
Cos’è il welfare culturale per una salute globale?
Arti e cultura come fonti di benessere
La salute globale è più che semplice assenza di malattia, ma è uno stato di completo benessere, che deve coinvolgere tutti gli aspetti dell’essere umano. Carl Rogers, lo psicoterapeuta padre del counseling, negli anni Quaranta ha proposto il concetto di benessere come full functioning, cioè come funzionamento completo della persona. Riflettiamo qui sui soggetti che dovrebbero essere i fautori della promozione della salute, ossia i sistemi istituzionali: è auspicabile che siano i primi a collaborare e strutturarsi, per poter ideare e proporre pratiche di carattere innovativo. E questo al fine di offrire quotidianamente delle proposte che diventino leva sociale ed economica. Riuscendo così a superare la frammentarietà degli interventi e puntare ad azioni di sistema.
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ToggleApprocci istituzionali al benessere attraverso il welfare culturale
Il recente interesse nei confronti del welfare culturale in Italia – già molto diffuso in altri paesi europei, soprattutto in Gran Bretagna e nei Paesi Scandinavi – non dovrebbe destare stupore. Anzi, i concetti alla base di esso, ossia salute globale, qualità della vita e benessere, sono gli stessi obiettivi che ritroviamo in tutte le agende politiche. La differenza riguarda il mezzo attraverso il quale raggiungerli. La “sfida educativa” sta nel riuscire a considerare le arti e la cultura come fonti importanti del benessere umano, come nel progetto AIDA di Fondazione Patrizio Paoletti, che integra innovazione digitale, artistica e museale per migliorare la qualità della vita delle persone affette dalla malattia di AlzheimerLa Malattia di Alzheimer, anche conosciuta come demenza di A... Leggi e dei loro caregiver.
Sembra che ci si stia indirizzando a raccogliere questa sfida, attraverso il riconoscimento dell’importanza degli aspetti culturali del benessere globale tanto che la Nuova Agenda Europea della Cultura 2030, adottata nel maggio 2018, indica come pilastri delle prossime decadi i crossover culturali. Per crossover culturali si intendono le relazioni sistemiche e sistematiche con altri ambiti di policy, un tempo debolmente interconnessi, in primis quello tra cultura e benessere.
La necessità di formazione degli operatori
Creare un dialogo tra i diversi attori della società è sicuramente uno dei nodi più difficili da sciogliere. Perché c’è bisogno di superare barriere concettuali, linguistiche e di pensiero da parte di tutti i settori protagonisti. Per superare tali problematiche si fa ancora più forte la necessità di rendere gli operatori dei diversi campi i primi protagonisti delle attività, fornendo loro attraverso corsi di formazione, workshop, convegni e seminari, quelle soft skills che andranno poi a fare la differenza nel momento dell’attività vera e propria. Il welfare culturale non è solo un investimento che migliora la qualità della vita delle persone, ma produce anche “effetti macro-economici rilevanti” sul sistema sanitario nazionale, ad esempio, abbattendo le spese di cura e ospedalizzazione per gli anziani o per alcune patologie.
Secondo il Report “Culture for Health”, presentato presso la Commissione Europea nel novembre 2022, le soluzioni che integrano il welfare culturale nella salute pubblica hanno dimostrato di avere un elevato rapporto di ritorno sull’investimento (ROI): 1 a 14 in media, 1 a 27 per gli interventi a livello nazionale.
Prevenzione e stili di vita
Perciò, nella prospettiva di benessere culturale, più che altro, grande importanza viene data al tema della prevenzione e dell’attenzioneL'attenzione è un processo cognitivo complesso e multidimen... Leggi allo stile di vita e alle sue disfunzioni, in linea con una concezione della salute non solo come semplice assenza di patologie, ma come piena capacità di espressione individuale, basata sul connubio tra mente e corpo, che si traduce anche in una migliore resilienzaCosa si intende per resilienza? Secondo l'American Psycholog... Leggi contro i fattori di stressCos’è lo stress? Dal punto di vista clinico, lo stress è... Leggi ambientale e gli agenti patogeni, rifacendosi quindi al concetto biopsicosociale della salute.
