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Quadrato Motor Training

I benefici cerebrali, molecolari e funzionali del Quadrato Motor Training

In radio parliamo del movimento consapevole per le capacità cognitive, per la pace e la sincronicità cerebrale

La neuroscienziata Tal Dotan Ben-Soussan, direttrice dell’Istituto di Ricerca RINED di Fondazione Patrizio Paoletti, ha spiegato in un’intervista radio i benefici del Quadrato Motor Training, tecnica di mindful movement ideata da Patrizio Paoletti.

Quadrato Motor Training: il valore dell’attesa

In diretta a Happy Nation Radio, Tal Dotan Ben-Soussan ha raccontato i molti benefici del Quadrato Motor Training, una pratica di movimento consapevole studiata all’interno dell’Istituto RINED di Fondazione Patrizio Paoletti. Ben-Soussan ha spiegato che questa semplice ed efficace tecnica utilizza i quattro vertici del quadrato, segnati a terra, con istruzioni che indicano al partecipante sequenze di movimento, tra i diversi punti del Quadrato. La capacità di attendere è una delle caratteristiche fondamentali della pratica: “Il partecipante non sa quale sarà la prossima posizione nel Quadrato e aspettare è una cosa che non siamo molto abituati a fare, anche in confronto con il non conosciuto”. Il training è facilitato in ogni caso da un “contesto molto calmo e protetto”, ha commentato Ben-Soussan.


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Scuola, pace, sincronicità

“Il Quadrato Motor Training è una delle pratiche più efficace che sono state studiate”, ha dichiarato Tal Dotan Ben-Soussan alla radio, ricordando i suoi benefici sulla fluidità della lettura nelle persone affette da dislessia e gli effetti positivi sulla coordinazione, capacità di attesa, apprendimento e percezione spaziale, citando le diverse promettenti testimonianze dei benefici della pratica a livello cerebrale, molecolare e funzionale.

La direttrice dell’Istituto RINED ha testimoniato gli importanti risultati dell’applicazione del Quadrato Motor Training anche nelle scuole, dov’è stato registrato un miglioramento della creatività e della flessibilità mentale, che è fondamentale per imparare a gestire lo stress, ma anche della gestione dello spazio, della percezione corporea e dell’ordine personale.

Uno degli elementi più straordinari della pratica riguarda la connettività e la sincronicità cerebrale che favorisce il Quadrato Motor Training: “I neuroni cantano insieme in un modo più armonioso, con miglioramenti anche dopo una sola sessione di sette minuti. E questo è molto interessante parlando della pace, perché questa sincronicità è una rappresentazione elettrofisiologica di uno stato di pace, rilassamento e benessere e, come dice sempre Patrizio Paoletti, la pace è anche uno stato interiore dell’essere.

 


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Bibliografia
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