Martedì 13 settembre Patrizio Paoletti ha condotto una conferenza presso il prestigioso Gonda Multidisciplinary Brain Research Center, in Israele, per presentare gli ultimi sviluppi della ricerca sul Modello Sferico della Coscienza, insieme a Tal D. Ben-Soussan, direttrice del RINED, istituto di ricerca della Fondazione Paoletti.
Il Modello Sferico della Coscienza, ideato da Patrizio Paoletti e oggetto di ricerca scientifica ormai pluridecennale, è stato considerato il modello più avanzato ed elegante per la coscienza finora prodotto nell’ambito delle neuroscienze cognitive. Si tratta di un modello inteso a descrivere le caratteristiche soggettive dell’esperienza e le diverse dimensioni del Sé definite dal modello.
Proprio sulla distinzione tra le diverse dimensioni del nostro sé e i loro correlati cerebrali, si concentra l’ultima pubblicazione scientifica a firma di Paoletti, Ben-Soussan e colleghi, di cui si tratterà nella conferenza presso il Gonda. Lo studio traccia una vera e propria mappa che permette ai ricercatori di individuare e definire con sempre maggiore accuratezza le caratteristiche di ogni stato e in questo modo testare l’efficacia dei metodi e delle tecniche per la consapevolezza di sé.
Sulla base del Modello Sferico della Coscienza, infatti, sono state sviluppate diverse tecniche di meditazioneUna prima definizione per chiarirci le idee Esistono tanti m... Leggi sia statica che dinamica, a loro volta oggetto di indagini scientifiche. Strumenti come il Quadrato Motor TrainingIl Quadrato Motor Training (QMT) è una tecnica di training ... Leggi, OMM, la Tecnica del Luogo della Pre-Esistenza. Proprio quelle indagini hanno mostrato come le tecniche basate sul Modello Sferico facilitino il movimento interiore da una dimensione astratta e spesso proiettiva e recriminatoria, ad una più incarnata e libera dall’incombenza delle memorie e delle proiezioni future. Ciò viene accompagnato nel cervello da una maggiore sincronia tra gli emisferi, e nei risultati dal potenziamento della creatività, innalzamento dell’attenzione e dalla riduzione della reattività incontrollata.
Grazie a questi strumenti efficaci e di semplice utilizzo, possiamo educarci quotidianamente alla scoperta delle diverse dimensioni della nostra mente e alla frequentazione di stati di silenzio e libertà interiore. Questi stati rappresentano indispensabili momenti di ricarica e rigenerazione mentale nei nostri contesti lavorativi, familiari e sociali troppo spesso frenetici e confusi. Le tecniche meditative divengono allora gli strumenti di quella ecologia della mente che dobbiamo praticare quotidianamente per far fiorire il nostro giardino interiore, una mente che produca nuove idee, associazioni creative, calma e capacità di rimandare la reazione a favore di una maggiore comprensione.
Per saperne di più sul Modello Sferico della Coscienza e le tecniche ad esso ispirate, visita il sito del nostro Istituto di ricerca RINED alla pagina dedicata
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