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Intelligenza emotiva

Solitudine

Una definizione neuroscientifica e psicopedagogica

La solitudine è un’emozione complessa caratterizzata da un sentimento di isolamento sociale o disconnessione dagli altri. Dal punto di vista neuroscientifico, la solitudine è associata a cambiamenti funzionali e strutturali in diverse aree del cervello, tra cui la corteccia prefrontale, l’amigdala e il sistema di default network (DMN), che sono coinvolti nella regolazione emotiva, elaborazione sociale e auto-riflessione. La percezione della solitudine può attivare aree del cervello correlate al dolore fisico, suggerendo una sovrapposizione tra l’esperienza del dolore sociale e quello fisico.

Microespressioni facciali associate

Le microespressioni facciali legate alla solitudine non sono state ampiamente esplorate come per altre emozioni più immediate, come la felicità o la tristezza. Tuttavia, alcuni segni possono includere:

  • Occhi che possono apparire persi o sguardo che sembra vagare senza un focus preciso, riflettendo forse una mancanza di connessione sociale.
  • Angoli della bocca leggermente abbassati, che non raggiungono l’intensità o la durata di una vera espressione di tristezza, ma indicano una mancanza di gioia o soddisfazione.
  • Postura del viso rilassata o leggermente cadente, che può riflettere sentimenti di abbandono o disinteresse per l’ambiente circostante.
Solitudine
Micro-modificazioni facciali associate alla solitudine – immagine illustrativa generata con l’IA

La ricerca specifica sulle microespressioni facciali legate alla solitudine è ancora in fase embrionale, e ulteriori studi potrebbero offrire una comprensione più dettagliata di come questa emozione sia espressa attraverso il linguaggio non verbale.

L’esperienza personale della solitudine

Molte persone si sentono sole di tanto in tanto. I sentimenti di solitudine sono personali, quindi l’esperienza di ognuno sarà diversa. Alcune persone descrivono la solitudine come la sensazione che proviamo quando il nostro bisogno di contatto sociale e relazioni non viene soddisfatto. Ma la solitudine non è la stessa cosa che essere soli. Potresti sentirti soddisfatto anche senza molto contatto con altre persone, ma altri potrebbero trovare questa un’esperienza solitaria. Alcuni potrebbero sentirsi soli esclusivamente in determinati momenti, mentre altre persone si trovano a sperimentare la solitudine cronica: questa è una profonda sensazione di solitudine che dura a lungo.

Potresti essere in compagnia di altre persone e ancora sentirti come se fossi da solo. A volte pensiamo che devi vivere da solo per sentirti solo, oppure che essere soli significhi non avere molti amici o parenti intorno a te. Ma è possibile avere molto contatto sociale e supporto e ancora sentirsi soli, soprattutto se non ti senti compreso o curato dalle persone che ti circondano. La solitudine è un’esperienza complessa che può variare dall’essere in un momento di preziosa intimità con sé stessi all’isolamento sociale, che può avere effetti nocivi sulla salute e il benessere. In questa voce di glossario esploreremo diversi aspetti della solitudine, comprese le sue cause, le conseguenze e le strategie per affrontarla in modo sano.

Solitudine: intimità o isolamento?

Prima di addentrarci nei dettagli, è importante distinguere tra due tipi principali di solitudine: quella che può essere vista come una preziosa intimità con sé stessi e quella che rappresenta un isolamento sociale indesiderato. La solitudine intima è un momento di riflessione e auto-esplorazione, un’occasione per riconnettersi con i propri pensieri e sentimenti. D’altra parte, l’isolamento sociale può derivare da una mancanza di connessione con gli altri e può portare a una serie di problemi emotivi e fisici.

A volte si parla di ‘solitudine desiderata’ e ‘solitudine subìta’. La solitudine desiderata rappresenta un periodo in cui una persona scelte di volontariamente disconnettersi dalla socialità per trascorrere del tempo da sola. Questa esperienza intima favorisce l’auto-riflessione e la crescita personale, e non è percepita in modo negativo. La solitudine subìta, invece, è più problematica poiché comporta una sensazione di isolamento interiore che può persistere anche quando si è circondati da altre persone. Ciò può portare a relazioni superficiali e alla mancanza di comprensione reciproca.

Come possiamo riconoscere la solitudine?

Riconoscere la solitudine è il primo passo per affrontarla. Questo stato emotivo può manifestarsi in vari modi, tra cui:

  • Sentirsi costantemente tristi o depressi.
  • Avere difficoltà a dormire o sperimentare cambiamenti nei modelli del sonno.
  • Perdere interesse nelle attività che una volta ci piacevano.
  • Evitare il contatto sociale e l’isolamento eccessivo.
  • Essere eccessivamente critici con sé stessi.
  • Avere difficoltà a concentrarsi o prendere decisioni.

