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Qual è il confine tra senso del dovere e senso di colpa

Riconoscere il confine tra responsabilità e paura

Il senso del dovere emerge nelle difficoltà della vita, mostrando il cammino da seguire. Eppure, talvolta, è accompagnato da un’ombra silenziosa, il senso di colpa, che s’insinua tra le azioni e i pensieri. Il confine tra ciò che dobbiamo fare e ciò che temiamo di non essere all’altezza di fare si dissolve, lasciando il posto al peso della responsabilità e al timore del fallimento.

Una spinta ambivalente

Il senso del dovere può trasformarsi in una spinta ambivalente: da una parte solleva, dall’altra opprime mentre cerchiamo di comprendere se agiamo per amore della giustizia o per paura di essere giudicati. Collegati, ma distinti nello stesso tempo, il legame tra senso del dovere e senso di colpa si manifesta soprattutto nel modo in cui influenzano la motivazione e il benessere psicologico. Trovare un equilibrio tra senso del dovere, senso di colpa e benessere personale è cruciale per stabilire parametri in base ai quali, nella quotidianità, valutare con moderazione ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

Senso del dovere: cos’è e quando non fa bene

Il senso del dovere, nella sua accezione canonica, è una forza motivazionale che deriva dal desiderio di adempiere a obblighi morali, sociali o personali. È una spinta verso comportamenti che vengono percepiti come giusti o necessari. Generalmente, si tende a considerare il senso del dovere come una qualità. Chi lo possiede è percepito come affidabile e responsabile. I caregiver ce lo inculcano fin da piccoli: fare del proprio meglio a scuola, impegnarsi negli sport e non deludere le aspettative. Nel tentativo di educare si corre però il rischio di far sentire l’educando responsabile della felicità altrui, convincendolo che, se dovesse deludere le aspettative, causerebbe dispiaceri e dolori.

Il senso del dovere può, in una modalità positiva, essere un movente propositivo. Viceversa, se utilizzato in modo eccessivo o rigido, può avere effetti negativi soprattutto sul benessere psicologico. La costante pressione e il rimuginare sugli obiettivi non raggiunti può portare a disturbi del sonno. La difficoltà a staccare la mente, unita a un costante senso di preoccupazione, può impedire il rilassamento e il recupero necessario per il benessere psicofisico.

Paradossalmente, l’eccessivo senso del dovere può portare a un calo della produttività. L’ansia e lo stress associati alla sensazione di dover fare tutto perfettamente possono inibire la creatività e la capacità di concentrarsi, portando alla procrastinazione.

Spingere sé stessi a raggiungere obiettivi o mantenere determinati standard può, in alcuni casi, attivare un ciclo di stress cronico mantenendo alti i livelli di ormoni dello stress come il cortisolo. Questo, con il passare del tempo, può portare a problemi come ansia, irritabilità e difficoltà a rilassarsi.

 



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Senso di colpa: utile solo se in piccole dosi

Quando si percepisce di aver violato un valore morale o di non aver adempiuto a un obbligo, non è raro provare un’emozione negativa. Questo disagio emotivo è chiamato senso di colpa. A seconda dei casi, può derivare dall’aver deluso qualcuno, non aver rispettato un impegno, aver infranto una regola personale o sociale o dall’aver fallito nel raggiungere aspettative proprie o altrui.

Se in piccole dosi questa emozione negativa può essere utile, anzi il più delle volte è necessaria per riconoscere errori e correggere comportamenti sbagliati. Tuttavia, un senso di colpa cronico o eccessivo può essere molto dannoso per la salute mentale, portando a stress, ansia, bassa autostima e depressione.

Il legame tra senso del dovere e senso di colpa

Il senso del dovere è una motivazione potente e positiva quando è usato in modo equilibrato, aiutando a mantenere responsabilità e impegni. Tuttavia, quando diventa troppo rigido o perfezionistico, può portare al senso di colpa, che mina il benessere mentale e porta a stress, ansia e autocritica eccessiva. Trovare un equilibrio tra questi due elementi è fondamentale per mantenere la motivazione senza sacrificare la salute mentale.

Il legame tra senso di colpa e senso del dovere risiede nel modo in cui entrambi influenzano la motivazione e il comportamento delle persone, spesso intrecciandosi quando si parla di responsabilità personali e sociali. Vediamo come e in quali circostanze si collegano:

  • motivazione: se è positiva porta ad agire in linea con i propri valori o responsabilità. Tuttavia, quando una persona non riesce a soddisfare questo senso del dovere, può emergere il senso di colpa.
  • risposta al dovere inadempiuto: se una persona non riesce a raggiungere gli standard che si è posta o che gli altri le hanno imposto, può sviluppare un senso di colpa.
  • perfezionismo e ansia: quando il senso del dovere è eccessivo o rigido, può trasformarsi in perfezionismo, dove non si accettano errori. Questo porta facilmente al senso di colpa, se non si raggiungono aspettative irrealistiche. L’ansia e lo stress possono aumentare quando il senso del dovere è vissuto con una costante paura di deludere sé stessi o gli altri.
  • pressione esterna: se aspettative sociali o familiari non vengono soddisfatte, il senso di colpa può derivare dal timore di aver deluso gli altri.
  • pressione interna: quando il senso del dovere è autoimposto, il fallimento a soddisfare questi standard può portare a un senso di colpa più profondo e personale, legato all’autostima e al valore personale.
  • autocritica: una persona che non raggiunge i suoi obiettivi può incolparsi e punirsi mentalmente, sviluppando un senso di colpa cronico. Questo può generare ansia, stress e depressione.

Equilibrio sano tra dovere e colpa

Le persone, spesso, utilizzano il senso di colpa e il senso del dovere come strumenti di motivazione cadendo nel perfezionismo tossico. Non si accontentano mai dei loro risultati perché hanno standard estremamente elevati e irrealistici.

Per evitare che il senso del dovere sfoci in colpa distruttiva, è fondamentale trovare un equilibrio sano. Riconoscere che nessuno è perfetto e che tutti commettono errori è essenziale. Sviluppare un senso di autocompassione aiuta a ridurre il senso di colpa quando non si riescono a soddisfare aspettative troppo alte. Fissare obiettivi raggiungibili e riconoscere i propri limiti è importante per evitare di sentirsi sopraffatti e, anziché concentrarsi solo sugli errori, è utile riconoscere e celebrare i progressi fatti.

Senso del dovere e senso di colpa ci accompagnano lungo il cammino della vita, modellando le nostre scelte, ma per quanto potenti non devono trasformarsi in catene. Riconoscere che il dovere nasce dall’impegno verso noi stessi e gli altri, e che il senso di colpa non è una sentenza, ma un segnale di crescita, può liberarci da pesi inutili. Solo quando impariamo a bilanciare queste forze possiamo agire non per paura, ma per autentico desiderio di migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda.

 


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Bibliografia
  • Della Seta, L. (2019). Debellare il senso di colpa. Contro l’ansia, contro la sofferenza psichica. Marsilio.
  • Ferliga, P. (2010). Attraverso il Senso di colpa. Per una terapia dell’anima. San Paolo.
Sitografia
  • https://www.ipsico.it/news/senso-di-colpa/
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