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Salute mentale

Psicologia positiva

  1. Cos’è la Psicologia Positiva

La Psicologia Positiva è stata definita in molti modi, tra cui lo studio scientifico di ciò che rende la vita più degna di essere vissuta o delle forze e delle virtù umane che consentono a individui, comunità e organizzazioni di prosperare.

La Psicologia Positiva si configura come un approccio scientifico all’esplorazione dei processi mentali, delle emozioni e dei comportamenti umani. La sua enfasi è posta sulle qualità e le virtù piuttosto che sulle debolezze; sulla coltivazione degli aspetti positivi nella vita anziché sulla correzione dei problemi; e sull’obiettivo di elevare la qualità della vita delle persone comuni a un livello “eccellente,” piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul miglioramento delle condizioni di coloro che stanno lottando per raggiungere uno stato “normale”.

  1. I temi della Psicologia Positiva

La Psicologia Positiva si concentra su un’ampia gamma di temi e concetti che promuovono il benessere e il miglioramento della qualità della vita. Ecco una più approfondita descrizione di alcuni dei principali temi trattati in questo campo:

  • Qualità personali e virtù: la Psicologia Positiva si concentra sull’identificazione e lo sviluppo delle qualità personali, come la gentilezza, la creatività, la curiosità, il coraggio e molte altre virtù. Queste qualità sono considerate essenziali per una vita appagante e significativa.
  • Pensiero ottimista: questo tema riguarda la promozione del pensiero positivo e ottimista. Gli psicologi positivi esaminano come un atteggiamento ottimista possa influenzare il benessere emotivo e la capacità di affrontare sfide.
  • Grado di soddisfazione nella vita: la Psicologia Positiva studia i fattori che contribuiscono alla soddisfazione nella vita, inclusi gli aspetti soggettivi legati a quanto le persone si sentano appagate e felici nella loro esistenza.
  • Concetto di felicità: la felicità è uno dei principali obiettivi della Psicologia Positiva. Gli psicologi positivi cercano di definire cosa significhi essere felici, quali siano le fonti di felicità e come essa possa essere aumentata.
  • Benessere psicofisico: questo tema riguarda il benessere globale, sia a livello mentale che fisico. Si esplora come i due siano collegati e come il benessere psicologico possa influenzare la salute fisica.
  • Sentimento di gratitudine: la gratitudine è un concetto chiave nella Psicologia Positiva. Riconoscere e apprezzare ciò che si ha nella vita è associato a una maggiore felicità e benessere.
  • Empatia: la Psicologia Positiva esamina l’importanza dell’empatia, sia verso gli altri che verso se stessi. L’empatia è vista come un modo per stabilire connessioni significative e migliorare le relazioni interpersonali.
  • Percezione positiva di sé: la percezione positiva di sé riguarda la consapevolezza e l’accettazione di se stessi in modo positivo, promuovendo l’autostima e la fiducia in se stessi.
  • Fiducia nelle proprie capacità: la Psicologia Positiva si concentra sulla promozione della fiducia nelle proprie abilità e capacità, incoraggiando le persone a perseguire obiettivi e sfide con un atteggiamento positivo.
  • Speranza: la speranza è vista come una forza motivante. Gli psicologi positivi esaminano come coltivare la speranza possa aiutare le persone a superare le difficoltà e raggiungere i propri obiettivi.
  • Senso di elevazione: questo concetto riguarda l’esperienza di momenti di elevazione, in cui le persone sperimentano sentimenti di ispirazione, trascendenza e un profondo senso di significato.

In sintesi, la Psicologia Positiva si occupa di temi che vanno oltre la semplice correzione dei problemi mentali ed emotivi, concentrandosi invece sull’identificazione e lo sviluppo delle risorse e delle qualità positive che contribuiscono a una vita appagante e significativa. Questi temi offrono un quadro completo per comprendere come le persone possano migliorare il proprio benessere emotivo e vivere una vita più soddisfacente.

