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Sensogenomica

Cos’è la sensogenomica e da dove nasce?

La sensogenomica è una disciplina emergente che studia l’interazione tra i sensi, in particolare la musica, e l’espressione genica nel cervello. Questa scienza si basa su ricerche che dimostrano come gli stimoli sensoriali possano influenzare l’attività dei geni e quindi modificare la funzionalità cerebrale. Nasce dall’integrazione di diverse aree di studio come la genetica, la neurobiologia, la psicologia e la musicoterapia. L’interesse per la sensogenomica è cresciuto con l’avanzamento delle tecnologie di sequenziamento del DNA e degli strumenti di imaging cerebrale, che permettono di osservare in dettaglio come l’attività genetica cambi in risposta a stimoli esterni. Questa disciplina si concentra principalmente sulla musica perché è uno degli stimoli sensoriali più potenti, capace di evocare emozioni, migliorare l’umore e stimolare il cervello in modi complessi. La sensogenomica è una disciplina promettente che ha il potenziale di rivoluzionare il trattamento delle malattie neurodegenerative e migliorare la qualità della vita attraverso interventi basati sulla musica. Continuando a esplorare questa affascinante interazione tra sensi e geni, la sensogenomica apre nuove vie per la ricerca scientifica e le applicazioni terapeutiche.

Che rapporto c’è tra neuroplasticità e attività dei geni?

La neuroplasticità è la capacità del cervello di riorganizzarsi formando nuove connessioni neuronali, soprattutto in risposta a esperienze e stimoli sensoriali. Questa capacità è fondamentale per l’apprendimento, la memoria e il recupero da lesioni cerebrali. L’attività dei geni gioca un ruolo cruciale nella neuroplasticità, poiché i geni regolano la produzione di proteine necessarie per la crescita e la modificazione delle sinapsi, i punti di contatto tra i neuroni. La sensogenomica esplora come la musica possa influenzare questa attività genetica. Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato che l’ascolto di musica può aumentare l’espressione di geni associati alla plasticità sinaptica e alla crescita neuronale. Questo significa che la musica non solo stimola il cervello in maniera immediata, ma può anche avere effetti a lungo termine sulla sua struttura e funzionalità.

Quale potenziale trasformativo ha la musica sul cervello?

La musica ha un potenziale trasformativo straordinario sul cervello grazie alla sua capacità di attivare simultaneamente molteplici aree cerebrali. L’ascolto e la pratica musicale coinvolgono il sistema uditivo, il sistema motorio, le aree legate alle emozioni e quelle coinvolte nella memoria e nella pianificazione. Questa stimolazione multisensoriale può portare a cambiamenti positivi in vari aspetti della funzionalità cerebrale. Ad esempio, la musicoterapia è utilizzata per migliorare le abilità cognitive e motorie in pazienti con disturbi neurologici come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e altre forme di demenza. La musica può anche alleviare i sintomi della depressione e dell’ansia, migliorare l’umore e ridurre lo stress. Inoltre, studi su musicisti hanno dimostrato che l’allenamento musicale intensivo contribuisce ad aumentare la connettività cerebrale e a migliorare la memoria verbale e spaziale.

Quali aree del cervello rispondono di più agli stimoli musicali?

Gli stimoli musicali attivano una vasta gamma di aree cerebrali, dimostrando la complessità con cui il cervello elabora la musica. Le aree più coinvolte includono:

  • Corteccia uditiva: situata nei lobi temporali, è fondamentale per l’elaborazione dei suoni musicali.
  • Corteccia motoria e premotoria: attiva durante l’esecuzione e l’ascolto di musica ritmica, è coinvolta nella coordinazione dei movimenti.
  • Sistema limbico: comprendente strutture come l’amigdala e l’ippocampo, è associato all’elaborazione delle emozioni e dei ricordi legati alla musica.
  • Corteccia prefrontale: coinvolta nella pianificazione, nell’attenzione e nella valutazione delle esperienze musicali.

Queste aree lavorano insieme per creare l’esperienza musicale completa, influenzando la percezione del ritmo, della melodia, delle armonie e delle emozioni evocate dalla musica.

Quali orizzonti apre la sensogenomica al trattamento delle malattie degenerative?

La sensogenomica offre nuove prospettive nel trattamento delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. La comprensione di come la musica influenzi l’espressione genica e la neuroplasticità porterà molto probabilmente a sviluppare nuove terapie basate sulla stimolazione sensoriale. Ad esempio, la musicoterapia potrebbe essere utilizzata per attivare specifici geni che promuovono la sopravvivenza neuronale e la crescita delle sinapsi, rallentando così la progressione delle malattie degenerative. Inoltre, la sensogenomica potrebbe aiutare a identificare biomarcatori genetici che indicano la risposta individuale alla musicoterapia, permettendo così di personalizzare i trattamenti per ottenere risultati ottimali. Questa disciplina potrebbe anche contribuire a sviluppare nuovi farmaci che mimano gli effetti benefici della musica sul cervello, offrendo un approccio complementare alle terapie tradizionali.

Bibliografia
  • Aguzzoli Peres, F., Haas, A. N., Martha, A. D., Chan, M., Steele, M., Ferretti, M. T., … & Ibanez, A. (2024). Walking the talk for dementia: A unique immersive, embodied, and multi‐experiential initiative. Alzheimer’s & Dementia, 20(3), 2309-2322.
  • Gómez-Carballa, A., Navarro, L., Pardo-Seco, J., Bello, X., Pischedda, S., Viz-Lasheras, S., … & Salas, A. (2023). Music compensates for altered gene expression in age-related cognitive disorders. Scientific reports, 13(1), 21259.
  • Navarro, L., Martinón-Torres, F., & Salas, A. (2021). Sensogenomics and the biological background underlying musical stimuli: Perspectives for a new era of musical research. Genes, 12(9), 1454.
  • Navarro, L., Gómez-Carballa, A., Pischedda, S., Montoto-Louzao, J., Viz-Lasheras, S., Camino-Mera, A., … & Salas, A. (2023). Sensogenomics of music and Alzheimer’s disease: An interdisciplinary view from neuroscience, transcriptomics, and epigenomics. Frontiers in Aging Neuroscience, 15, 1063536.
Sitografia
  • https://genpob.eu/links/ Consultato a luglio 2024
  • https://sensogenomics.com/ Consultato a luglio 2024
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