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Intelligenza emotiva

Nervosismo

Definizione neuroscientifica e psicologica

Il nervosismo è un’emozione articolata, che si manifesta attraverso uno stato di agitazione, ansia e tensione, spesso in risposta all’attesa di un evento percepito come stressante o incerto. Dal punto di vista neuroscientifico, il nervosismo è strettamente legato all’attivazione del sistema nervoso simpatico, che prepara il corpo a reagire alle situazioni di emergenza. Questo sistema innesca il rilascio di neurotrasmettitori e ormoni dello stress come l’adrenalina e il cortisolo. L’adrenalina aumenta la frequenza cardiaca, dilata le vie aeree e prepara i muscoli per un’azione immediata, mentre il cortisolo mobilita le riserve di energia e modula le risposte immunitarie.

Psicologicamente, il nervosismo è una reazione a situazioni che vengono percepite come minacciose, difficili o che richiedono un alto livello di attenzione e preparazione. Questo stato emotivo è spesso accompagnato da pensieri ricorrenti e preoccupanti riguardo a potenziali esiti negativi. La mente entra in uno stato di ipervigilanza, focalizzandosi sui dettagli della situazione e cercando di prevedere e prevenire eventuali problemi. Questa risposta psicologica può essere funzionale in alcune circostanze, migliorando la prontezza e la capacità di risposta, ma può diventare problematica se persistente o eccessiva, interferendo con il benessere e la performance dell’individuo.

Come il nostro cervello sperimenta il nervosismo

Quando una persona sperimenta il nervosismo, il cervello attiva l’amigdala, una struttura responsabile delle risposte emotive e della valutazione delle minacce. L’attivazione dell’amigdala innesca una cascata di reazioni che coinvolgono l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), portando al rilascio di ormoni dello stress come il cortisolo. Questi ormoni preparano il corpo a rispondere rapidamente alla situazione percepita come stressante.

La componente cognitiva e psicologica del nervosismo

Cognitivamente, il nervosismo comporta una serie di pensieri anticipatori e preoccupazioni riguardo a eventi futuri. Le persone nervose tendono a immaginare scenari negativi e a concentrarsi su possibili esiti avversi. Psicologicamente, questo stato di preoccupazione riduce la capacità di concentrazione e fa aumentare la sensazione di essere sopraffatti. Il nervosismo può anche influenzare la memoria e la capacità di prendere decisioni rapide e accurate.

La componente di attivazione fisiologica del nervosismo

Fisiologicamente, il nervosismo si manifesta con una serie di risposte corporee. Queste includono un aumento della frequenza cardiaca, una respirazione accelerata e superficiale, sudorazione, tremori e tensione muscolare. Questi cambiamenti sono il risultato dell’attivazione del sistema nervoso simpatico, che prepara il corpo alla risposta “lotta o fuga”. Altri sintomi possono includere bocca secca, sensazione di nodo allo stomaco e aumento della vigilanza.

La tonalità edonica del nervosismo

La tonalità edonica del nervosismo è prevalentemente negativa. Questa emozione è accompagnata da sensazioni di disagio, inquietudine e stress. Il nervosismo può diminuire la qualità della vita se diventa cronico o eccessivo, interferendo con il benessere emotivo e fisico dell’individuo. Tuttavia, un certo grado di nervosismo può essere funzionale in situazioni che richiedono alta prestazione o vigilanza.

I sistemi motivazionali del nervosismo

Il nervosismo è strettamente legato ai sistemi motivazionali che spingono gli individui a evitare pericoli e a prepararsi per situazioni impegnative. Questa emozione motiva le persone a migliorare le proprie prestazioni e a ridurre i rischi percepiti. In questo senso, il nervosismo può essere visto come un meccanismo adattivo che aumenta la prontezza e la reattività in situazioni critiche. Tuttavia, quando è eccessivo può diventare debilitante e ridurre l’efficacia delle risposte comportamentali.

Emozioni associate al nervosismo

Il nervosismo è spesso accompagnato da altre emozioni negative come l’ansia, la paura e la preoccupazione. L’ansia è strettamente correlata al nervosismo e può amplificarne gli effetti. La paura può emergere in risposta a minacce specifiche, mentre la preoccupazione riguarda pensieri anticipatori su eventi futuri. Queste emozioni possono interagire tra loro, creando un ciclo di stress e tensione difficile da rompere.

Le micro-espressioni facciali associate al nervosismo

Le micro-espressioni facciali legate al nervosismo includono una serie di segnali non verbali che indicano tensione e preoccupazione. Questi possono comprendere:

  • Fronte corrugata: rughe sulla fronte a causa della tensione muscolare.
  • Sopracciglia sollevate o contratte: indicando sorpresa o preoccupazione.
  • Occhi sbarrati: gli occhi possono essere spalancati, mostrando vigilanza e apprensione.
  • Labbra strette o mordicchiate: segnale di tensione e stress.
  • Movimenti nervosi della bocca: come mordere le labbra o muovere la bocca in modo inconsueto.

Questi segnali non verbali comunicano agli altri il proprio stato di agitazione e possono avere una forte influenza sulle dinamiche sociali e personali.

Nervosismo

Micro-espressioni facciali associate al nervosismo– immagine a scopo illustrativo generata con l’IA.

Bibliografia
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Sitografia
  • https://www.healthline.com/health/anxiety/nervousness Consultato a giugno 2024
  • https://www.verywellhealth.com/nervousness-symptoms-causes-and-treatment-5525848 Consultato a giugno 2024.

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