La piattaforma Frontiers, punto di riferimento per ricercatori scientifici di tutto il mondo, ha pubblicato il Position paper promosso dalla Fondazione Patrizio Paoletti e da 8 Università in tutto il mondo. È l’articolo scientifico nato dall’evento “RESILIENCE FOR THE FUTURE: la tavola rotonda internazionale sulla resilienza promossa dalla Fondazione il 19 gennaio scorso.
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Quali sono stati gli effetti della pandemia di Covid-19 sul nostro benessere psico-fisico? I livelli di stressCos’è lo stress? Dal punto di vista clinico, lo stress è... Leggi e ansiaCos'è l'ansia e quali sono i sintomi? L'ansia è considerat... Leggi sono cresciuti in tutte le fasce d’età. A livello globale, tra gennaio 2020 e gennaio 2021, i disturbi depressivi sono aumentati del 27% e quelli d’ansia del 25%. La pandemia ha raddoppiato in particolare la prevalenza di sintomi depressivi e d’ansia tra i giovani.
Questi effetti hanno evidenziato l’urgenza per gli individui e le società di fortificarsi a livello psicosociale. Un costrutto chiave per rispondere a questa esigenza è la resilienza. Nel lavoro pubblicato da Frontiers ci si riferisce alla resilienza come alla capacità di affrontare, superare e uscire rafforzati da esperienze negative. Ad oggi, la maggior parte degli studi sugli effetti della pandemia esamina principalmente i fattori di rischio per la salute degli individui. Sono ancora pochi gli studi che esplorano le risorse e i fattori che promuovono il coping positivo rispetto agli effetti negativi della pandemia.
Il position paper firmato da Patrizio Paoletti, dai ricercatori del RINED – Istituto di Ricerca in Neuroscienze, Educazione e Didattica della Fondazione Patrizio Paoletti – e di altre 8 prestigiose Università del mondo (tra cui Stati Uniti, Canada, Israele, India e Francia) è il risultato di una riflessione collettiva condivisa dai ricercatori sulla resilienza. Gli studiosi si sono chiesti come la pandemia possa essere considerata un catalizzatore del cambiamento, e il periodo post-pandemico un trampolino di lancio per costruire comunità e strutture sociali più resilienti.
Come contributo per affrontare l’attuale emergenza, vengono presentati quattro insight interdisciplinari:
1. La consapevolezza del funzionamento del cervello e del suo potenziale
2. L’interconnessione umana per superare le avversità
3. La centralità dei programmi scolastici che dovrebbero educare le future generazioni alla resilienza
4. Gli strumenti di auto-formazione.
Proprio sulla base di questi insight, la Fondazione Patrizio Paoletti ha progettato un programma di formazione alla resilienza dal titolo “Le 10 chiavi per la resilienza”, che ha già impiegato attraverso il progetto “Prefigurare il futuro” in diversi contesti, come la scuola pubblica e il circuito penale.
Per approfondire il Position Paper clicca qui.
Per maggiori informazioni sull’evento rimandiamo alla nostra pagina dedicata “RESILIENCE FOR THE FUTURE”.
Di seguito, inoltre, il video integrale della tavola rotonda.