Il welfare culturale è un tema di notevole rilevanza anche in relazione alla questione dell’invecchiamento della popolazione e al calo delle nascite. Fenomeni che interessano l’Italia in modo particolare, se si consdiera il cosiddetto inverno demografico del paese. Secondo dati ISTAT del 31 maggio 2025, la popolazione italiana è diminuita di 14mila unità rispetto all’inizio dell’anno, con un calo della natalità del 7,9%, rispetto agli stessi mesi del 2024, mentre il numero medio di figli per donna ha toccato nel 2024 il minimo storico di 1,18.
Welfare culturale per l’inclusione
La promozione del welfare culturale ha ricadute anche sui molti problemi sociali legati alle disabilità, infatti questo è riconosciuto come fattore di inclusione e di empowerment per persone con disabilità anche gravi e per persone in condizioni di marginalizzazione o svantaggio.
Avendo chiaro che il concetto di disabilità abbraccia il rapporto tra la persona e il suo ambiente di riferimento, l’educazione, il lavoro e le attività sociali sono gli ambiti sui quali le istituzioni e la società civile devono impegnarsi poiché rappresentano momenti di fondamentale importanza per la vita di ognuno di noi. Perciò è necessario sviluppare servizi che rispondano a tali necessità, sicuramente sfruttando le risorse offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), ma anche lavorando sull’utilizzo dei musei e del patrimonio culturale per fini di inclusioneL'inclusione non è solo una parola chiave dei nostri tempi,... Leggi sociale e miglioramento della qualità della vita.
Giorgia Marchionni è Coordinatrice e Project Manager del CRHACK LAB. Dopo la laurea triennale in Beni e Attività Culturali (Università degli Studi di Perugia), ha conseguito la laurea magistrale in Management dei Beni culturali (Università degli Studi di Macerata) e il dpiloma presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici (Università degli Studi di Macerata). Lavora a progetti nazionali ed internazionali nell’ambito del Patrimonio Culturale, accessibilità e inclusione, come ACCEASY-Easy to Read, Easy to Access che che mira ad aprire il patrimonio culturale alle persone con disabilità intellettiva e di usare il patrimonio culturale strumento per promuovere l’inclusione sociale.
AIDA – Alzheimer patients Interaction through digital and Art, che mira a creare una metodologia per aiutare le persone con da Alzheimer e i loro caregiver, utilizzando l’arte e il digitale.ArteMIA-L’Arte come Mezzo per l’Inclusione e l’Accessibilità che ha l’obiettivo di creare una guida museale realizzata da persone con disabilità cognitive. Inoltre, è attivamente coinvolta in attività incentrate sulla promozione del Patrimonio Culturale.
- Rogers, C. R. (1961). “On Becoming a Person: A Therapist’s View of Psychotherapy.” London: Constable.
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- Seligman, M. E. P., & Csikszentmihalyi, M. (2000). “Positive Psychology: An Introduction.” American Psychologist, 55(1), 5-14.
- Peterson, C., & Seligman, M. E. P. (2004). “Character Strengths and Virtues: A Handbook and Classification.” Washington, DC: American Psychological Association.
- Stuckey, H. L., & Nobel, J. (2010). “The Connection Between Art, Healing, and Public Health: A Review of Current Literature.” American Journal of Public Health, 100(2), 254-263.
- Cohen, G. D. (2006). “Research on Creativity and Aging: The Positive Impact of the Arts on Health and Illness.” Generations, 30(1), 7-15.
- European Commission. (2018). “A New European Agenda for Culture.”
- ISTAT. (2023). “Rapporto annuale 2023. La situazione del Paese”.
- https://www.istat.it/notizia/bilancio-demografico-mensile-gennaio-maggio-2025/
- https://www.ilsole24ore.com/art/natalita-118-figli-donna-minimo-storico-2024-AGfN86rD
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