  1. Storia della Psicologia Positiva

La Psicologia Positiva nasce negli anni ’90, ma fonda le sue radici negli studi dello psicologo statunitense Martin Seligman sulla nota teoria dell’impotenza appresa. La storia della Psicologia Positiva è una narrazione di come la psicologia tradizionale, che era stata storicamente orientata a diagnosticare e trattare i problemi mentali e le disfunzioni, abbia visto la nascita di un nuovo movimento incentrato sullo studio e la promozione degli aspetti positivi dell’esperienza umana.

STEP 1: La teoria dell’impotenza appresa

La teoria dell’impotenza appresa, sviluppata da Martin Seligman negli anni ’60, è un concetto psicologico fondamentale che ha gettato le basi per il successivo sviluppo della Psicologia Positiva. Questa teoria si basa su esperimenti condotti inizialmente su animali, in particolare cani, che hanno rivelato un comportamento noto come “apprendimento dell’impotenza”.

Gli esperimenti sull’impotenza appresa coinvolgevano l’esposizione di animali a situazioni stressanti, come scosse elettriche, con l’opportunità di evitare il disagio attraverso azioni specifiche, come saltare su un gradino. Alcuni animali imparavano che saltando il gradino si poteva evitare la scossa. Tuttavia, in alcune situazioni, gli animali sembravano “imparare” che non potevano evitare il disagio, anche quando c’era un modo per farlo. Questo ha portato all’osservazione che gli animali “imparavano” l’impotenza e smettevano di cercare di evitare il disagio, anche quando era possibile farlo.

Seligman ha successivamente esteso questa teoria agli esseri umani, suggerendo che le persone potrebbero sviluppare una mentalità di impotenza appresa in situazioni in cui si sentono incapaci di influenzare positivamente gli eventi o le circostanze della loro vita. Questo può portare a una percezione di mancanza di controllo, disperazione e un senso di impotenza. Seligman ha notato che molte persone affette da depressione sembravano manifestare questo tipo di apprendimento dell’impotenza.

L’importanza di questa teoria risiede nel suo contributo a evidenziare come il pensiero e le convinzioni di una persona possano influenzare la loro esperienza di vita. In altre parole, se una persona crede che non può cambiare nulla nella sua situazione, è più probabile che sviluppi sentimenti di impotenza e depressione.

La teoria dell’impotenza appresa è stata un punto di partenza significativo per Seligman nel suo percorso verso la creazione della Psicologia Positiva. Ha capito che non si trattava solo di affrontare i problemi e le debolezze delle persone, ma anche di aiutarle a sviluppare un senso di controllo, resilienza e ottimismo. Pertanto, questa teoria ha aperto la strada allo studio e alla promozione di aspetti positivi dell’esperienza umana, che sono diventati il fulcro della Psicologia Positiva.

STEP 2: Il ruolo della resilienza e dell’ottimismo appreso

Dopo aver condotto ricerche sulla teoria dell’impotenza appresa, Martin Seligman ha fatto un passo ulteriore nel suo percorso verso la creazione della Psicologia Positiva. Rendendosi conto che l’impotenza appresa poteva essere una fonte di disagio e depressione, Seligman ha iniziato a esplorare come altre qualità personali, come la resilienza e l’ottimismo, potessero essere altrettanto influenti nella vita delle persone.

La resilienza è la capacità di affrontare le avversità, le sfide e gli eventi stressanti in modo positivo, adattandosi e riprendendosi dalle situazioni difficili. Seligman ha riconosciuto che la resilienza è una qualità che può essere sviluppata e potenziata attraverso l’apprendimento di strategie di coping, l’acquisizione di nuove competenze e la costruzione di una mentalità che favorisce la crescita personale. La resilienza è diventata una componente chiave nella Psicologia Positiva poiché aiuta le persone a superare le difficoltà e ad affrontare le avversità in modo costruttivo.

Seligman ha anche esaminato il ruolo dell’ottimismo nella promozione del benessere. Ha osservato che le persone con una prospettiva ottimista tendono a reagire in modo più positivo alle sfide e agli ostacoli nella loro vita. L’ottimismo appreso implica la convinzione che le circostanze possono migliorare e che uno stesso possa influenzare positivamente gli eventi. Questa prospettiva ottimistica può essere coltivata attraverso l’educazione e la pratica, aiutando le persone a sviluppare una visione più positiva del futuro.

