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Intelligenza emotiva

Common Humanity

Cosa intendiamo con il termine ‘Common Humanity’?

La “Common Humanity” o “umanità comune” è un concetto al cuore della Self Compassion (autocompassione), un termine ampiamente esplorato e diffuso dalla psicologa Kristin Neff, come abbiamo visto nella relativa voce di Glossario. Questo principio si basa sull’idea che la sofferenza, la fallibilità e le imperfezioni sono parte integrante dell’esperienza umana, condivise da tutti gli individui. Riconoscere questa condivisione aiuta a ridurre i sentimenti di isolamento e inadeguatezza, spingendoci a percepire le nostre esperienze difficili come parte di un più ampio tessuto umano.

 

Qual è il legame tra Common Humanity e Self Compassion (Autocompassione)?

Kristin Neff definisce l’autocompassione attraverso tre componenti essenziali: la gentilezza verso sé stessi, la mindfulness e la Common Humanity. La Common Humanity ci invita a vedere le nostre esperienze personali di sofferenza come universali, anziché isolanti. Questo aspetto dell’autocompassione ci incoraggia a essere più indulgenti con noi stessi, riconoscendo che sbagliare è umano e che tutti condividiamo una vulnerabilità fondamentale.

 

Quali sono i benefici specifici della Common Humanity?

Accettare e integrare il concetto di Common Humanity nella propria vita porta a numerosi benefici psicologici. Gli individui che riconoscono la sofferenza come un’esperienza condivisa tendono a sentirsi meno isolati nei momenti di difficoltà, mostrano una maggiore resilienza di fronte alle avversità e sviluppano un senso più profondo di connessione con gli altri. Questa prospettiva può ridurre significativamente l’auto-critica, l’ansia e la depressione, promuovendo al contempo un benessere emotivo più stabile e duraturo.

 

Quali sono le tecniche per promuovere in noi la Common Humanity?

Esistono diverse pratiche e tecniche che possono aiutare a coltivare la sensazione di umanità comune. Ve ne presentiamo alcune:

  1. Meditazione sull’autocompassione: la pratica della meditazione può essere orientata a rafforzare il senso di comune umanità, incoraggiando riflessioni su come le nostre esperienze di sofferenza siano condivise con gli altri.
  2. Scrittura riflessiva: tenere un diario dove si riflette sulle proprie esperienze e si riconosce come queste siano parte dell’esperienza umana comune può aumentare la consapevolezza della Common Humanity.
  3. Gruppi di supporto: la partecipazione a gruppi di supporto può essere un potente catalizzatore per riconoscere la comune umanità, poiché permette di condividere le proprie esperienze e ascoltare quelle degli altri, rafforzando il senso di appartenenza a una comunità più ampia.

 

La Common Humanity nella ricerca psicopedagogica

Nel contesto della ricerca psicopedagogica, la Common Humanity ha mostrato di ricoprire un ruolo significativo, specialmente nell’ambito dello sviluppo adolescenziale. Gli adolescenti, che sono spesso alle prese con intense pressioni sociali e personali, possono trarre grande beneficio dal riconoscere che non sono soli nelle loro lotte. L’integrazione di programmi che promuovono la Common Humanity nelle scuole può aiutare gli adolescenti a sviluppare una maggiore autocompassione, riducendo così il rischio di problemi come l’ansia, la depressione e l’isolamento sociale. Inoltre, la ricerca ha indicato che quando gli adolescenti comprendono e accettano l’umanità comune, sono più propensi a sviluppare relazioni interpersonali positive, empatia e abilità sociali più forti, tutti elementi fondamentali per il loro benessere generale.

L’integrazione della Common Humanity nella nostra vita quotidiana e nelle pratiche educative può avere un importante impatto trasformativo. Attraverso la promozione di questo concetto, possiamo aiutare i giovani a costruire una base di autocompassione e resilienza che li sosterrà attraverso le sfide della vita. Inoltre, il riconoscimento della Common Humanity può servire come antidoto all’ipercompetitività e al perfezionismo, promuovendo un senso di appartenenza e interconnessione. In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, rafforzare la nostra percezione della comune umanità può guidarci verso una maggiore comprensione e collaborazione tra individui e culture. Educatori, psicologi e professionisti del benessere possono svolgere un ruolo cruciale nell’incoraggiare la consapevolezza e l’applicazione della Common Humanity, offrendo strumenti e strategie per integrare questo concetto nella vita quotidiana: attraverso workshop, programmi scolastici e risorse online possiamo diffonderne la conoscenza e la pratica, contribuendo a costruire una società più compassionevole e resiliente.

 

 

Bibliografia
  • Alasiri, E., Bast, D., & Kolts, R. L. (2019). Using the implicit relational assessment procedure (IRAP) to explore Common Humanity as a dimension of self-compassion. Journal of Contextual Behavioral Science14, 65-72.
  • Ling, D., Olver, J., & Petrakis, M. (2020). Investigating how viewing Common Humanity scenarios impacts compassion: a novel approach. The British Journal of Social Work, 50(6), 1724-1742.
  • Ling, D., Petrakis, M., & Olver, J. H. (2021). The use of Common Humanity scenarios to promote compassion in healthcare workers. Australian Social Work74(1), 110-121.
  • Loy, L. S., Reese, G., & Spence, A. (2022). Facing a common human fate: Relating global identity and climate change mitigation. Political Psychology43(3), 563-581.
  • Monroe, K. R. (1998). The heart of altruism: Perceptions of a Common Humanity. Princeton University Press.
  • Taylor, S. B., Kennedy, L. A., Lee, C. E., & Waller, E. K. (2022). Common Humanity in the classroom: Increasing self-compassion and coping self-efficacy through a mindfulness-based intervention. Journal of American college health70(1), 142-149.

 

 


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