Perché una persona tende a isolarsi?

Le persone possono sperimentare la solitudine per molte ragioni diverse. Alcuni fattori che possono contribuire all’isolamento includono:

  • Cambiamenti nella vita, come una separazione o la perdita di una persona cara.
  • Bassa autostima o scarsa fiducia in sé stessi.
  • Problemi di salute mentale, come depressione o ansia.
  • Disagio sociale o difficoltà nelle relazioni interpersonali.
  • Invecchiamento e conseguente perdita di amici o familiari.
  • Stress eccessivo.

Che conseguenze può avere la solitudine?

La solitudine cronica e l’isolamento sociale possono avere conseguenze significative sulla salute e il benessere. Alcune delle conseguenze più comuni includono:

  • problemi di salute mentale, come depressione e ansia;
  • aumento del rischio di malattie cardiache e altri problemi fisici;
  • bassa autostima e perdita di fiducia in sé stessi;
  • difficoltà a gestire lo stress.

Dal punto di vista del comportamento, le aspettative sociali negative degli individui solitari tendono a suscitare comportamenti da parte degli altri che corrispondono a tali aspettative (si tratta della cosiddetta ‘ profezia che si auto-avvera’). Ciò rafforza le aspettative degli individui solitari e aumenta la probabilità che si comportino in modi che allontanano le persone in grado di soddisfare i loro bisogni sociali. Questo è stato dimostrato in studi sperimentali in cui le minacce sociali percepite (ad esempio, competizione o tradimento) inducono gli individui solitari a rispondere più rapidamente e intensamente con diffidenza, ostilità e intolleranza.

Adolescenza e solitudine

L’adolescenza è una fase complessa e affascinante caratterizzata da sfide e opportunità uniche. La solitudine è una delle sfide più significative che gli adolescenti possono affrontare in questo periodo di crescita e cambiamento. L’esperienza della solitudine può derivare sia da una scelta consapevole, utile per la riflessione e la creatività, sia dall’isolamento sociale e dalla difficoltà di costruire relazioni significative. L’adolescenza è una fase di scoperta e di costruzione dell’identità, in cui i giovani cercano di trovare un senso di appartenenza con i loro coetanei e le comunità. È un periodo critico per sviluppare abilità sociali e di adattamento emotivo che influenzeranno le relazioni future. Pertanto, è essenziale prestare attenzione alla solitudine adolescenziale e fornire sostegno quando necessario. Gli adolescenti hanno bisogno di sentirsi compresi e sostenuti, e la promozione delle abilità sociali è fondamentale per il loro benessere.

Cosa fare se si è da soli?

Se ci si trova in uno stato di solitudine, è importante non trascurare il proprio benessere emotivo e fisico. Ecco alcune strategie che possono aiutare:

  • Parla con qualcuno di fiducia: condividere i propri pensieri e sentimenti con un amico o un professionista può offrire supporto e prospettive preziose.
  • Cerca attività sociali: partecipare a gruppi o attività sociali può aiutare a costruire nuove connessioni e ridurre l’isolamento.
  • Pratica l’autocura: investire nella propria salute fisica e mentale, attraverso l’esercizio fisico, una dieta equilibrata e la meditazione, può contribuire a migliorare l’umore.
  • Impara a conoscerti: utilizza il tempo da solo per riflettere, esplorare i tuoi interessi e lavorare sulla tua crescita personale.

Come combattere la solitudine?

Affrontare la solitudine può richiedere tempo e sforzo, ma ci sono molte strategie efficaci per farlo. Ecco alcune idee utili:

  • Crea connessioni significative. Cerca opportunità per connetterti con gli altri attraverso l’amicizia, la famiglia o le attività sociali.
  • Sii proattivo. Non aspettare che qualcuno ti raggiunga, cerca attivamente occasioni per socializzare e condividere esperienze.
  • Sviluppa abilità sociali. Lavora sulla tua capacità di comunicare e creare relazioni significative.
  • Abbraccia la solitudine positiva. Impara a trarre vantaggio dall’essere da solo, approfondendo la tua comprensione di te stesso e delle tue esigenze.
  • Cerca aiuto professionale. Se la solitudine persiste e sta influenzando negativamente la tua vita, prendi in considerazione la possibilità di consultare uno psicologo o uno psichiatra per il supporto.
    Non temere mai di chiedere aiuto!

    Tutti i contenuti di divulgazione scientifica di Fondazione Patrizio Paoletti sono elaborati dalla nostra équipe interdisciplinare e non sostituiscono in alcun modo un intervento medico specialistico. Se pensi che tu o qualcuno a te vicino abbia bisogno dell'aiuto di un professionista della salute mentale, non esitare a rivolgerti ai centri territoriali e agli specialisti.

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