
Progettazione didattica: l’avventura dell’imparare esplorando
C’è un momento, in ogni infanzia, in cui un bambino si china per osservare da vicino una formica, tende la mano verso una foglia tremolante al vento, oppure si avventura dietro un angolo mai esplorato del giardino. È in quei gesti, apparentemente semplici, che prende forma la più autentica espressione della curiositàLa curiosità è un'emozione fondamentale che si manifesta c... More umana: l’esplorazione. Non si tratta solo di movimento nello spazio, ma di un viaggio interiore, di un incontro tra ciò che è conosciuto e ciò che ancora non lo è.
Educare all’esplorazione
I bambini e le bambine, dai primi anni fino all’età della preadolescenza, possiedono un desiderio naturale di scoprire, toccare, chiedere, comprendere. Ed è proprio in questa tensione verso l’ignoto che si celano le radici dell’apprendimentoIl termine apprendimento - con i sinonimi imparare, assimila... More autentico.Educare all’esplorazione significa offrire strumenti per leggere il mondo, per interpretarlo e, soprattutto, per trasformarlo. È un processo che si intreccia profondamente con la crescita cognitiva, affettiva e sociale. La scuola, in quanto luogo di relazione e scoperta, ha dunque il compito di valorizzare e strutturare questa inclinazione naturale, affinché diventi fondamento di un sapere vivo e significativo.
L’importanza dell’esplorazione
L’esplorazione rappresenta una dimensione essenziale dello sviluppo umano, in particolare nell’infanzia e nella preadolescenza, fasce d’età comprese tra i 3 e i 13 anni. Secondo le più recenti teorie pedagogiche e neuroscientifiche, l’attitudine all’esplorazione costituisce non solo un motore per l’apprendimento, ma anche un fondamento per la costruzione dell’identità e delle relazioni con il mondo.Secondo Alison Gopnik, docente di psicologia all’Università di Berkeley, i bambini piccoli funzionano come piccoli scienziati: sperimentano, osservano e traggono inferenze dal loro ambiente, attraverso un apprendimento che potremmo definire “empirico”. Maria Montessori sottolineava già nei primi anni del Novecento che il bambino, attraverso il movimento e l’interazione con l’ambiente, costruisce sé stesso, in un processo che unisce esplorazione sensoriale, autonomia e responsabilità. Jean Piaget, dal canto suo, considerava l’esplorazione la chiave attraverso cui si sviluppano le strutture cognitive, passando da semplici schemi di azione a forme sempre più complesse di pensiero.
L’esplorazione come motore pedagogico e didattico
In ambito scolastico, l’esplorazione può tradursi in un approccio didattico attivo, centrato sull’esperienza concreta e sull’investigazione autonoma. I curricoli più innovativi promuovono ambienti di apprendimento ricchi di stimoli, in cui i bambini sono liberi di formulare ipotesi, sbagliare, confrontarsi e trarre conclusioni.L’approccio Reggio Children, nato in Italia, è emblematico in questo senso: pone al centro del processo educativo la curiosità naturale del bambino, valorizzando l’espressione personale, l’ambiente preparato e la documentazione del percorso di scoperta.
Anche in età scolare avanzata (10-13 anni), l’esplorazione mantiene un ruolo decisivo. In questa fase, si intensificano la capacità di astrazione, il pensiero critico e la consapevolezza delle proprie azioni. Progetti didattici che includono attività di ricerca, laboratori, uscite sul territorio o esperienze in contesti reali (musei, parchi, aziende) favoriscono l’apprendimento significativo e rafforzano la motivazioneLa motivazione: un punto di vista scientifico La motivazione... More intrinseca e la determinazioneLa determinazione è la forza interiore che spinge un indivi... More.
Unità Didattica di Apprendimento: “Esplorare per conoscere”
Vediamo insieme una possibile Unità Didattica di Apprendimento ispirata alla progettazione didatticaLa progettazione didattica è un processo chiave nell'ambito... More arricchita di Assisi International School di Fondazione Patrizio Paoletti, che investe in una didattica innovativa, con ampi spazi per l’esplorazione e la coltivazione dei talenti, della curiosità e creativitàLa creatività è la capacità di generare idee originali e ... More.Destinatari: Studenti dai 6 ai 13 anni (modulabile per diverse fasce d’età)
Durata: Circa 10 ore
Obiettivi
- Favorire lo sviluppo della curiosità, dell’autonomia e del pensiero critico.
- Promuovere l’apprendimento attivo attraverso l’esperienza diretta.
- Sostenere l’integrazione tra sapere teorico e osservazione del mondo reale.
Fasi dell’unità didattica
1. Introduzione (2 ore)
- Discussione guidata su cosa significa esplorare: dall’ambiente naturale agli oggetti della vita quotidiana.
- Raccolta di idee ed esperienze personali degli studenti legate all’esplorazione.
- Visione di brevi filmati/documentari che illustrano forme diverse di esplorazione.
2. Flipped Classroom (4 ore)
- Ogni studente o piccolo gruppo indaga un tema (es. esploratori famosi, territori, ecosistemi, strumenti scientifici, esperimenti semplici).
- Preparazione e presentazione alla classe attraverso disegni, modelli, video o plastici.
- Discussione collettiva sulle scoperte effettuate e sulle difficoltà incontrate.
3. Attività Pratica – Learning by Doing (4 ore)
- Creazione di un percorso esplorativo nel giardino o nella scuola con tappe sensoriali, scientifiche e logiche.
- Simulazione di una “spedizione” con mappe, taccuini e strumenti per l’osservazione.
- Costruzione di un diario dell’esploratore, con osservazioni, disegni, emozioni.
4. Valutazione
- Osservazione della partecipazione e dell’autonomia nel lavoro.
- Qualità delle presentazioni e coerenza delle ricerche.
- Diario personale come strumento di autovalutazione.
Esempi di esperienze educative riuscite
In Italia e nel mondo, molte esperienze educative dimostrano la centralità dell’esplorazione nel processo di apprendimento. Il progetto “Outdoor Education” diffuso in molte scuole italiane e nordeuropee, propone l’apprendimento in natura come strategia per sviluppare resilienzaCosa si intende per resilienza? Secondo l'American Psycholog... More, autonomia e rispetto dell’ambiente.L’iniziativa “Scuole Senza Zaino” integra la responsabilità personale e la scoperta attraverso ambienti scolastici organizzati per l’esplorazione autonoma. Anche enti extrascolastici contribuiscono in modo significativo: i musei interattivi, i science center, le attività scout e i percorsi esperienziali promossi da associazioni culturali e scientifiche favoriscono una didattica del fare, che stimola tutte le dimensioni della persona.
L’esplorazione per le competenze cognitive, sociali ed emotive
Favorire l’esplorazione nei bambini e nei ragazzi non significa semplicemente permettere loro di “muoversi nello spazio”, ma riconoscere che ogni scoperta concreta è anche una scoperta interiore. I percorsi pedagogici che pongono l’esplorazione al centro si rivelano particolarmente efficaci nello sviluppare competenze cognitive, sociali ed emotive, fondamentali per affrontare con creatività e spirito critico le complessità del mondo contemporaneo. In un tempo in cui la conoscenza è spesso semplificata e mediata dagli schermi, restituire valore all’esperienza diretta significa riaffermare l’importanza della corporeità, dell’ambiente e della relazione educativa come spazi privilegiati per crescere.
Cosa c'è da sapere sull'apprendimento, Educare i bambini, News da Assisi International School, News sulla scuola, Progettazione didattica