Gli effetti della meditazione sulla mente e il linguaggio
Intervista a Giovanna Colombetti
Giovanna Colombetti, professore associato presso il Dipartimento di Sociologia, Filosofia e Antropologia dell’Università di Exeter (Regno Unito), sarà ad I.C.O.N.S. il 27 luglio. Il suo intervento, intitolato “Le neuroscienzeIl cervello umano è una delle strutture più complesse e af... contemplative, esperienze e il problema di cosa può o non deve essere detto“, si concentrerà sul confronto tra le ricerche delle neuroscienze contemplative e quelle delle scienze sociali per quanto riguarda l’esperienza della meditazione e gli effetti sul linguaggio.
Secondo Giovanna Colombetti, sarebbe utile per le scienze sociali presentare alcune riflessioni ai neuroscienziati contemplativi che studiano le correlazioni cerebrali delle esperienze meditative: “Potrebbe essere interessante sottoporre alcune osservazioni che gli scienziati sociali hanno sollevato circa i limiti di tradurre in parole l’esperienza della meditazione. I neuroscienziati contemplativi hanno esaminato questi stati di coscienza, ma dovrebbero porsi anche un’altra domanda: che cosa significa l’esperienza della meditazione e come può essere definita da chi l’ha provata?”.
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Molte esperienze umane sono difficili da esprimere in parole, una di queste, come afferma Tal Dotan Ben-Soussan, direttrice dell’Istituto di ricerca della Fondazione, è l’accesso al luogo della pre-esistenza, quello spazio che Patrizio Paoletti ha definito come il Centro del Modello Sferico della Coscienza.
In questa intervista con Tal Ben-Soussan, Giovanna Colombetti afferma che gli stati di transizioni durante la meditazione sono utili anche per elaborare meglio l’accesso a questo spazio: “Sarebbe davvero interessante indentificare gli stati di transizione della meditazione e vedere cosa accade a livello cerebrale. Forse ci sono davvero de cambi dell’attività cerebrale che potrebbero segnalare l’entrata in questa sfera.“
Da questo punto di vista, il silenzioAntiche e moderne tradizioni filosofiche e spirituali hanno ... è l’elemento principale per accedere ad uno stato profondo di meditazione in grado di renderci più consapevoli di noi stessi: “Stare con se stessi in silenzio cambia il nostro modo di prestare attenzioneL'attenzione è un processo cognitivo complesso e multidimen... alle cose e ci fornisce una comprensione unica“.
Guarda l’intervista completa:
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- James, W. (1890/1950). The Principles of Psychology, Vol. 1. New York, NY: Dover.
- Paoletti, P., & Ben-Soussan, T. D. (2020). Reflections on inner and outer silence and consciousness without contents according to the sphere model of consciousness. Frontiers in Psychology, 11, 1807
- Paoletti, P., & Soussan, T. D. B. (2019). The Sphere Model of Consciousness: From Geometrical to Neuro-Psycho-Educational Perspectives. Logica Universalis, 13(3), 395-415.
- Paoletti, P., Ben-Soussan, Emotional Intelligence, Identification, and Self-Awareness According to the Sphere Model of Consciousness. The Science of Emotional Intelligence, S. G. Taukeni (Ed.), Doi: 10.5772/intechopen.98209
- Paoletti, P., Leshem, R., Pellegrino, M., & Ben-Soussan, T. D. (2022). Tackling the Electro-Topography of the Selves Through the Sphere Model of Consciousness. Frontiers in Psychology, 1534. Raffone, A., and Srinivasan, N. (2009). An adaptive workspace hypothesis about the neural correlates of consciousness: insights from neuroscience and meditation Prog. Brain Res. 176, 161–180. doi: 10.1016/S0079-6123(09)17620-3.
- Srinivasan, N. (2007). Cognitive neuroscience of creativity: EEG based approaches. Methods, 42(1), 109-116.
- Varela, F. J. (1996). Neurophenomenology: a methodological remedy for the hard J. Conscious. Stud. 3, 330–349.
- Wittmann, M. (2009). The inner experience of time. Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences, 364(1525), 1955-1967.
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