta la solidarietà nella vita quotidiana?

La solidarietà è una competenza psicosociale che può essere coltivata nel tempo. Diversi studi indicano che esperienze quotidiane, pratiche educative e contesti organizzativi possono rafforzare in modo significativo la propensione solidale. Alcuni fattori risultano particolarmente efficaci nel trasformare la solidarietà da principio astratto a comportamento concreto:

  • Educazione socio-emotiva

Programmi educativi che sviluppano empatia, ascolto attivo e cooperazione aiutano bambini e adulti a riconoscere l’impatto delle proprie azioni sugli altri. L’apprendimento emotivo crea le basi per una solidarietà consapevole e non impulsiva.

  • Esperienze di partecipazione attiva

Il volontariato, l’impegno civico e le pratiche di mutualismo permettono di sperimentare direttamente il valore dell’aiuto reciproco. Queste esperienze rafforzano il senso di efficacia personale e la percezione di far parte di una comunità significativa.

  • Modelli di riferimento e leadership solidale

Leader, educatori e figure pubbliche che agiscono in modo solidale contribuiscono a normalizzare questi comportamenti. Il modeling sociale è uno dei canali più potenti attraverso cui la solidarietà si diffonde.

Coltivare la solidarietà richiede tempo, coerenza e contesti favorevoli, ma i benefici si estendono ben oltre il singolo gesto, influenzando in modo duraturo il clima sociale.

La solidarietà può essere una risposta alle sfide del futuro?

La solidarietà emerge come una risorsa strategica per affrontare l’incertezza nel nostro mondo, segnato da crescenti disuguaglianze, cambiamenti climatici e trasformazioni tecnologiche rapide. Le sfide globali non possono essere risolte esclusivamente attraverso soluzioni individuali o tecnocratiche: richiedono cooperazione, fiducia, responsabilità condivisa.

Dal punto di vista psicologico, la solidarietà aiuta a contrastare sentimenti di impotenza e ansia collettiva, offrendo un senso di capacità di agire insieme. Sul piano sociale favorisce la costruzione di reti resilienti, capaci di adattarsi al cambiamento senza frammentarsi.

Anche nel contesto digitale, spesso accusato di alimentare isolamento e polarizzazione, emergono nuove forme di solidarietà, come le comunità online di supporto e le iniziative di raccolte fondi collettive a finalità sociale. Tuttavia, perché la solidarietà possa davvero rispondere alle sfide future, è necessario riconoscerla come una competenza collettiva da progettare e sostenere, non come una reazione emotiva episodica.

Investire in politiche, educazione e culture organizzative che valorizzino la solidarietà significa rafforzare il tessuto psicologico e sociale su cui si fonda il benessere globale. In questa prospettiva la solidarietà emerge come una risorsa attiva del presente, capace di orientare in modo concreto le forme della convivenza sociale.

Bibliografia
  • Achmad, W. (2022). Social action and social solidarity: community empowerment in the digital age. Neo Journal of economy and social humanities, 1(3), 179-184.
  • Breidahl, K. N., Holtug, N., & Kongshøj, K. (2018). Do shared values promote social cohesion? If so, which? Evidence from Denmark. European Political Science Review, 10(1), 97-118.
  • Burns, J., Hull, G., Lefko-Everett, K., & Njozela, L. (2018). Defining social cohesion.
  • Burson, E., & Godfrey, E. B. (2020). Intraminority solidarity: The role of critical consciousness. European Journal of Social Psychology, 50(6), 1362-1377.
  • Frega, R. (2021). Solidarity as social involvement. Moral Philosophy and Politics, 8(2), 179-208.
  • Hogan, M. J. (2020). Collaborative positive psychology: Solidarity, meaning, resilience, wellbeing, and virtue in a time of crisis. International Review of Psychiatry, 32(7-8), 698-712.
  • Kastner, K., & Matthies, E. (2023). On the importance of solidarity for transforming social systems towards sustainability. Journal of Environmental Psychology, 90, 102067.
  • Louis, W. R., Thomas, E., Chapman, C. M., Achia, T., Wibisono, S., Mirnajafi, Z., & Droogendyk, L. (2019). Emerging research on intergroup prosociality: Group members’ charitable giving, positive contact, allyship, and solidarity with others. Social and Personality Psychology Compass, 13(3), e12436.
  • Nadler, A. (2020). Social psychology of helping relations: Solidarity and hierarchy. John Wiley & Sons.
Sitografia
  • https://www.therapyside.com/post-it/solidarieta-definizione-benefici Consultato a dicembre 2025
  • https://stimulus-consulting.it/solidarieta-per-il-benessere-psicologico/ Consultato a dicembre 2025
  • https://plato.stanford.edu/entries/solidarity/Consultato a dicembre 2025
  • https://www.psychology-lexicon.com/cms/glossary/52-glossary-s/25506-solidarity.html Consultato a dicembre 2025
Immagini

Sii parte del cambiamento. Condividere responsabilmente contenuti è un gesto che significa sostenibilità

Alleniamo l'intelligenza emotiva: che emozione ti suscita questo articolo?

Loading spinner

Potrebbe interessarti

La meditazione fa bene al cuore

La meditazione fa bene al cuore, studi lo dimostrano

La meditazione non è più soltanto una pratica spirituale o un momento di pausa personale: sempre pi…
Anche dimenticare aiuta

Anche dimenticare aiuta il nostro cervello

La memoria è fondamentale per le nostre funzioni cerebrali e per il mantenimento della nostra salut…
Neuroscienze della solidarietà

Neuroscienze della solidarietà

L’egoismo e il tornaconto personale sono considerati la principale motivazione dietro le nostre sce…

    Iscriviti alla newsletter

    NEWSLETTER GEN

    Modulo per l'iscrizione alla newsletter FPP

    Nome(Obbligatorio)
    Email(Obbligatorio)
    Privacy Policy(Obbligatorio)
    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.