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Bambini e attività all’aria aperta

La ricetta per il benessere mentale nell’infanzia

Correre respirando il profumo dell’erba bagnata, giocare a nascondino tra gli alberi, sentire tra le mani il calore dei granelli di sabbia costruendo castelli in riva al mare. Queste avventure, tipiche di un’infanzia trascorsa all’aria aperta, sono esperienze destinate a diventare conoscenze nell’interiorità di ogni bambino, costituendo il fondamento di una crescita sana e armonica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fornito indicazioni sulla quantità di tempo che i bambini, in base alla loro età, dovrebbero dedicare all’attività fisica quotidiana per uno sviluppo sano non solo del corpo, ma anche della mente. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Glasgow, infatti, i bambini che praticano attività all’aria aperta godono di un maggior benessere mentale, inteso come autostima, capacità cognitive e maturazione personale.

Salute mentale infantile, le linee guida dell’OMS

La salute mentale dei bambini è progressivamente peggiorata. Una ricerca pubblicata sul Journal of Pediatrics evidenzia che i casi di ansia e depressione infantile sono quintuplicati negli ultimi cinquant’anni. Secondo gli autori dello studio, tale disagio è dovuto, almeno in parte, al poco tempo che sia i più piccoli che gli adolescenti dedicano al gioco e alle attività all’aria aperta.

Si tratta di un’ipotesi che ben si intreccia con quanto sostenuto da un’indagine dell’OMS, secondo la quale l’81% di bambini e ragazzi non svolge sufficiente attività fisica, trascorrendo troppo tempo in ambienti chiusi e davanti a dispositivi elettronici. Su questa scorta le linee guida dell’OMS raccomandano tre ore al giorno di movimento per i piccoli dai due ai cinque anni e un’ora al giorno dai cinque anni in su. Non è necessario praticare sport impegnativi, l’importante è muoversi, magari giocando a calcio con gli amici, andando in bicicletta o passeggiando in un parco.

 


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Attività nella natura: una garanzia per la salute mentale

Trascorrere almeno sessanta minuti al giorno all’aria aperta, sottolinea lo studio dell’Università di Glasgow, diminuisce del 50% la probabilità per i più giovani di sviluppare problemi psicologici. Il contatto con la natura facilita, infatti, la produzione di serotonina, migliorando nei bambini la capacità di gestire lo stress, affrontare situazioni difficili e sostituire le emozioni negative con quelle positive.

Interagire con l’ambiente naturale rafforza anche la creatività. Giocare fantasticando che i rami siano bacchette magiche o fare di un albero una casa favorisce la capacità immaginativa, aprendo la mente alla successiva comprensione del significato simbolico delle cose e dei concetti.

Impegnarsi in attività motorie in ambienti naturali implica, non in ultimo, il coinvolgimento dei cinque sensi. Rotolarsi su un prato, o camminare guardando il tramonto, comporta il realizzarsi di un apprendimento fondato sulla sperimentazione, sull’esperienza che diventa educazione. Come riporta buona parte della letteratura psicologica, questo genere di apprendimento permette ai bambini di aumentare la capacità di problem solving, migliorando la propria autostima e il controllo sulla realtà spazio-temporale.

Aria aperta, luogo per riposare l’attenzione

La natura ha anche una funzione rigenerante, aiutando i bambini a ripristinare l’attenzione diretta. Quest’ultima, richiesta soprattutto a scuola, consiste nel concentrarsi volontariamente su qualcosa e richiede, per la sua attuazione, una forte dose di energia, causando spesso condizioni di stress.

A questo tipo di attenzione si contrappone l’attenzione indiretta e involontaria, la cui attivazione non richiede alcuno sforzo da parte di chi la esercita e che entra in gioco quando l’ambiente lo permette. In questa prospettiva, la teoria della Rigenerazione dell’Attenzione degli psicologi Rachel e Stephen Kaplan suggerisce come l’ambiente naturale, stimolando l’attenzione indiretta, permetta a quella diretta di “riposare”, ripristinandosi.

Le caratteristiche di un ambiente rigenerante sono quattro:

  • suscitare una sensazione di fascino e piacevolezza estetica
  • produrre un senso di evasione e lontananza dal quotidiano
  • essere abbastanza esteso da favorire l’esplorazione senza sforzo cognitivo
  • avvicinarsi alle aspettative degli individui che si muovono al suo interno

Mentre gli ambienti urbani impediscono la rigenerazione dell’attenzione diretta a causa di stimoli eccessivi, come il traffico e la pubblicità, gli ambienti naturali catturano involontariamente l’attenzione, senza indurre a dirigerla verso un oggetto specifico e permettendo a quella diretta di “ricaricarsi”.  Questo ripristino intellettivo, inoltre, favorisce lo sviluppo di un’altra capacità adattiva nei bambini, l’autoregolazione. La capacità di autoregolarsi permette di controllare i propri impulsi, modulare il comportamento e relazionarsi con gli altri, stabilendo rapporti di reciprocità e cooperazione.

L’attività fisica all’aria aperta permette al bambino di porre le basi dell’adulto che sarà domani. Come scrive il naturalista Stephen Moss: “La natura è uno strumento per indurre i bambini a sperimentare non solo il mondo esterno, ma sé stessi”.

 


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Bibliografia
  • Kaplan, R., & Kaplan, S. (1989). The experience of nature: A psychological perspective. Cambridge university press.
Sitografia
  • https://www.who.int/publications/i/item/9789240015128
  • https://www.who.int/publications/i/item/9789241550536
  • https://www.gla.ac.uk/
  • https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0160412024004331?via%3Dihub
  • https://alamarlife.com/teoria-della-rigenerazione-attenzione/
  • https://medicalxpress.com/news/2024-06-children-natural-environments-significantly-mental.html#google_vignette
  • https://www.unobravo.com/post/biofilia
  • https://www.researchgate.net/publication/330985893_Vitali_F_2018_Benefici_delle_attivita_motorie_e_sportive_per_lo_sviluppo_fisico_e_cognitivo_dei_bambini_pp_21-32_In_D_Colella_a_cura_di_Attivita_motorie_processo_educativo_e_stili_di_vita_in_eta_evolu
  • https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/bambini-Adolescenti
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