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Adolescenti e insegnanti

Adolescenti e insegnanti: quanto è importante la relazione educativa?

La relazione educativa al centro

Il legame tra docenti e adolescenti è uno dei nodi più delicati e determinanti della vita scolastica. Non si tratta semplicemente di trasmettere nozioni o di esercitare un’autorità: la relazione educativa è, piuttosto, un intreccio di dinamiche emotive, identitarie e cognitive che influenzano in profondità il percorso formativo degli studenti. Guardare a questo rapporto con uno sguardo moderno significa riconoscerne la natura dinamica e complessa, fatta di momenti di sintonia e di conflitto, di crescita reciproca e di sfide.

La relazione docente-studente in adolescenza: traiettorie e implicazioni

Numerosi studi hanno mostrato come il rapporto tra adolescenti e docenti tenda a non essere statico, ma segua percorsi differenti. Una ricerca condotta su oltre mille studenti tra i 13 e i 15 anni ha individuato tre possibili traiettorie: nel 67% dei casi il legame con gli insegnanti rimane stabile e non subisce grandi variazioni, nel 18% si rafforza progressivamente, mentre nel restante 15% tende a deteriorarsi, diventando fonte di conflitto e distacco.

Queste differenze incidono profondamente sul vissuto scolastico: chi mantiene o migliora la relazione con i propri insegnanti manifesta livelli più alti di soddisfazione e maggior fiducia nelle proprie capacità, mentre chi vive un rapporto problematico tende a sperimentare ansia da prestazione, calo motivazionale e persino minore interesse per il futuro accademico.

L’impatto della relazione educativa

Anche le ricadute sul comportamento sociale sono rilevanti. In un’indagine che ha coinvolto circa 1.500 ragazzi in piena adolescenza, coloro che percepivano un legame di fiducia con i docenti hanno mostrato un aumento del 22% nei comportamenti prosociali, come l’aiuto reciproco o la capacità di rispettare le regole condivise.

Al contrario, relazioni percepite come conflittuali si sono associate a una riduzione fino al 19% di queste condotte, con ripercussioni sul clima di classe e sulle performance collettive. Non si tratta, dunque, di un elemento marginale: una meta-analisi condotta su oltre 1.500 studi internazionali ha stimato che la qualità del rapporto docente-studente spiega tra il 12 e il 18% della variazione nei risultati accademici e nei comportamenti sociali. Numeri che confermano come la relazione educativa, specialmente in adolescenza, sia una delle leve fondamentali per il successo scolastico e personale.

L’intelligenza emotiva come chiave relazionale

Se il rapporto tra docenti e adolescenti ha un peso così marcato, diventa evidente che non bastano competenze disciplinari per sostenere gli studenti in questa fase delicata. È qui che entra in gioco l’intelligenza emotiva, cioè la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui. Gli studi dimostrano che gli adolescenti che vivono un legame positivo con i docenti sviluppano livelli più alti di apertura ed empatia, caratteristiche che, a loro volta, alimentano l’intelligenza emotiva complessiva.

In uno studio condotto su oltre 350 ragazzi delle scuole superiori, la qualità della relazione con l’insegnante risultava strettamente collegata alla disponibilità a mettersi in gioco e alla capacità di riconoscere le emozioni altrui.

L’intelligenza emotiva degli insegnanti

Tuttavia, l’impatto non riguarda solo gli studenti: anche i docenti che coltivano la propria intelligenza emotiva riescono a creare un clima di classe più favorevole all’apprendimento. Le ricerche hanno evidenziato, ad esempio, che gli insegnanti con competenze emotive più sviluppate, non solo motivano meglio i loro alunni, ma sanno anche gestire i conflitti in maniera costruttiva, trasformandoli in occasioni di dialogo.

In alcuni casi, è stato dimostrato che l’impegno professionale degli insegnanti, alimentato da una buona gestione emotiva, è capace di migliorare direttamente i risultati scolastici degli studenti. La dimensione emotiva, dunque, non è un “di più”, ma una condizione necessaria affinché la relazione educativa diventi realmente trasformativa.

 


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Lavoro di squadra e corresponsabilità in classe

Accanto all’intelligenza emotiva, un altro elemento decisivo nel rapporto tra docenti adolescenza e studenti è la capacità di creare un’autentica cultura del lavoro di squadra. Nelle aule più innovative, infatti, l’insegnante non è più visto soltanto come colui che impartisce conoscenze, ma come un facilitatore di processi collaborativi. La classe diventa così un microcosmo in cui si sperimentano dinamiche di condivisione e corresponsabilità, in grado di incoraggiare la conoscenza di sé e l’autostima.

Quando il docente riesce a coinvolgere gli studenti in progetti comuni, la relazione cambia natura: non è più centrata unicamente sull’autorità, ma si costruisce attraverso obiettivi condivisi, momenti di confronto e responsabilità reciproche. Gli studi sui gruppi mostrano che la presenza di una leadership emotivamente competente aumenta la motivazione e le performance collettive. Tradotto in termini scolastici, significa che un insegnante capace di riconoscere le tensioni, valorizzare i contributi di ciascuno e sostenere il gruppo nelle difficoltà rende l’apprendimento più efficace e duraturo.

L’apprendimento cooperativo e condiviso

Un esempio concreto si può osservare nei progetti interdisciplinari di apprendimento cooperativo in cui gli studenti devono ricercare, produrre e presentare insieme un lavoro: in questi casi, l’insegnante che adotta uno stile collaborativo non si limita a giudicare il risultato, ma accompagna il processo, guidando le discussioni, moderando i conflitti e stimolando la riflessione collettiva. Questo approccio rafforza il senso di appartenenza e responsabilità, trasforma la classe in una piccola comunità e restituisce alla relazione educativa il suo carattere più autentico: quello di un percorso costruito insieme, in cui tanto gli adolescenti quanto i docenti imparano e crescono.

Il rapporto tra docenti e adolescenti non può essere ridotto a un semplice scambio di nozioni o a un equilibrio di regole disciplinari: è un legame complesso che incide sul benessere, sulle motivazioni e sullo sviluppo personale degli studenti. I dati scientifici lo confermano, e ci ricordano che una relazione positiva può rappresentare la differenza tra un percorso scolastico vissuto con entusiasmo e fiducia o, al contrario, segnato da ansia e disaffezione. In questo modo, la relazione docente-studente si fa motore di un apprendimento autentico e di una sincera maturazione reciproca.

 

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Sitografia
  • How do Adolescents’ Perceptions of Relationships with Teachers Change during Upper-Secondary School Years?, https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7105438/?utm_source=chatgpt.com. Accessed 1 October 2025.
  • “Il rapporto tra i giovani e la scuola nell’Indagine HBSC 2022.” INVALSIopen, 27 February 2024, https://www.invalsiopen.it/rapporto-giovani-scuola-hbsc-2022/. Accessed 1 October 2025.
  • “Longitudinal Associations between Teacher-Student Relationships and Prosocial Behavior in Adolescence: The Mediating Role of Basic Need Satisfaction.” PubMed Central, 11 November 2022, https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9690940/?utm_source=chatgpt.com. Accessed 1 October 2025
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