Il contributo di Seligman al ruolo della resilienza e dell’ottimismo nella Psicologia Positiva ha portato a una prospettiva più ampia sulla salute mentale e sul benessere. Questi aspetti non erano più visti come semplici reazioni a sintomi negativi o problemi, ma come risorse che potevano essere sviluppate e potenziate per migliorare la qualità della vita delle persone. Inoltre, Seligman ha dimostrato che queste qualità possono essere insegnate e apprese, aprendo la strada a interventi terapeutici e programmi di formazione che mirano a promuovere la resilienza e l’ottimismo come parte integrante del benessere umano.

Dunque, la Psicologia Positiva ha incorporato il concetto di resilienza e l’ottimismo appreso come tratti personali chiave che possono essere coltivati e promossi per migliorare la qualità della vita delle persone. Questi aspetti hanno svolto un ruolo cruciale nel ridefinire la psicologia in un contesto più ampio e orientato al benessere.

STEP 3: Il cambio di paradigma

Il contributo di Martin Seligman alla Psicologia Positiva ha segnato un notevole cambio di paradigma all’interno del campo della psicologia. Questo spostamento da una prospettiva tradizionalmente orientata al trattamento dei problemi mentali e delle malattie verso un’enfasi sul benessere e sulle qualità positive ha avuto un impatto significativo sulla teoria e sulla pratica psicologica. Questo cambio di paradigma si è concretizzato in 5 aspetti fondamentali:

  1. dal negativo al positivo: nella psicologia tradizionale, l’attenzione era principalmente rivolta ai problemi, alle disfunzioni e alle malattie mentali. L’obiettivo era di diagnosticare e risolvere tali problemi. Con la Psicologia Positiva, la prospettiva è cambiata radicalmente verso l’individuazione e la promozione degli aspetti positivi dell’esperienza umana. Questo ha portato alla considerazione di virtù, qualità personali, emozioni positive e aspetti che contribuiscono al benessere emotivo.
  2. dalla sofferenza al benessere: mentre la psicologia tradizionale si concentrava sulla comprensione e sulla gestione della sofferenza e del dolore psicologico, la Psicologia Positiva ha spostato l’attenzione verso la promozione del benessere. Questo cambiamento ha portato a una maggiore enfasi sulla felicità, sulla gratitudine, sulla realizzazione personale e sulla qualità della vita.
  • dalla correzione al potenziamento: nel passato, la psicologia era spesso associata al processo di “correzione” dei problemi mentali. La Psicologia Positiva ha ribaltato questa prospettiva, sottolineando il “potenziamento” delle persone. Invece di concentrarsi esclusivamente su come risolvere i problemi, la Psicologia Positiva cerca di aiutare le persone a sviluppare le loro forze, virtù e capacità personali al fine di condurre una vita appagante.
  1. dall’approccio individuale all’approccio collettivo: la Psicologia Positiva ha anche introdotto una prospettiva più ampia, che va oltre l’individuo. Si concentra sulla coltivazione del benessere individuale, ma riconosce anche l’importanza delle relazioni positive, della comunità e del supporto sociale nella promozione del benessere generale.
  2. dalla “normalità” all’eccellenza**: la psicologia tradizionale tendeva a definire la normalità come l’assenza di sintomi o problemi mentali. La Psicologia Positiva si spinge oltre, aspirando all’eccellenza nella vita delle persone. Questo significa che non si cerca solo di riportare una persona a uno stato “normale”, ma di aiutarla a raggiungere un livello “eccellente” di benessere e realizzazione.

Dunque, il cambio di paradigma introdotto dalla Psicologia Positiva ha trasformato radicalmente la prospettiva psicologica, spostando l’attenzione dalla correzione dei problemi al potenziamento delle qualità positive, dalla sofferenza al benessere e dalla norma all’eccellenza. Questa nuova prospettiva ha aperto la strada a una maggiore comprensione del benessere umano e ha influito su numerosi campi, tra cui terapia, istruzione, organizzazioni e ricerca scientifica.

STEP 4: La fondazione della Psicologia Positiva

L’anno 1999 è stato un punto di svolta cruciale nella storia della Psicologia Positiva, in quanto Martin Seligman è diventato il Presidente dell’American Psychological Association (APA). In questa posizione di leadership, Seligman ha avuto l’opportunità unica di promuovere e istituire formalmente la Psicologia Positiva come un campo di studio riconosciuto all’interno della comunità psicologica.

