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Fondazione Patrizio Paoletti in prima linea nelle emergenze

Fondazione Patrizio Paoletti è da sempre attiva nell’ambito di interventi d’emergenza a favore delle popolazioni colpite da disastri naturali. Impegnata da oltre 20 anni nella ricerca neuroscientifica e psicopedagogica, la Fondazione è specializzata nello sviluppo di tecniche interiori e modelli pedagogici e nelle relazioni d’aiuto in contesti di particolare disagio. Oltre a realizzare numerosi interventi di sostegno sociale e scolastico in Italia e nei Paesi in Via di Sviluppo (Brasile, Congo RDC, Haiti, India, Indonesia, Perù), fin dalla sua origine la Fondazione ha operato in contesti d’emergenza, come in Indonesia (dopo lo tsunami del 2004) e in Abruzzo (in seguito al terremoto del 2009).

Nel 2010 la Fondazione Patrizio Paoletti ha attivato una missione ad Haiti dopo il terremoto, nel poverissimo quartiere Warf Jeremie di Port au Prince, per la realizzazione degli interventi post emergenza (riattivazione ambulatorio pediatrico, visita alle infrastrutture scolastiche crollate). In Italia, nel 2012 ha realizzato un intervento di supporto pedagogico alla genitorialità a seguito del terremoto in Emilia Romagna. Qui, l’equipe della Fondazione ha aiutato oltre 200 genitori a gestire al meglio con i loro figli il trauma del terremoto, attivando un numero verde, distribuendo oltre 4000 vedemecum e allestendo una ludoteca da campo attivando, con i suoi counselor e pedagogisti, laboratori ludico-didattici e attività ricreative per i bambini.

Nel 2017, in occasione del sisma in Umbria e nelle Marche iniziato nel 2016 , Fondazione Patrizio Paoletti ha dato vita al progetto “Prefigurare il futuro: metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità” per promuovere l’apprendimento basato sulle risorse positive interiori – quali intelligenza emotiva, autoconsapevolezza, resilienza, speranza e progettualità – nelle comunità colpite dal terremoto.

L’iniziativa aveva fatto seguito all’intervento di emergenza psico-pedagogica attivato fin dai primi minuti del terremoto in Centro Italia attraverso l’attivazione di un presidio locale per poter offrire aiuto e sostegno ai bambini e alle loro famiglie, la creazione di un numero verde per fornire ai genitori indicazioni utili su come affrontare il disagio post-terremoto con i bambini e la realizzazione di un vademecum post-sisma, come già realizzato in precedenza per l’Emilia Romagna. L’obiettivo dell’intervento era stato subito quello di far sì che i bambini, e gli adulti prima di loro, potessero nuovamente trovare forza, fiducia e speranza dopo un evento così traumatico.

Dopo aver fornito sostegno alle comunità, vittime di disastri naturali e non solo, come l’intervento a supporto della comunità ligure in occasione del crollo del Ponte Morandi, dal 2019, “Prefigurare il futuro” è diventato un progetto nazionale che, attraverso percorsi formativi basati su saperi neuroscientifici psicologici e pedagogici organizzati secondo i principi della Pedagogia per il Terzo Millennio, risponde in tempo reale alle emergenze ambientali, sociali ed educative su tutto il territorio nazionale. Attraverso il Progetto si è cercato di affrontare l’enorme sfida che la pandemia da COVID-19 ha lanciato a tutti.

Da oltre 20 anni, la ricerca di eccellenza al servizio dell’umanità.

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