In uno studio pilota condotto dall’Università di Washington, pubblicato sulla rivista Art Therpay, alcuni ricercatori americani hanno approfondito gli effetti benefici della mindfulness legata ad attività artistiche. Lo studio ha dimostrato la riduzione della frequenza di mal di testa tra ragazze adolescenti.
La ricerca ha riguardato otto ragazze di età compresa tra i 14 e i 17 anni di una scuola superiore di Seattle. Durante l’esperimento, i ricercatori hanno chiesto alle studentesse di praticare alcune tecniche di mindfulness basate sulla respirazione e di partecipare a diverse attività artistiche. In particolare, le attività si sono basate su vari esercizi come il disegno e la colorazione di alcuni mandala prima e dopo un esercizio di meditazioneUna prima definizione per chiarirci le idee Esistono tanti m... Leggi. Per 50 minuti, due volte a settimana, le studentesse hanno iniziato e terminato ogni sessione di mindfulness disegnando la mappa del proprio corpo, evidenziando e colorando le manifestazioni fisiche del loro stress.
Dopo tre settimane, le ragazze hanno dichiarato di aver riscontrato un abbassamento significativo della frequenza dei mal di testa. All’inizio hanno dichiarato di aver avuto in media 7,38 mal di testa nelle due settimane precedenti, al termine dell’esperimento il numero è sceso a 4,64: un calo del 40% circa. Le adolescenti hanno dichiarato inoltre di essersi sentite in grado di gestire meglio tutte ciò che sarebbe accaduto durante il resto della giornata.
“Questo studio evidenzia una delle mie principali missioni di ricerca: dovremmo fare interventi in collaborazione con gli adolescenti se vogliamo che queste strategie funzionino“, ha affermato Elin Björling, autrice dello studio e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Infermierestiche dell’Università di Washington. “C’è qualcosa di potente nel dire: ‘Ti invito a iniziare a pensare a come potresti migliorare. Vieni a parlare con me su come potremmo farlo. Penso che sia per questo che abbiamo visto una risposta così forte anche in questo piccolo studio.”
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