Infatti, in qualità di presidente dell’APA, Seligman ha potuto influenzare in modo significativo l’orientamento della psicologia a livello nazionale e internazionale. Ha utilizzato questa posizione di autorità per promuovere il concetto di Psicologia Positiva come un campo legittimo e importante, sostenendo l’idea che la psicologia dovrebbe non solo occuparsi dei problemi e delle malattie, ma anche del benessere e delle virtù umane. Seligman ha sottolineato l’importanza di concentrarsi su “ciò che dà vita” anziché su “ciò che la toglie”. Questo cambiamento di prospettiva ha contribuito a spostare l’attenzione dalla patologia al potenziale umano, dall’analisi dei problemi alla promozione delle risorse personali e delle qualità positive.

Nel 2000, Seligman ha pubblicato il documento fondamentale della Psicologia Positiva insieme a Mihaly Csikszentmihalyi, uno psicologo ungherese noto per il suo lavoro sul concetto di “flow”. Questo documento ha fornito una base teorica e scientifica per la Psicologia Positiva, delineando i principi fondamentali e i temi di ricerca che caratterizzano questo campo. La pubblicazione di questo documento ha segnato l’inizio ufficiale della Psicologia Positiva come un’area distinta di ricerca e pratica psicologica. Ha fornito una struttura teorica che ha ispirato la crescita e lo sviluppo della Psicologia Positiva in tutto il mondo, aprendo la strada a una vasta gamma di studi e applicazioni in settori come la terapia, l’istruzione, il coaching, il lavoro e molti altri.

  1. La Psicologia Positiva oggi

Dopo la fondazione della Psicologia Positiva da parte di Martin Seligman e la pubblicazione del documento fondamentale nel 2000, il movimento ha rapidamente guadagnato slancio e ha iniziato a diffondersi a livello globale. L’appello di Seligman a concentrarsi sul positivo nella vita ha suscitato un forte interesse in tutto il mondo e ha avuto un impatto duraturo in diversi settori.

Innanzitutto, il messaggio di Seligman ha ispirato migliaia di ricercatori in tutto il mondo a esplorare i fenomeni positivi. Questo ha portato a un aumento significativo nella produzione di studi scientifici sul benessere, sulla felicità, sulla gratitudine, sulla resilienza, sull’ottimismo e su altre tematiche legate alla Psicologia Positiva. La diffusione di questi studi ha contribuito a consolidare la validità scientifica della Psicologia Positiva.

Oltre alla ricerca, i principi della Psicologia Positiva sono stati applicati in vari campi della vita quotidiana. Ad esempio, nel campo del coaching, i professionisti hanno integrato approcci positivi per aiutare le persone a raggiungere i loro obiettivi e massimizzare il loro potenziale. Nell’ambito dell’insegnamento, le scuole hanno adottato strategie basate sulla Psicologia Positiva per promuovere il benessere degli studenti e migliorare l’ambiente scolastico. Anche in contesti lavorativi, le organizzazioni hanno abbracciato i principi della Psicologia Positiva per creare luoghi di lavoro più positivi, impegnati e produttivi.

La Psicologia Positiva ha ricevuto notevole attenzione mediatica, contribuendo a sensibilizzare il pubblico sulle sue applicazioni e i suoi benefici. Libri, articoli, conferenze e programmi televisivi hanno diffuso i concetti della Psicologia Positiva a una vasta audience. Questa diffusione mediatica ha aiutato a rompere il tradizionale stigmatizzazione legato alla salute mentale, concentrandosi sulla promozione del benessere.

L’approccio positivo ha favorito la collaborazione tra ricercatori, professionisti e istituzioni in tutto il mondo. Organizzazioni internazionali, come l’International Positive Psychology Association, hanno svolto un ruolo chiave nel facilitare questa collaborazione, offrendo una piattaforma per lo scambio di conoscenze e l’implementazione di strategie positive a livello globale.

