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Patrizio Paoletti e Hans D’Orville per la serie Dialoghi sul Futuro

Come usare la creatività per rinnovarci e ri-umanizzarci

Continua il nostro viaggio ricco di storie, idee e strumenti concreti nati per ispirarci e incidere con il nostro agire quotidiano sul cambiamento. Nel secondo incontro di Dialoghi sul Futuro, il Presidente Patrizio Paoletti e Hans D’Orville, ex vice direttore-generale UNESCO e oggi Senior strategic advisor and Chairman of the Advisory Committee – International Center for Creativity and Sustainable Development, si confrontano sul tema della creatività.

La domanda a cui rispondono è: come possiamo utilizzare la creatività per affrontare i problemi e vincere le grandi sfide a livello globale?

GUARDA QUI IL DIALOGO (disponibile fino al 28 febbraio)

CREATIVITÀ E INTELLIGENZA EMOTIVA

Ci sarà una vita per tutti se oggi impariamo a vivere nel rispetto reciproco e del luogo che ci ospita. Ma solo dedicandoci prima al nostro mondo interiore, afferma Paoletti, possiamo imparare a comprendere meglio quello degli altri. Non ci sarà futuro se non ci educhiamo al rispetto di noi stessi, che solo in un secondo momento diventa rispetto per gli altri e per il pianeta che ci nutre e ci permette di esistere.

La vera sfida di oggi quindi, sottolinea Paoletti, è impiegare la nostra creatività per rinnovarci e ri-umanizzarci. Il primo passo creativo è sviluppare pienamente la nostra intelligenza emotiva iniziando dal dominio delle emozioni, per smettere di essere reattivi e diventare cooperativi.

Anche per D’Orville parole come cooperazione e solidarietà sono legate alla cura e alla gestione delle emozioni: collaborare, lavorare insieme, rispettarsi e creare azioni sostenibili sono azioni fondate sull’empatia e la compassione.

CREATIVITÀ E PREFIGURAZIONE

Il futuro è sempre legato alla parola innovazione. Ma quale innovazione ci serve oggi per raggiungere la pace globale, favorire l’inclusione o contrastare i cambiamenti climatici?

Per Paoletti l’innovazione più importante che ciascuno di noi può compiere è imparare a valorizzare una capacità straordinaria del cervello umano: la prefigurazione. Le ricerche neuroscientifiche in tutto il mondo hanno dimostrato come il nostro più grande alleato, il cervello appunto, lavori incessantemente per fare predizioni sul futuro.

L’atto creativo a cui siamo chiamati è utilizzare le nostre conoscenze pregresse (il passato) per prefigurare il futuro e far accadere ciò che vogliamo per i nostri figli e per le generazioni future. Solo con quest’azione auto-educativa impareremo a riconoscere gli effetti delle nostre azioni quotidiane sul domani e a migliorarci in qualsiasi momento del percorso di cambiamento. In questo senso la creatività, sottolinea anche D’Orville, è la risorsa ultima che abbiamo noi esseri umani per riorganizzare la nostra vita sociale, per stabilire la direzione verso la quale vogliamo andare.

GUARDA ORA IL DIALOGO (disponibile fino al 28 febbraio)

Bibliografia
  • Boncinelli, E. (2010) Come nascono le idee. Laterza.
  • Calabresi, M. (2010) La fortuna non esiste. Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi. Mondadori. (lingua inglese)
  • Despommier, D. (2010) The Vertical Farm: Feeding the World in the 21st Century. St.Martin’s Press (nuova edizione 2020 – Picador USA)
  • Formica, P. (2015) Grand Transformation Towards an Entrepreneurial Economy: Exploring the Void. Emerald Publishing.
  • Gazzaniga M. (1989) Il cervello sociale, Giunti, Firenze.
  • Gruwell, E. (2009). Teaching Hope: Stories from the Freedom Writer Teachers and Erin Gruwell. Crown.
  • Levi-Montalcini, R. (2004). Abbi il coraggio di conoscere. Rizzoli.
  • Mazzolai, B. (2019) La natura geniale: Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il pianeta. Longanesi.
  • Morin E. (2001) I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Cortina, Milano.
  • Nespoli, P. (2012) Dall’alto i problemi sembrano più piccoli. Lezioni di vita imparate dallo Spazio. Mondadori.
  • Paoletti, P. (2012). 21minuti. I saperi dell’eccellenza. Le idee salveranno l’Europa. Perugia: Edizioni 3P.
  • Paoletti, P. (2018). OMM The One Minute Meditation. Tenero, CH: Medidea.
  • Paoletti, P. (2019). L’intelligenza del cuore. BUR.
  • Paoletti, P.; Soussan, T. D. B. (2019). The sphere model of consciousness: from geometrical to neuro-psycho-educational perspectives. Logica Universalis, 13(3), 395-415. https://doi.org/10.1007/s11787-019-00226-0
  • Ratti, C. (2017). La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano. Einaudi.
  • Rizzolatti, G.; Sinigaglia, C. (2005) So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio. Raffaello Cortina.
  • Sharot, T. (2012) Ottimisti per natura. Perché vediamo il bicchiere mezzo pieno. Apogeo.
  • Sitskoorn, M. (2017) Train Your CEO Brain: and Become Your Best Self. Vakmedianet.
  • Stuart, T. (2009) Sprechi. Il cibo che buttiamo, che distruggiamo, che potremmo utilizzare. Mondadori.
  • Zanenga, P. (2010). Le reti di Diotima. Società della conoscenza e economia della bellezza. Carocci.
Sitografia
  • UN 17 Sustainable Development Goals https://sdgs.un.org/goals

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