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Il silenzio come luogo di pace

La sostenibilità basata sulla pace, che nasce dalla consapevolezza

Patrizio Paoletti è uno degli autori del contributo dal titolo “Exterior and Interior Landscapes: The Narrative to Adopt the Paradigm of Sustainability”, nel nuovo volume Knowledge Models and Dissemination for Sustainable Development. Italian UNESCO Chairs on the 2030 Agenda for Sustainable Development Goals, edito da Springer, a cura di Nora Lombardini, Elena Fioretto, Angela Colonna, Federico Bucci. Il lavoro esplora la connessione tra paesaggi esterni e interiori, indagando la relazione fra silenzio, pace, consapevolezza e sostenibilità.

Paesaggio interiore ed esteriore

Il contributo di Patrizio Paoletti riporta una conversazione tratta dal webinar del 29 luglio 2021, organizzato dalla Cattedra UNESCO (UNESCO Chair) in Mediterranean Cultural Landscapes and Communities of Knowledge (Paesaggi Culturali del Mediterraneo e Comunità di Saperi) dell’Università degli Studi della Basilicata. Il webinar, realizzato nell’ambito di “Dialoghi delle Cattedre UNESCO: un laboratorio di idee per il mondo a venire“, è stato concepito come momento di riflessione nel Gruppo di Ricerca della Cattedra UNESCO dell’Università della Basilicata, con il contributo di Patrizio Paoletti e di Fondazione Patrizio Paoletti, in qualità di partner della Cattedra UNESCO.

Il dialogo raccoglie gli interventi di Angela Colonna, Patrizio Paoletti, Annalisa Percoco, Delio Colangelo, Antonello Faretta, Adriana Bruno, Thays Tonin, Aline Dias da Silveira, Marisabel Villagόmez e Michele Claudio Masciopinto. La conversazione ha esplorato il paesaggio nella duplice accezione di esterno e interno, come ambiente fisico e psicologico, e la relazione tra i due aspetti attraverso la narrazione, focalizzandosi sull’idea di autoconsapevolezza come competenza essenziale per la sostenibilità.

Vita tua, vita mea

Nel suo intervento, Patrizio Paoletti ha evidenziato che l’atteggiamento e la condizione in cui ci si trova sono precursori di ciò che accade fuori di sé. Si è soffermato sui paradigmi mors tua-vita mea e mors mea-mors tua, per sottolineare che solo il paradigma vita tua-vita mea “ci insegna che per ricevere vita dobbiamo prima donare vita intorno a noi.

Occorre scegliere questo paradigma, come l’unico in grado di garantirci un futuro. Bisogna divenire capaci di creare una vita che sia un giardino fiorito dentro di sé. La consapevolezza è la possibilità di esprimere non il “noi automatico” ma il noi migliore per poter cambiare la propria storia e quella collettiva. Infatti, quanto alla storia, “siamo il frutto dell’ambiente in cui viviamo, e questo ambiente è stato sperimentato da miliardi di persone prima di noi”, ricorda Paoletti. Non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo, perché questo è un enorme arricchimento, anche quando l’esperienza è dolorosa, e anzi è proprio da lì che si deve iniziare a riscrivere la propria storia.

 


  • ESSERE PACE OGNI GIORNO

    Patrizio Paoletti, Marc Wittmann, Tal D. Ben-Soussan


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Pace e silenzio

La pace è un prerequisito per la sostenibilità e Patrizio Paoletti ha sottolineato che la pace non è una condizione esteriore, ma piuttosto una condizione interiore dell’essere: Il mio mondo interiore è il luogo dove posso costruire la pace. Ha quindi condiviso che c’è un processo per farlo, sintetizzando questo con tre idee: che la possibilità esiste ed è un problema ambientale, che il silenzio è importante per la pace e che il silenzio, che ci porta ad ascoltare e ci permette di diventare mansueti, ci permette di orientarci verso il meglio di noi.

Paoletti ha concluso che solo migliorando sé stessi si può migliorare il mondo intorno, e che comprendendo che il tutto è migliore dell’individuo si forma la propria capacità di essere aperti al tutto: “Penso che questo sia ciò che l’UNESCO ci chiede: di fare le cose insieme. E credo che questo sia uno stato di necessità, affinché il mondo cambi. Se continuiamo a dividerci e a costruire muri invece di abbatterli, il futuro sarà molto incerto. Invece, iniziamo a rimuovere i muri dalle nostre menti, dai nostri cuori, per far dialogare mente e cuore insieme: se mettiamo insieme cuore e mente, forse ne uscirà qualcosa di meglio di solo cuore o solo mente.

La consapevolezza per una sostenibilità basata sulla pace

Angela Colonna, docente all’Università della Basilicata, che ha diretto la Cattedra UNESCO istituita presso lo stesso Ateneo, sottolinea la centralità dei temi introdotti dal contributo di Patrizio Paoletti nella pubblicazione, e annota che anche nella Dichiarazione delle Cattedre UNESCO Italiane per la sostenibilità, presentata nello stesso volume, “viene assunta una prospettiva sulla sostenibilità come sviluppo della consapevolezza della comunità e dell’autoconsapevolezza delle persone, basata sulla relazione tra materia e aspirazione (dimensione spirituale)”. Inoltre, sempre rimandando alla Dichiarazione, l’idea è di una sostenibilità basata sulla pace: “Per raggiungere un nuovo paradigma di sviluppo umano in armonia con il pianeta che ci ospita, puntiamo su un’idea di sostenibilità integrale e di transizione ecologica responsabile verso l’obiettivo, ovvero una sostenibilità che si basa sulla pace, la cui tutela deve nascere nei cuori e nelle menti delle persone”.

 


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Bibliografia
  • Lombardini, N., Fioretto, E., Colonna, A., & Bucci, F. Knowledge Models and Dissemination for Sustainable Development.
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