In conclusione, la diffusione globale della Psicologia Positiva ha dimostrato il suo impatto duraturo nella promozione del benessere umano. Ha ispirato la ricerca, ha influenzato la pratica in diversi campi e ha contribuito a migliorare la qualità della vita delle persone in tutto il mondo, promuovendo una prospettiva più equilibrata e positiva sulla psicologia e sull’esperienza umana.

  1. La Psicologia Positiva nella pratica quotidiana

La Psicologia Positiva offre numerosi strumenti e approcci che possono essere applicati nella vita di tutti i giorni per migliorare il benessere e la qualità della vita.

  1. Pratica della gratitudine: ogni giorno, prenderti del tempo per riflettere su ciò per cui sei grata/o. Puoi tenere un diario della gratitudine in cui annotare almeno tre cose per cui sei grata/o ogni giorno. Questa pratica promuove la consapevolezza delle piccole gioie e delle benedizioni quotidiane.
  2. Meditazione e mindfulness: dedica alcuni minuti al giorno alla meditazione o alla mindfulness. Questo può aiutare a ridurre lo stress e a incrementare la consapevolezza del momento presente, portando a una maggiore serenità mentale.
  3. Coltiva relazioni positive: dedica tempo alle persone care e connettiti con gli altri in modo significativo. Le relazioni positive sono fondamentali per il benessere e la nostra salute.
  4. Sviluppa ottimismo: prova a riorientare i pensieri negativi verso quelli più ottimisti. Focalizzati sulle soluzioni piuttosto che sui problemi e pratica l’ottimismo in situazioni difficili.
  5. Coltiva passioni e interessi: dedica del tempo alle attività che ti appassionano. Questo può aumentare il senso di realizzazione e di appagamento personale.
  6. Fai atti di gentilezza: pratica la gentilezza quotidiana verso gli altri. Anche un semplice atto di gentilezza può migliorare il tuo umore e quello degli altri.
  7. Esprimi apprezzamento: non temere di mostrare apprezzamento e gratitudine verso gli altri. Riconoscere le qualità e le azioni positive può rafforzare i legami e diffondere emozioni positive.
  8. Pianifica il futuro in modo ottimista: impara a vedere le sfide come opportunità di crescita. Visualizza i tuoi obiettivi e pianifica con ottimismo, focalizzandoti su come puoi raggiungere ciò che desideri.
  9. Mantieni uno stile di vita sano: l’attività fisica regolare, una dieta equilibrata e un sonno sufficiente sono importanti per il benessere psicofisico. Assicurati di prenderti cura del tuo corpo per favorire un buon equilibrio emotivo.
  10. Riflessione positiva prima di dormire: prima di andare a letto, rifletti sui momenti positivi della giornata. Questa pratica può favorire uno stato d’animo positivo e contribuire a un sonno riposante.

L’applicazione di questi semplici passaggi nella vita di tutti i giorni può aiutare a promuovere il benessere, fisico e mentale, e a sviluppare una prospettiva più positiva. La costanza e la pratica costituiscono la chiave per integrare la Psicologia Positiva nella tua vita e sperimentarne i benefici nel lungo termine.

 

Bibliografia
  • Csikszentmihalyi, M. (1992). La corrente della vita: la psicologia del benessere interiore. Frassinelli, Milano.
  • Peterson, C. (2008). What is positive psychology, and what is it not? Psychology Today https://www.psychologytoday.com/us/blog/the-good-life/200805/what-is-positive-psychology-and-what-is-it-not
  • Seligman, M. E., & Franzosi, T. (2010). La costruzione della felicità. Sperling paperback.
  • Seligman, M. E., Steen, T. A., Park, N., & Peterson, C. (2005). Positive psychology progress: empirical validation of interventions. American psychologist, 60(5), 410. https://psycnet.apa.org/record/2005-08033-003
  • Seligman, M. E. (2019). Positive psychology: A personal history. Annual review of clinical psychology, 15, 1-23. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30525996/
  • Seligman, M. E. (2009). What You Can Change… and What You Can’t: The Complete Guide to Successful Self-Improvement. Vintage.
  • Seligman, M. E., Caprara, G. V., & Innocenti, F. (2013). Imparare l’ottimismo: come cambiare la vita cambiando il pensiero.

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