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Mantenere il nostro cervello in salute, a tavola

Alimentazione preventiva per le funzioni cognitive

Sappiamo come il cervello sia la centrale operativa che ci permette di svolgere tutte le funzioni fisiche e mentali. Queste ultime sono propriamente definite “funzioni cognitive”. Comprendono, per esempio, l’attenzione, la capacità di ricordare e, quindi, di compiere una serie di azioni fisiche o mentali in una sequenza finalizzata a uno scopo. Includono anche la capacità di giudicare e prendere decisioni, imparare, pensare: insomma, di vivere una vita responsabile e gratificante.

Cosa può succedere, col tempo, al nostro cervello?

Il cervello purtroppo invecchia, così come il resto del nostro corpo. I nostri capelli, che sono fuori dal cranio, diventano bianchi. Similmente il cervello, che è dentro il cranio, con il passare degli anni tende a rimpicciolirsi perché si riduce il numero di cellule che lo compongono. Si riducono anche le connessioni tra le cellule nervose e quelle che si mantengono tendono a diventare meno efficienti. Abbastanza frequentemente il cervello può anche ammalarsi, sviluppando malattie dette “neurodegenerative” come la malattia di Alzheimer e di Parkinson.

Oppure può accadere che una cronica insufficienza di circolazione esiti in una condizione definita “vasculopatia cerebrale cronica”.  In questi casi, la perdita di funzioni cognitive che avviene fisiologicamente nel corso dell’invecchiamento, ma che permette all’anziano di “funzionare” adeguatamente nella vita di tutti i giorni, subisce un’accelerazione, che può portare alla perdita dell’autosufficienza. Per tale motivo, la salute del nostro cervello deve rappresentare un punto di attenzione sin dalla giovane età. Scelte sbagliate possono identificare comportamenti a rischio che a medio-lungo termine possono compromettere le nostre capacità cognitive.

 


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Cosa possiamo fare

È importante proteggere nel corso del tempo il nostro cervello. In primis, è necessario mantenere un’attività mentale costante, grazie al lavoro e a quello che possiamo fare nel tempo libero, per esempio leggere e studiare. Un fattore importantissimo è l’attività fisica, che aumenta la quantità di sangue che arriva al cervello. Un altro elemento fondamentale è la dieta, che ha un ruolo protettivo sul cervello, agendo su diversi fronti:

  • previene le principali malattie croniche, che rappresentano un fattore di rischio di demenza: l’obesità, il diabete tipo 2, l’ipertensione, la dislipidemia, le malattie vascolari.
  • protegge il cervello dall’azione di sostanze dannose, come i grassi saturi e i metalli pesanti.
  • fornisce al cervello sostanze protettive, come le migliaia di fitocomposti ad azione antinfiammatoria e antiossidante, presenti nei cibi vegetali naturali.

Da uno studio del 2015, effettuato su circa 28mila persone, è emerso che coloro che consumano più frutta, verdura e cereali integrali hanno il rischio di demenza più basso, durante il periodo di osservazione, durato 56 mesi.

Prevenire la demenza con l’alimentazione

Le raccomandazioni per la prevenzione della demenza emanate dal Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM) suggeriscono di:

  • Ridurre al minimo l’assunzione di grassi saturi e trans.
  • Assumere verdura, legumi di ogni tipo (fagioli, piselli, lenticchie), frutta e cereali integrali, considerandoli i cibi fondamentali della dieta.
  • Consumare 30 grammi al giorno di frutta secca o semi oleaginosi (una piccola manciata), che forniscono una fonte salutare di vitamina E.
  • Includere nella dieta quotidiana una fonte affidabile di vitamina B12, come i cibi fortificati o un integratore, in grado di fornire almeno la dose giornaliera raccomandata di questa vitamina.
  • Se si decide di utilizzare un preparato multivitaminico, scegliere una marca che non contenga ferro e rame e assumere gli integratori di ferro solamente se vengono prescritti da un medico.
  • Anche se il ruolo dell’alluminio nella demenza di Alzheimer rimane controverso, è prudente evitare l’uso di pentole, antiacidi, lievito e altri prodotti che possano introdurlo nella tua dieta.
  • Inserire regolarmente l’attività fisica aerobica nella nostra routine: almeno 40 minuti di camminata a passo veloce 3 volte alla settimana.

La dieta Healthy dell’OMS

Anche l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (WHO) ha emanato delle linee guida che prevedono l’adozione di una dieta “Healthy” per la riduzione del rischio di declino cognitivo e demenza. La dieta dovrebbe avere queste caratteristiche:

  • ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, frutta secca e semi
  • con meno del 10% dell’energia totale da zuccheri semplici
  • con meno del 30% dell’energia totale da grassi, di cui meno del 10% da grassi saturi e meno dell’1% da grassi trans
  • con meno di 5 g di sale al giorno.

Anche con la dieta possiamo proteggere il nostro cervello dal declino cognitivo, che nelle forme più gravi potrà esitare in demenza. Per farlo, risulta evidente l’importanza di scegliere una dieta a base vegetale, composta da cibi naturali integrali, oltre a mantenere uno stile di vita attivo: elementi essenziali per preservare la nostra salute globale.

Luciana BaroniLuciana Baroni è Neurologo, Geriatra, Fisiatra, Nutrizionista esperta in alimentazione a base vegetale. Socio fondatore e Presidente in carica di S.S.N.V. Ideatrice del metodo del PiattoVeg.
IG @dr_luciana.baroni

 

 

 


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Bibliografia
  • Smyth, A., Dehghan, M., O’Donnell, M., Anderson, C., Teo, K., Gao, P., … & Kwok, B. (2015). Healthy eating and reduced risk of cognitive decline: A cohort from 40 countries. Neurology84(22), 2258-2265.
Sitografia
  • http://www.pcrm.org/health/reports/dietary-guidelines-for-alzheimers-prevention
  • https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/healthy-diet
  • https://iris.who.int/bitstream/handle/10665/312180/9789241550543-eng.pdf.
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