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Nuove frontiere della Didattica

La progettazione europea di Fondazione Patrizio Paoletti

Dal 2019, sino ad ora, la Fondazione si è impegnata in modo progressivo nell’implementazione di progetti finanziati dalla Commissione Europea, specificatamente nell’ambito Erasmus Plus. La ragion d’essere di questi progetti, a livello più ampio, mira alla diffusione dell’apprendimento per individui singoli o per gruppi target e alla promozione della mobilità attraverso un approccio creativo, innovativo e inclusivo negli ambiti della formazione, della gioventù e delle politiche sportive.

Un altro aspetto specifico dei progetti Erasmus Plus è il loro caratterizzarsi come iniziative ed attività di formazione continua in termini di didattica e apprendimento, in ambiti che l’Unione Europea ritiene strategici per lo sviluppo sociale futuro: cooperazione, sostenibilità, identità europea e cittadinanza attiva. L’azione della Fondazione Patrizio Paoletti si è focalizzata sulle tipologie progettuali KA2 (Key Action 2), contribuendo alla formazione per insegnanti, allo sviluppo professionale degli educatori e al supporto per i genitori. Inoltre, questa metodologia progettuale concentra i suoi sforzi anche sul contrasto alla dispersione scolastica e alle difficoltà nell’apprendimento, attraverso la realizzazione di nuovi strumenti tecnologici e non, per l’innovazione didattica e l’inclusione.

Un’altra peculiarità che rappresenta le fondamenta dei progetti Erasmus Plus, è il loro carattere internazionale volto a incoraggiare il multilinguismo, lo scambio delle buone pratiche e la coesione europea. Attualmente in Europa sono in attività migliaia di progetti Erasmus Plus gestiti da partenariati transnazionali.

Negli ultimi quattro anni e mezzo, l’azione dell’Ente ha visto un repentino susseguirsi di progetti Erasmus Plus caratterizzati da obiettivi e modalità di implementazioni diverse e da una forte ricerca innovativa. Alcune di queste Key Action, nel corso degli anni, hanno assistito al loro tramonto contestualmente al completamento delle loro attività; altre, invece, sono nel bel mezzo della loro vita progettuale mentre altre ancora hanno appena iniziato i loro primi passi nel vasto universo dell’Erasmus Plus. Il progetto capostipite, iniziato nell’ormai lontano 2019, è PRO LEARN che mirava a  favorire il processo di apprendimento e le capacità cognitive dei bambini e adolescenti (6-14 anni) attraverso  delle metodologie innovative e un approccio globale e onnicomprensivo.

Se per il progetto PRO LEARN il cuore pulsante della sua azione batteva per gli stili di apprendimento, il successivo progetto Kid Preneuriship avrebbe posto l’accento sullo sviluppo delle capacità imprenditoriali dei bambini (5 – 10 anni) attraverso lo sviluppo di specifiche skills quali: curiosità, creatività, spirito di iniziativa, lavoro di squadra ed educazione all’imprenditorialità. Il progetto School Adaptability ha poi messo in luce le problematiche educative legate al fenomeno delle migrazioni e ha cercato di migliorare l’adattabilità di ragazzi dai 6 ai 14 anni, con passato migratorio, in un nuovo ambiente scolastico.

Altri progetti come PLATONIC invece, si sono concentrati sulle fasce più deboli del contesto giovanile, ovvero i bambini dagli 0 ai 6 anni con difficoltà nello sviluppo, attraverso la creazione di strumenti digitali e non, per il monitoraggio e il contrasto di alterazioni negative nella crescita. Il progetto AIDA, da poco concluso, è l’unico progetto che non ha incentrato i suoi sforzi nella salvaguardia dei giovani, bensì sullo sviluppo di un nuovo approccio per i pazienti Alzheimer, con l’obiettivo di migliorare la loro vita e quella di coloro che li assistono.

Tra i progetti ancora in corso, annoveriamo I-SCHOOL che, attraverso un approccio interdisciplinare, mira alla promozione culturale e ad ampliare la consapevolezza di insegnanti e studenti riguardo il patrimonio e le tradizioni del proprio Paese. La Fondazione Patrizio Paoletti è entrata nell’ultimo anno progettuale di EQstudents, un progetto molto particolare che si prefigge l’obiettivo di implementare delle innovative risorse tecnologiche e documentali al fine di potenziare lo sviluppo dell’intelligenza emotiva nei bambini e negli adolescenti di età 6-15 anni.

Infine, quest’anno il nostro Ente si è lanciato in una nuova avventura grazie al progetto SPIRIT. Questo complesso progetto, caratterizzato da un nutritissimo partenariato, avrà come obiettivo principale il potenziamento delle capacità trasversali dei bambini attraverso il coinvolgimento degli insegnanti.

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