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Sport e sana alimentazione

Prima che sia troppo tardi: sport e sana alimentazione

L’importanza di sani stili di vita nell’adolescenza

Nella delicata fase evolutiva dell’adolescenza, l’adozione di sani stili di vita è un pilastro fondamentale per una salute globale, mentale e fisica. Un’alimentazione sana ed equilibrata e un’adeguata attività fisica sono strumenti essenziali per la prevenzione dei disturbi psicosociali che possono colpire i giovani, perdurando anche nell’età adulta. Oggi, con la campagna “Prima che sia troppo tardi” di Fondazione Patrizio Paoletti, puoi sostenere le attività psicopedagogiche nelle scuole e nei territori, per rafforzare le risorse interiori degli adolescenti e orientarli a sani stili di vita, per la salute di oggi e di domani.

Neuroplasticità e abitudini salutari

Durante l’adolescenza, il cervello attraversa un processo di rimodellamento straordinario. La corteccia prefrontale, responsabile delle funzioni esecutive, del controllo degli impulsi e della regolazione emotiva, è in fase evolutiva e raggiungerà la piena maturazione attorno ai 25 anni circa. Questo spiega perché gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili a disturbi dell’umore, ansia e comportamenti a rischio.

La neuroplasticità adolescenziale, tuttavia, rappresenta anche un’opportunità unica: ciò che viene appreso e sperimentato durante questi anni può lasciare un’impronta duratura sui circuiti neurali. Un’educazione allo sport e a una sana alimentazione diventano quindi abitudini salutari che metteranno radici a lungo termine: strumenti di prevenzione fondamentali, per la salute dei più giovani e degli adulti che diventeranno.

Attività fisica, salute psicoemotiva e cognitiva

L’esercizio fisico ha un ruolo essenziale nel nostro benessere, perché favorisce il rilascio di endorfine, dopamina e serotonina, che contribuiscono a migliorare l’umore e ridurre i sintomi depressivi e ansiosi.

Studi neurofisiologici dimostrano che l’esercizio regolare stimola la produzione del fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF), una proteina fondamentale per la crescita e la sopravvivenza dei neuroni. Livelli elevati di BDNF sono associati a una migliore plasticità sinaptica, memoria e capacità di apprendimento.

Inoltre, l’attività fisica regolare contribuisce a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, aiutando adulti e adolescenti a sviluppare resilienza emotiva ed equilibrio.

Lo sport per le competenze interiori e relazionali

Dal punto di vista psicopedagogico, lo sport rappresenta anche un laboratorio privilegiato per l’apprendimento di competenze socioemotive fondamentali. Lo psicologo dello sviluppo Lev Vygotsky sottolineava l’importanza dell’apprendimento sociale e collaborativo, che è caratteristica degli ambienti sportivi.

Attraverso lo sport, soprattutto quello condiviso e di squadra, gli adolescenti imparano diverse competenze emotive e relazionali, come:

  • Cooperazione e lavoro di squadra: sviluppando la capacità di lavorare verso obiettivi comuni
  • Gestione delle emozioni: imparando a controllare frustrazione, rabbia e delusione
  • Rispetto delle regole: interiorizzando norme sociali e senso di giustizia
  • Autostima e autoefficacia: sperimentando successi e superando le sfide.

Sport e socialità

La solitudine rappresenta uno dei fattori di rischio più significativi per lo sviluppo dei disturbi mentali nell’adolescenza. Lo sport offre una risposta efficace a questo problema, creando valide reti sociali e favorendo il senso di appartenenza e l’identità.

La partecipazione a squadre sportive o gruppi di attività fisica genera quello che gli psicologi sociali chiamano il “capitale sociale”: la rete di relazioni positive che fungono da punto di riferimento per la persona e fattore protettivo contro isolamento, solitudine e disagio psicologico. L’esperienza condivisa di allenamenti, competizioni e obiettivi comuni crea legami autentici e duraturi, che arricchiscono la quotidianità, coltivando un’amicizia su basi, interessi e valori comuni.

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Alimentazione per il corpo e per la mente

L’alimentazione in adolescenza risponde naturalmente alla necessità di garantire lo sviluppo fisico, ma partecipa attivamente a nutrire il cervello. Questo, pur rappresentando solo il 2% del peso corporeo, consuma infatti circa il 20% dell’energia totale dell’organismo. Una nutrizione equilibrata è quindi essenziale per il suo funzionamento, fornendo energia per la sintesi di neurotrasmettitori e il mantenimento della salute neuronale.

L’alimentazione è quindi fondamentale nell’adolescenza, considerando anche la delicata fase evolutiva che attraversa il cervello in questo periodo e che carenze nutrizionali possono compromettere lo sviluppo cognitivo e aumentare il rischio di disturbi dell’umore.

Il menù per adolescenti dovrebbe essere ricco di acidi grassi omega-3, presenti per esempio nelle noci, pesce fresco e nell’olio di semi di lino, fondamentali per la struttura delle membrane cellulari cerebrali e la produzione di dopamina e serotonina.

Anche le vitamine del gruppo B, presenti in cereali integrali, legumi e verdure a foglia verde, sono essenziali, soprattutto per la sintesi dei neurotrasmettitori e il metabolismo energetico cerebrale. Una dieta ricca di antiossidanti, con frutta e verdura colorata, protegge il cervello dallo stress ossidativo, fornendo minerali e vitamine fondamentali per il nostro benessere psicofisico e il buonumore.

Si parte a colazione

La salute a tavola inizia a colazione, che è un pasto fondamentale a tutte le età e in particolar modo nell’adolescenza, in grado di migliorare le le capacità di concentrazione e di apprendimento, contenendo al contempo il consumo disordinato di cibi spazzatura.

Una ricerca pubblicata sull’International Journal of Educational Development ha messo in relazione proprio l’abitudine a fare colazione e i risultati scolastici. Dallo studio è emerso che saltare la colazione, ritrovandosi ad avere fame a lezione, spiegherebbe un terzo dei cali di rendimento in scienze e più della metà del peggioramento dei risultati in matematica. Viceversa, una sana abitudine alla colazione sarebbe correlata a migliori risultati scolastici nelle materie scientifiche, oltre che all’ottimizzazione delle abilità cognitive, come la memoria, evidenziata già in uno studio del 2016, pubblicato su Advances in Nutrition.

L’impegno di Fondazione Patrizio Paoletti

La mission di Fondazione Patrizio Paoletti è la costruzione di una salute globale – fisica, mentale e sociale – che passa necessariamente dalla diffusione e adozione di sani stili di vita, fin dall’età evolutiva.

Nei programmi psicoeducativi di “Oltre le Periferie” di Fondazione Patrizio Paoletti, l’attività fisica gioca un ruolo fondamentale, con la valorizzazione della circomotricità e attività ludico-circensi per l’allenamento delle risorse interiori. Queste sono al centro anche del protocollo “Prefigurare il Futuro”, diffuso nelle scuole superiori italiane, al fine di potenziare le competenze cognitive, emotive e relazionali, come la resilienza, l’autoregolazione emotiva e l’ascolto interiore.

Sostenendo la campagna “Prima che sia troppo tardi” di Fondazione Patrizio Paoletti, contribuisci a una prevenzione integrata sulla salute mentale, sostenendo le risorse psicoemotive degli adolescenti e orientandoli a stili di vita salutari e protettivi, per la costruzione di comunità sempre più sane, resilienti e consapevoli.



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Bibliografia
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